Capitolo 1

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Una parete completamente in vetro.

Un essere etereo passò quasi tutto il suo tempo a fissare il vuoto davanti a sé.

Se, nel remoto caso, lo trovaste seduto dietro alla scrivania, fu soltanto per disegnare o scrivere pensieri riguardanti un suo simile, o meglio, un suo opposto. Ma non oggi.

Il nostro Arcangelo Supremo non seppe quello che stava per accadere in quel momento, così, in un momento di debolezza, decise di rivolgersi al suo diretto superiore:

"Ehm, Salve.

Sono io, Aziraphale.

Lo so, non ci sentiamo molto in questo periodo ma come Lei sa, mi sento... come dire... tormentato? Oh per l'amor del Cielo, no; credo di essere soltanto in sovrappensiero. Sì questo penso sia più adatto.

Sa benissimo cosa mi passa per la mente, eppure mi sono sentito così stordito in quegli anni passati sulla Terra, anzi felice addirittura, specialmente quando stavo in compagnia... beh di Crowley, Sa... quel demone che creò quel splendido firmamento prima di Cadere e che più volte mi ha chiesto di scappare insieme a lui nelle situazioni più disperate e pericolose.

Già, proprio lui. Mi aiuti a capire, La prego, perchè stavo così teso in sua presenza? Non che mi dispiaceva stare insieme a lui, ma ecco... adesso mi sento come se mancasse un tassello. Una parte di me molto importante. Lui è solo un "amico", uno di quelli preziosi e rari, che per qualche motivo era felice di tirarmi fuori dai casini ogni volta che ne combinavo una.”

Un sorriso breve, ma amaro comparve nel suo viso.

”Adesso credo proprio che dovrò cavarmela da solo, vero?

Io…Io credevo che accettare il ruolo di Arcangelo Supremo mi avrebbe, anzi lo avrebbe reso più felice, ma dopo avergli proposto di tornare ad essere un angelo e di poter creare nuove costellazioni, allora perchè mi rivolse quello sguardo? Lo sentivo il suo dolore.

No non è vero, lo notavo dal suo sguardo. Io ho paura di tornare da lui, ma allo stesso tempo mi sento sempre più vuoto stando qui in Paradiso, eppure dovrei provare una gioia infinita! Oh Cielo, cosa mi sta succedendo? Mi dia un segnale La prego, altrimenti rischio sul serio di fare una sciocchezza bella grossa e stavolta la Caduta potrebbe essere una delle punizioni minori, ma cosa posso fare se il mio cuore umano scalpita e grida il nome di quel demone? Cos'è questa sensazione che mi scalda il petto non appena penso a tutti i bei momenti che abbiamo passato? Che sia…”

Esitò per qualche istante, incapace di pensare se stesse facendo la cosa giusta, o meno.

”...amore quello che provo? Se è così, allora perchè è così diverso da come lo sento ogni giorno?

Oh, sto di nuovo piangendo, non faccio altro ormai da quando sto qui.

Solo.

Quindi è così che si sentì Crowley quando Cadde.

Abbandonato."

Una fitta al centro del petto gli mozzò il fiato facendogli tremare il corpo, non fu una sensazione piacevole.

"Soltanto adesso mi rendo conto di quanto io gli abbia fatto del male ogni volta che marcavo un confine tra di noi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 27 ⏰

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