[parole: 1380]

J si mise accanto a K nel divano.

"Merda, sei fantastica" disse K, ancora col respiro pesante e gli occhi chiusi, accarezzando la guancia di J. La mora dopo poco si alzò dal divano rivestendosi. Dopo, inziò a rollarsi un drummino prendendo tutto il necessario dalle tasche del giubbotto. Dopo aver finito di rollare il drummino l'accese e se lo portò alle labbra aspirandolo. Sbuffò il fumo dalle narici non curandosi di far finire del fumo sulla faccia dell'altra donna.
"Ti vedrò ancora?" chiese K. J in risposta la baciò appossionatamente dall'altro lato del divano e mise tra le labbra della riccia la sigaretta mentre la liscia finiva di vestirsi. Quella, prima di aspirare, assaporò ancora una volta il sapore della mora che aveva lasciato sulla cartina, poi aspirò e sentì immediatamente il sapore del tabacco invaderle i polmoni. Tossì immediatamente e si tolse la sigaretta dalle labbra ridandola a J, che poco dopo se ne andò, lasciando K da sola in quel salottino.
Non ci volle molto prima che questa incominciò a rivestirti e ad andare a bere ancora un po', come se già tutto l'alcol che aveva assunto non fosse stato abbastanza. Aveva provato a fermarsi dal bere per non sciacquare via il sapore di J che aveva sulle labbra, ma il sapore della nicotina le recava un forte fastidio che non riusciva a ignorare.
Dopo un altro cocktail, la stessa birra che aveva preso J e due shot, chiamò W per venirla a prendere. La donna arrivò presto accompagnando K nella sua panda verde acqua portandola a casa loro.

"Cazzo, K. Dovresti smetterla di esagerare con l'alcol, ti dovrò portare ad un fottuto incontro per alcolisti anonimi" disse W alla guida, esausta delle continue sbronze dell'altra donna, che in risposta annuì.

"Abbiamo scopato"

"E ti ha lasciata sola?"

"Mhmh..." mormorò K "cazzo, è stata meravigliosa... lei è meravigliosa. Sembra una cazzo di statua per quanto è bella. Non ti ingelosire" ghignò fulminando la bionda con lo sguardo.

"Non hai goduto abbastanza?" disse W notando K iniziare a sbottonarsi i pantaloni e ad accarezzarsi.

"Eccome se ho goduto" disse K con il respiro che iniziava ad appesantirsi "ma tu continui ad eccitarmi troppo". Iniziò a bottonare anche i pantaloni dell'altra donna e le infilò la mano nelle mutande.

"Dai" protestò W "sto guidando"

"So che ti piace". K iniziò a gemere e ad aumentare la velocità dei movimenti delle dita intanto che accarezzava sia il suo clitoride con la sua mano che quello dell'altra donna con l'altra mano. W iniziò ad avere degli spasmi quindi fu costretta ad accostare, non riusciva a fermare K. La bionda si mise un dito in bocca per insalivarlo e con lo stesso accarezzò il labbro inferiore dell'altra donna, per poi infilarlo completamente nella sua bocca. Vedere la rossa succhiarle il dito in quel mondo la faceva eccitare ancora di più ed entrambe vennero.
Erano stanche come se avessero appena corso una maratona e appena si ripresero W ritornò alla guida.

"Non scherzavo prima" disse W quando arrivarono all'appartamento, K già buttata a letto con ancora gli stessi vestiti.

"Riguardo cosa?"

"Devi smetterla con l'alcol, ti fotterai il cervello se continui così"

"Fottiti" disse K accompagnando questa parola con un dito medio rivolto alla bionda. Immediatamente si rigirò nel letto cercando una posizione comoda per dormire e chiuse gli occhi.
W prese un cuscino dal divano e glielo tirò in faccia.
"Vaffanculo tante"

"Non ti sopporto quando bevi e ti comporti così" disse W sapendo che K si stesse già addormentando. Intanto, la bionda, si era già decisa a dormire sul divano quella sera.

.

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Passò qualche giorno e K era nel ristorante per fare il suo turno pomeridiano. Quel giorno era particolarmente stanca senza saperne il motivo. Decise di andare nell'area bar e riempirsi la borraccia di vodka. Sapeva che non era una buona idea sbronzarsi a quell'ora e durante un turno di lavoro ma voleva avere una sensazione di leggerezza nel sangue. Appena il liquido riempì abbastanza la borraccia e K la chiuse la porta del locale si aprì. K, quindi, si fiondò al suo bancone per accogliere il nuovo cliente. Era J.

