pilot

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Iniziò tutto sette anni fa, una cosa che mi cambiò la vita, sia in bene che in male. Entrai nel giro delle gare clandestine qua a Los Angeles, ma ovviamente non sola. Con me c'è sempre stata Daphne, la mia migliore amica che conosco dal primo anno d'asilo, e con cui ho sempre fatto tutte l'esperienze; la prima sigaretta o canna, la prima gara, la prima rissa e anche la prima sbornia, sempre tutto. Daphne mi ha sempre sostenuta in tutto, anche nelle scelte sbagliate che magari potevamo evitare, ma se devo essere sincera meglio così, perché gli sbagli che abbiamo commesso in passato o il dolore che ho provato principalmente io, mi hanno portato ad essere la ragazza stronza e menefreghista che tutti odiano, tranne la mia migliore amica.

La nostra prima gara non la dimenticherò mai, le prime sensazioni e le prime 'brutte' amicizie di cui mio fratello si preoccupava perché tornavo a casa sempre fatta o ubriaca. La droga e l'alcool le usavo per scappare dalla realtà che mi circondava, i miei genitori a cui non gli importava mai la mia esistenza e la scuola, che a quei tempi avrei solo voluto che sparisse. Con essi riuscivo a rifugiarmi in un mio mondo, in cui potevo essere spensierata e fare tranquillamente di tutto fregandomi delle conseguenze o del giudizio altrui. Quest'effetto però, mi causò molti danni, e più in avanti mi smisero di fare quest'effetto, perciò provai di tutto pur di ritornare nel mio mondo rosa e fiori, e per un periodo ci riuscì anche con l'autolesionismo, ma durò poco.

Con i miei genitori non ho mai avuto un bel rapporto, mio padre è un'uomo d'affari e il suo lavoro non gli permette quasi mai di stare a casa con noi, per questo nel suo poco tempo libero torna a casa ubriaco e dal nervoso capita spesso che ci alzi le mani addosso. "Ci" vi chiederete chi, beh io e mio fratello che molte volte veniva picchiato solo perché provava a proteggermi. Parlando di lui, ha 22 anni e qualche volta gli capita di spacciare, mentre il suo vero lavoro sarebbe anche lui diciamo "l'imprenditore". Vi chiederete, ma tua madre? Lei diciamo che non è messa molto meglio di mio padre, anche lei era un'alcolizzata e in questo momento sta cercando di smettere, ma non è molto semplice. Lei non lavora, ma molto spesso è con le sue amiche. Poi chi manca? Io, la persona protagonista di questa storia. Ho 19 anni ma vado ancora a scuola, diciamo che non è il mio forte. Ho una passione indescrivibile per le macchine e le moto, infatti a soli 14 anni insieme a Daphne entrai nel mondo delle gare clandestine. Faccio parte di un gruppo qua a Los Angeles, i Red Devils, e siamo tra i piloti migliori d'America. Questa gang farà strano a dirlo, ma la creò mio nonno quando anche lui gareggiava, e da quando io e Daphne entrammo, io cominciai ad essere il capo e la mia amica la mia spalla destra. Ora però, mi trovo in una situazione in cui non mi sarei mai voluta trovare, mi devo trasferire a Tokyo, o meglio mio padre ha obbligato me e mio fratello dicendo che così avrebbe passato più tempo con noi, ma a dirla tutta per me questo significa più botte e meno gare. L'unica cosa positiva di questo trasferimento è che io e Daphne staremo di nuovo insieme, suo padre e il mio lavorano insieme, solo che loro si sono trasferiti là già da sette mesi, mentre noi lo faremo solo ora. Ovviamente mia madre mi ha già detto che io e mio fratello potremo tornare quando ci pare qua e che non venderanno la casa, ma solo il pensiero di lasciare il mio gruppo da solo, mi piange il cuore. Ho già dato l'incarico di capo ad uno dei miei amici più fidati, Carlos, e lui insieme ai nostri amici controlleranno che le cose vadano sempre bene, quindi sono più tranquilla, anche se mi mancheranno come l'aria.

Tra poco dovrò salire sull'aereo, quindi beh, ci si becca a Tokyo!


-spazio autrice-

so bene che molti di voi sperano in un ritorno con la storia su billy loomis, e sono felice di dirvi che sto già scrivendo dei nuovi capitoli anche su quella storia quindi tra poco aggiornerò. Passando a questa, se siete persone sensibili vi sconsiglio la lettura perché è una storia che si basa soprattutto sul dolore della protagonista, quindi non sarà la classica storia rosa e fiori e ricca di drama, anche perché non sarebbe da me. Con questo chiudo e buona lettura.

27 Luglio 2024

run or die - theøDove le storie prendono vita. Scoprilo ora