1-Io sono. Io faccio.

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' La pallavolo mi é sempre piaciuta, ci gioco da quando ho 4 anni e ora che ne ho quindici e devo andare in seconda al liceo...nessuno mi batte.' 

<<Vai a giocare contro la squadra di Tanaka del liceo Natsu? Allora devi avere fegato!>> 'oppure,' 

<<Non ti conviene sfidare i "Kitan". Sono dei mostri.>>

'Eccooo, sì, queste sono delle frasi classiche che si sentono spesso nel girone dello sport in questione...ma no mi sono ancora presentato! Mi chiamo Yuta Tanaka e vivo nella prefettura di Miyagi, in Giappone, eeeh che altro?  Non adoro dirlo agli altri ma sono orfano da quando ho 6 anni per via di un brutto incidente quando i miei erano di turno...ehm, non ho detto che entrambi facevano i poliziotti? No? Ok. Non so cosa dire! Posso dire che la mia squadra di pallavolo é chiamata "Kitan", cioè "apertura" e che siamo temuti da tutte le squadre del nostro circolo...cos'é il circolo? Praticamente le 11 squadre che ne fanno parte si ritrovano tre volte alla settimana o più (dipende tutto dal volere dei capitani, decidono loro i giorni degli incontri), in queste occasioni ogni team può decidere di sfidarne un'altra e quando abbiamo le combinazioni facciamo un torneo. AAAAAAAH SCUSATE VI STO ANNOIANDO A MORTE VERO???? Non sono molto bravo a parlare. Forse è meglio che parli di altro, eh che, sapete, parlare tra me e me di quello che sono e di quello che faccio come se lo stessi dicendo a qualcuno mi fa pensare che io abbia qualche problema psicologico, perché di solito o gioco a pallavolo, o esco a fare un giro con gli amici, o studio...magari guardo un film e leggo manga. Ora ho finito l'anno perciò non so che fare, vado a fare qualche alzata? Non ho nessuno con cui farlo. Passeggio un po' in giro? 

                                                                  **

Sono già le 7 di sera, devo mangiare qualcosa! Niente da fare a mangiare non ci riesco, sono troppo assorto nei miei pensieri. Non ho particolare interesse per coloro che mi circondano, penso solo a schiacciare i miei avversari, non ho mai pensato a che cosa provassero e con questo forte senso di competizione ho battuto tutti quelli che mi hanno sfidato  senza interessarmi a nessuno di loro, senza mai  provare a cambiare stile di gioco, non ci ho riflettuto su neanche una volta prima di lanciare occhiate di sfida a i giocatori più arroganti per batterli e farli abbassare la cresta. Ma...io non ho mai guardato al di fuori di quella finestra, la quale voleva farmi scoprire fin dall'inizio il mondo al di fuori del mio pensiero condizionato dal mio modo di  giocare. È come se la mia mente fino ad ora fosse stata come l'acqua in una bottiglia chiusa: ferma, immobile, senza via d'uscita...quando il recipiente si apre, il contenuto scorre via, viaggia. Questo Io questo non l'ho mai fatto! Non ho mai lasciato andare libero il mio pensiero. Io so solo una cosa, una cosa che a molti potrà sembrare strana e senza alcun senso. Ad altri sembrerà un'affronto e un segno di arroganza, ma io devo dirlo lo stesso, perché questa tanto é la mia mente. Mi sto dilungando troppo, vero? ' 

                           ' IO SONO. IO FACCIO. Nessuno potrà mai distorcere questo mio principio.'


Ciao raga, ho iniziato a scrivere davvero da poco e quindi vi prego di perdonarmi se trovate  qualcosa che non vi va del tutto a genio in questo capitolo! Sono proprio agli inizi e vi prometto che continuerò a migliorarmi e a perfezionare questo libro!!👍🏼 Vi prego di continuare a leggere! Ringrazio tutti voi! In particolare @rocky_frything che mi ha fatto scoprire il mondo di Wattpad!💋

Una pallavolo speciale!Where stories live. Discover now