"Ci incontriamo spesso io e te" disse J come se non sapesse che K lavorasse lì.

"Siamo al posto dove lavoro" fece chiarezza K. J scosse le spalle e gli angoli della sua bocca si allungarono formando un sorriso sul suo viso.
"Sei venuta per prendere qualcosa?"

"Cosa mi consigli tra i drink?". J faceva quello sguardo che K non era capace di sostenere.

"La birra artigianale che fa il mio collega non è così male" disse K distogliendo lo sguardo dagli occhi di J.

"Allora la vado a prendere. A che ora finisci il turno?"

"Alle 21 in punto, perché?" chiese K curiosa riprendendo il contatto visivo con l'altra donna per pochi secondi, rompendolo nuovamente passando la pezza sul bancone.

"Ti va di andare a un night club in questa zona?"

"Già ci vado con la mia conquilina"

"Suono al DJ set per mezz'ora dalle 23, se ti va passa nel backstage dopo" ammiccò J andando a prendere la birra artigianale dal bancone.

"Non sapevo lavorassi come DJ" disse K non appena J si avvicinò. Quest'ultima prese un pezzo da dieci euro e una sigaretta dalle tasche dei pantaloni. Bevve qualche sorso della birra e posò tutto sul bancone di fronte a K.

"Ci vediamo più tardi" disse J già dirigendosi verso l'uscita.

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K e W alle 22 erano già nel night club e W sembrava molto più sexy del solito. Indossava degli stivali alti, delle calze a rete, una minigonna fatta in jeans, una maglietta a maniche lunghe mostrando le clavicole e le spalle, un corsetto viola e molti gioielli argentati.

"Oggi sei più attraente degli altri giorni" disse a voce alta K a W già in pista.

"Sì, anche tu non sei male" ghignò W "mi piace quando ti fai i capelli così" disse all'orecchio dell'altra arrotolando una coccia di capelli rossi sul suo indice in modo seducente.
K quella sera aveva i capelli acconciati in uno chignon scimpigliato che lasciava qualche ciocca di capelli sciolti davanti al viso.

"Non mi presenti la tua conquilina?" disse J arrivando all'improvviso. Era nervosa vedendo K così vicina ad un'altra donna ma non lo diede a vedere.

"Oh, ciao J, pensavo arrivassi più tardi. Lei è W, la mia conquilina. W, J" disse K imbarazzata, staccandosi da W.

"Già abbiamo parlato al telefono quando non volevi chiederle di uscire, ricordi?" disse W rivolgendosi a K stringendole la vita con un braccio per avvicinarla a sè.

"È meglio che vada, mi staranno cercando"

"Spacca quella console" esultò W.

"Ci puoi contare" disse J ad entrambe e poi prese il polso di K per avvicinarsi a lei "Ti aspetto per più tardi" ammiccò J all'orecchio dell'altra. K arrossì e J se ne andò nel backstage.

"Mi sa che l'ho fatta ingelosire" disse W.

"Mi stai appiccicata e mi tocchi in continuazione"

"Pensavo ti piacesse" sussurrò nell'orecchio della rossa avvicinandosi ancora di più.

Durante il DJ set W continuava a strusciarsi contro K e lei ricambiava nonostante notasse qualche occhiataccia da parte di J. Non solo W oggi era dannatamente sexy, ma era anche più sciolta nei movimenti mentre ruotava i suoi fianchi contro quelli di K.

"Sei stata bravissima" disse K a J nel backstage con una bottiglia di whisky in mano.

"Sicura che W non sia più di una conquilina?" disse J dritta al punto.

"Abbiamo scopato ogni tanto" confessò K. J prese una sigaretta dalla tasca e un accendino per accenderla.

"Lo siamo anche noi? Una scopata e basta?" disse J facendo dondolare la sigaretta dalle labbra mentre parlava.

"Adoro le gelose" ghignò in un sussurro K avvicinandosi sempre di più a J tirandola dal bordo dei jeans.

"Anche oggi brilla?" disse J togliendosi la sigaretta dalle labbra.

"Mhmh" annuì K "non preoccuparti di W" disse sfiorando le labbra dell'altra donna con le sue. Poi, annullò la distanza tra di loro e unì le loro labbra in un bacio. J approfondì il bacio afferrandole il collo da dietro con la mano libera ma K si staccò lasciandosi desiderare.
"Ci vediamo, quindi" disse infine girandosi e finendo il whisky, dopodiché buttò la bottiglia nel cestino più vicino.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 13 ⏰

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