ミ★ Chapter Nine

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Punto di vista di James

Parlare con Koa di mio padre mi ha aiutato, odiavo parlare del mio passato ma con lui sentivo di poterlo fare, mi veniva naturale. Mi sentivo una merda a pensare che, il nostro ultimo momento insieme fosse lui che mi aggrediva solo per il mio orientamento sessuale. Mi sono perso nei miei pensieri e non mi sono accorto che Koa mi stava parlando.
<<Jamie, cosa mangiamo per pranzo?>> chiese passandomi una mano tra i capelli.
<<Mhh...non lo so. Scegli tu?>> dissi sorridendogli, alzai la testa dal suo grembo per lasciargli un bacio sul collo.
<<Cucinerò qualcosa io allora.>> si alzò sorridente e si avviò verso la cucina.
<<Basta che non mi bruci l'appartamento! Già il proprietario mi odia.>> urlai ironico.
<<Amore, con chi credi di star parlando? Sono un cuoco fantastico.>> mi misi a ridere per poi realizzare ciò che aveva appena detto, le guance mi si tinsero di rosso e sussultai al nomignolo. Andai in cucina e lo trovai ai fornelli, mi avvicinai da dietro e lo abbracciai.
<<Come mi hai chiamato?>> sussurrai vicino al suo orecchio. Lo vidi rabbrividire e sorrisi alla sua reazione, cominciai a lasciargli dei baci lungo il collo.
<<Amore...>> disse con la voce debole, a malapena udibile.
<<Che c'è?>> chiesi provocandolo, iniziai a mordergli il lobo dell'orecchio per poi scendere fino al collo.
<<Gesù...Jamie.>> sussurrò trattenendo un gemito, buttò la testa all'indietro sulla mia spalla. Mi allontanai per lasciarlo prendere il controllo della situazione, si girò fiondandosi sulle mie labbra, mi spinse, un po' aggressivo, verso il bancone della cucina e mi ci fece sedere sopra, infilandosi tra le mie gambe. Rilasciai un gemito nel bacio e lui si fermò, si allontanò dal mio viso di qualche centimetro per guardarmi. Aveva uno strano fuoco negli occhi, sembrava eccitato, mi guardò più intensamente per poi avventarsi violentemente sulle mie labbra. I nostri denti di scontravano, le nostre lingue danzavano assieme e i nostri corpi premuti gli uni sugli altri. Spinse i fianchi in avanti e le nostre erezioni, coperte ancora dai jeans, si sfiorarono e strusciarono tra loro. Gemetti con voce acuta sulle sue labbra.
<<Ti piace, eh?>> sussurrò mentre continuava a spingere i fianchi sui miei. Potrei venire in questo stesso momento. Portai le mani ai bordi della sua maglietta per sollevarla, quando poi...la suoneria del cellulare ci fece saltare. Scesi ansimante dal bancone e risposi al telefono.
<<Pronto?>> dissi con un po' di affanno.
<<James che stavi facendo? Ho interrotto qualcosa?>> chiese la voce elettronica di Wyatt, ridendo sotto i baffi.
<<Non...Perché mi hai chiamato?>> chiesi confuso.
<<Volevo invitare te e mio fratello ad uscire.>>
<<Oh...io, non penso che ne io ne lui siamo pronti ad una relazione a tre->>
<<Ma che cazzo dici? Mio dio, sei proprio pazzo. Intendevo un uscita con anche: Selena, Bea e altri due nostri amici.>> disse ridendo.
<<Ah, okay. A che ora e dove?>>

<<Finalmente vi vediamo insieme! Sapevo che sarebbe andata così, lo sapevo già da quella sera nel palazzo!>> esclamò entusiasta Selena. Io e Koa eravamo lì a tenerci per mano, con gli occhi della band addosso.
<<Chi sono gli altri due amici di cui ha parlato Wyatt?>>
<<Oh, loro sono Nathan -indicò il ragazzo asiatico che camminava con noi- e Sanaa.>> infine indicò la ragazza di colore accanto a Nathan.
<<Sembrano simpatici.>> sorrisi entusiasta di conoscere nuove persone. Nathan non mi sembrava un tipo molto sociale, teneva le distanze e parlava solo per lo stretto necessario, il contrario della sua amica a quanto vedo. Lei mi sembra molto solare.

Siamo andati in una discoteca per lasciar divertire i single del nostro gruppo, le uniche due coppie ballavano tra loro senza badare agli altri. Io e Koa eravamo in mezzo alla pista, abbracciati mentre ballavamo in modo lento e calmo, nonostante la musica fosse frenetica e alta. D'improvviso mi sentii qualcosa sul fondoschiena, credevo fosse la mano di Koa ma lui le aveva attorno al mio collo. Mi girai e trovai un ragazzo, cercava di palparmi e intromettersi tra noi, quando Koa lo notò mi sembrava un po' incazzato. Beh non così tanto incazzato da tirargli un pugno sul naso, scatenando una rissa. Lo tirai indietro per evitargli un destro dritto sull'occhio, mi feci avanti e tirai un calcio alle gambe dell'uomo, così da farlo cadere a terra. Presi per mano Koa e ci trascinai entrambi fuori, guidammo fino a casa in silenzio.

<<Sei serio? Quel tizio poteva avere un coltello! E tu come un coglione lo aggredisci?>> urlai un po' esasperato. Avevo l'impressione di esagerare ma, se fosse successo qualcosa a Koa per causa mia e di un coglione in discoteca, non me lo sarei mai perdonato. Evidentemente, lui questo sembrava non capirlo.
<<Mi stai prendendo per il culo, Jamie? Quel tizio ti stava palpando il culo, di fronte a me oltretutto.>> esclamò gesticolando con lo sguardo basso, prese un respiro profondo e tornò a guardarmi.
<<Non avrei potuto lasciare che lui facesse quello che avrei voluto fare io.>> disse a bassa voce, ma non troppo bassa da non sentirlo. Mi venne un'idea. Sorrisi alle sue parole e mi avvicinai a lui seduto sul divano, gli salì sopra a cavalcioni.
<<Chi dice che non puoi farlo adesso, eh?>> sussurrai al suo orecchio con tono malizioso. Cominciai a lasciargli dei baci iniziando dal lobo dell'orecchio, per poi arrivare al collo. Portai le mani ai bordi della sua maglia per togliergliela, lui mi diede una mano e tolse anche la mia. Scesi a baciargli il petto, gli mordicchiai un capezzolo e questo fece scattare qualcosa in lui. Ribaltò le posizioni e cominciò a baciarmi il petto, scese fino a posizionarsi tra le mie gambe, in ginocchio. Prese a slacciarmi la cintura.

💥Avviso!!💥

Visto che non so scrivere le parti riguardanti il sesso, la chiudo così. Avranno la loro prima volta, il prossimo capitolo sarà un po' pesante. Alla prossima!!🫶🏼🫶🏼

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