capitolo 3

29 3 0
                                    

"Tenevo troppo a lui per perderlo così facilmente"...quella frase detta tra me e me mi continuava a rimbombare nella testa. Stavo per esplodere. Una banale frase poteva creare tutti quei effetti?? Quella sera dormì malissimo e come si sa quando passi delle notti cosi il risveglio é ancora peggio.
Quella mattina ero in ritardo e mi preparai più veloce della luce. Per strada con le cuffie avanzavo velocemente con la testa bassa. Arrivai a scuola e mi guardai bene in giro e vidi che il mio gruppetto non c'era davanti alla scuola e quindi pensai che fossero andati dietro anche se mi sembrava strano perché loro di la non ci andavano mai. Feci tutto il giro e mi ritrovai il mio gruppetto che stava fumando...sapevo che prima o poi sta storia doveva venire fuori ma perché proprio in quel preciso momento??
Feci finta che la cosa non mi traumatizzò e mi avvicinai a loro con un sorriso visibilmente finto. Mi avvicinai e notai che Brajan non c'era, c'erano anche due ragazzi di un'altra classe ma di lui non c'era traccia. Pensavo che forse Brajan non sapeva neanche che gli altri stavano fumando allora approfittando della sua assenza provai anche io. Al primo tiro ho iniziato a tossire, poi anche al secondo, un po' di meno al terzo e al quarto la tosse sparì. Loro mi dicevano di provare un' altra e io continuavo a dire di no ma era difficile resistere alla tentazione e loro continuavano a dirmi di riprovare allora me ne andai da li. Sentii che Kevin era dietro di me e mi stava raggiungendo, faccio finta di non vederlo per andare via ma lui riusci a raggiungermi. Gli dissi arrabbiata che cosa aveva di cosi importante da dirmi visto che mi aveva rincorso cosi e mi disse solo che voleva stare un po' con me e che ci eravamo allontanati negli ultimi tempi.
Allora mi chiese di andare con lui dopo la scuola, gli chiesi dove e mi disse che potevamo andare dove volevo io e allora gli dissi che ci avrei pensato.
Finirono quelle maledette 6 ore di scuola e uscimmo tutti fuori, Kevin era li separato dagli altri e quando esco mi da un altro abbraccio, rimasi un po' male perché anche se era una stupidata mi sentivo a disagio a pensare che Brajan potesse vedermi. Mi sembrava che lo stessi tradendo e poi questa é una stupidata perché io e Brajan non eravamo niente di tutto ciò... e questo non mi piaceva affatto.
Dopo l'abbraccio mi guardò negli occhi in un modo strano e io guardando da un' altra parte feci finta di non accorgermene, ma invece avevo capito tutto. Non era difficile da capire....forse gli piacevo ma non c'era nessuna certezza.
Andammo in un vecchio locale con dei giochi e non so il vero motivo ma quel posto mi piaceva tantissimo, ci andavo ogni volta che ero triste anche da sola. Li potevo fare tutto quello che volevo, potevo risentirmi la bambina con i vestitini rosa e con i fiocchi fucsia ma nessuno lo sapeva. Andavo avanti con la mia vita in felpa e jeans.
Prendemmo qualcosa da bere e lui continuava a guardarmi e mi fece una domanda che in questi giorni nessuno mi aveva chiesto.."come stai veramente?" Può sembrare banale ma ne avevo davvero bisogno. "Veramente?? La scuola fa cagare, i miei a casa continuano a rompermi di studiare, ci sono le oche che continuano a criticarmi e..."- "eee?"_"niente".
Chiudemmo li la conversazione ma lui continuava a guardarmi. Si alzò e andò in bagno. Io ero li che fissavo il vuoto, poi mi girai di scatto e vidi lui che si avvicina e mi bacia *non credo di aver dato una sberla più forte di quella* mi alzai lasciandolo li solo e me ne andai di corsa, non lo salutai neanche e nemmeno mi girai per guardarlo negli occhi.
Altro che ci eravamo allontanati, lui si avvicinava e io mi allontanavo.
Corsi subito a casa e mi feci un bagno caldo dimenticandomi di tutto quello che era successo ma niente. Non riuscivo *dire a Brajan che ho baciato Kevin* dire a Kevin che la nostra amicizia doveva finire li e non pensiate che sia ipocrita ma non posso sopportarlo che mi abbia baciata contro la mia volontà e se poi lo va a dire in giro??
Dovevo risolvere quel problema.
Uscii dalla doccia, mi misi il piagiama, andai in camera di mia mamma e presi una sigaretta e un accendino, usci fuori in balcone e mi sedetti sul puf in balcone con le cuffie e tra le dita tenevo dolcemente la sigaretta, intanto pensavo a tutto quello che era successo negli ultimi tempi.
TUTTO...

ti rivoglio indietroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora