Prefetti sconosciuti - Cedric Diggory

Lealtà o Ambizione?

Con l'inizio dell'anno scolastico a Hogwarts, Cedric Diggory, Phoebe Fawley, Alyssa Backburn e Percy Weasley vengono nominati prefetti delle rispettive case.
Phoebe ha sempre frequentato principalmente i membri della sua casa, tuttavia come prefetta inizia a pensare che dovrà interagire più frequentemente con studenti di altre case, c'è una persona che la ispira particolarmente, Cedric, il quale viene spesso nominato come un esempio di lealtà e giustizia.

L'aria fresca della sera avvolgeva i corridoi di Hogwarts. La scuola era iniziata da un paio di settimane e io ancora cercavo di abituarmi al mio nuovo ruolo da prefetta.
Stavo andando a chiamare gli altri prefetti per iniziare la ronda, così vista la vicinanza andai verso la sala comune dei tassorosso "Phoebe!" La voce di Malfoy interruppe il mio cammino "come va la tua crociata da prefetta perfetta?" Alzai gli occhi al cielo facendo un sorriso al mio migliore amico "se per crociata intendi far rispettare le regole, allora sta andando alla grande" mise un ghigno sul volto appena finii di parlare "immagino tu sia qua per controllare gli studenti tassorosso, come Diggory per esempio" lo fulminai con lo sguardo "taci" lo zittii "sarà divertente vedere quanto tempo ci metterei prima di annoiarti di questo tassorosso" mi volta e vidi Daphne, una mia cara amica, avvicinarsi con un sorriso divertito "comunque non posso biasimarti, Cedric è uno spettacolo anche se non è un serpeverde" continuò, Draco alzò un sopracciglio quasi disgustato "Diggory? Sul serio?" Scrollò le spalle "tanto conoscendo Phoebe, questa storia durerà una settimana e poi si stancherà" mi guardò maliziosamente Daphne "ora andate prima che vi mandi dritte da Piton" li intimai mentre mi avvicinai all'entrata della sala "Alto pestante" dissi la parola d'ordine, appena entrai vidi Cedric seduto sul divano insieme ad alcuni suoi amici, appena mi vide mi salutò con un sorriso "Sei in anticipo" disse guardando l'orario "si, avevo pensato di passare prima qua e poi raggiungere gli altri se non ti da fastidio" dissi un po' imbarazzata, Cedric si alzò dal divano "nessun fastidio, anzi è un piacere" disse con un tono gentile che mi fece arrossire appena. Mi guardai intorno notando come l'atmosfera nella sala comune dei Tassorosso fosse così diversa da quella dei Serpeverde. I muri erano rivestiti di tessuti dai colori caldi, il fuoco nel camino scoppiettava vivace, e l'ambiente sembrava trasudare una sorta di calore familiare. Gli studenti ridevano e parlavano tra di loro in un modo che mi risultava quasi estraneo. Mi resi conto di quanto fossi abituata all'atteggiamento freddo e calcolatore che si respirava tra i membri della mia casa "è diversa dalla vostra?" Mi chiese notando il mio sguardo incuriosito "molto diversa, sembra più accogliente" lui ridacchiò quasi compiaciuto "forse è meglio andare" dissi "si, non vorremmo far aspettare gli altri a lungo" mi rispose facendomi strada verso l'uscita.
Mentre percorrevamo i corridoi in direzione del luogo di ritrovo con gli altri prefetti, non potei fare a meno di notare come la sua presenza emanasse una calma rassicurante. Era come se, semplicemente stando accanto a lui, tutto sembrasse più semplice, meno complicato. Stavamo parlando del nostro ruolo di prefetti e delle responsabilità che comportava. Cedric, con il suo solito tono pacato, mi raccontava di come fosse importante ascoltare i problemi degli studenti e cercare di risolverli con equità, senza lasciarsi trascinare dai pregiudizi "Non è facile," ammise. "Ma credo che se ognuno di noi fa del suo meglio per essere giusto, alla fine possiamo davvero fare la differenza." Quelle parole mi colpirono. Mi resi conto che, nonostante le nostre differenze, Cedric e io condividevamo lo stesso desiderio di essere non solo dei buoni studenti, ma anche delle persone migliori.
Giungemmo al punto d'incontro e trovammo Alyssa e Percy già lì ad aspettarci. "Finalmente!" esclamò Alyssa con un sorrisetto. "Stavamo quasi per iniziare senza di voi." "Scusate il ritardo," risposi, un po' col fiato corto. "Abbiamo fatto una piccola deviazione." Percy, con il suo solito atteggiamento serio, annuì. "Bene, ora che siamo tutti qui, possiamo iniziare la ronda." Iniziammo a camminare per i corridoi, controllando che tutti gli studenti fossero nelle loro rispettive case e che non ci fossero infrazioni alle regole.
La serata passò in modo sorprendentemente piacevole e tornando nella mio dormitorio non potei fare a meno di pensare che quello sarebbe stato solo l'inizio.