𝐁𝐥𝐨𝐨𝐝𝐲 𝐌𝐚𝐫𝐲

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[☪︎]: 𝐈𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐎𝐧𝐞 𝐒𝐡𝐨𝐭:

𝐒𝐡𝐢𝐩: 𝐌𝐢𝐧𝐬𝐮𝐧𝐠

𝐑𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐚: reallgamja

𝐆𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞: 𝐯𝐚𝐦𝐩𝐢𝐫𝐞𝐬𝐜𝐚/𝐬𝐦𝐮𝐭/𝐚𝐠𝐞 𝐠𝐚𝐩

‧͙⁺˚*・༓☾ ☽༓・*˚⁺‧͙
𝐓𝐡𝐢𝐫𝐝 𝐏𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧

𝐅𝐥𝐚𝐬𝐡𝐛𝐚𝐜𝐤 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐦𝐞𝐬𝐞 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚

Confusione.
Fu questa la prima sensazione che pervase Jisung quando aprì gli occhi.
Non sapeva dove fosse, non sapeva cosa era successo.

Sentiva solo tanta, tanta confusione.
La sua testa faceva male, come gli faceva male il collo.
Tastò con le mani il lenzuolo del letto, non era una sensazione familiare.. quella non era la sua stanza.

Cercò di sollevarsi per mettersi seduto e quando si guardò intorno.
Oh si, quella non era decisamente la sua stanza.

«Ben svegliato, pulcino.»

Jisung si voltò immediatamente verso la voce che aveva parlato, sconvolto.

«E tu chi sei? Dove mi trovo?! Perché sono qui?»

«Woah, calmati. Una domanda alla volta tesoro.»

Simpatico ma astuto, lo sconosciuto si alzò dalla sedia e venne alla luce, mostrandosi.
Jisung lo osservó e indietreggiò ad ogni passo che quel tizio faceva verso di lui.. non per paura o altro ma solo per sicurezza.

Non sapeva ancora nulla dell'uomo che aveva davanti.
Sembrava giovane ma in realtà per il modo in cui si atteggiava, era grande.
O almeno, questo secondo Jisung.

«Mi chiamo Lee Minho e sono quello che ti ha salvato la vita.»

«Come prego?»

«Ieri sera sul tardi sei finito sotto un camion. Ho trovato il tuo corpo vicino ad un ponte che affacciava su una cascata, eri messo molto male ma eri ancora vivo. Ti ho morso e ti ho salvato la vita.»

«Mi hai.. mi hai morso? Che significa?»

«Sono un vampiro, tesoro. E adesso lo sei anche tu. Non so se sono stato chiaro, ti ho salvato la vita Jisung ciò implica che adesso tu mi appartieni.»

Jisung scoppiò a ridere, pensando a quanto quel tizio fosse spiritoso.

Vampiri?
Sul serio?

Okay è psicopatico sul serio.

«Sei esilarante, davvero. Senti, non ho tempo per queste stronzate. Devo tornare a casa, i miei saranno preoccupati.»

Con uno scatto fulmineo l'affascinante sconosciuto lo sbatté al muro, stringendogli con forza una mano attorno al collo.
Jisung tremò di colpo e sussultò per lo spavento. Solitamente non era un tipo molto.. ehm, fisico?
Non gli piaceva stare a troppo contatto con le persone, infatti quella vicinanza lo turbò parecchio.

«Cosa- lasciami subito!»

Gli occhi del maggiore cambiarono drasticamente, da nero pece divennero di un rosso intenso e lì Jisung si rese conto che forse e dico forse, un briciolo di quel che il corvino aveva detto era vero.
Ma forse.
Forse era solo un gioco.
Forse era uno scherzo di cattivo gusto.
Come poteva esserne certo?

Oh beh.

«Ascoltami bene perché non ho intenzione di ripeterlo un'altra volta; probabilmente non lo sai ma viviamo in un mondo in cui le favole per bambini esistono davvero e si, se per biancaneve era il lupo cattivo per te quel lupo cattivo sono io solo che la differenza è una: io non mangio nonnine. Succhio il sangue e basta. In un modo o nell'altro sei finito in questa situazione e sei in mio pieno controllo adesso. Mi devi la tua vita quindi da questo momento in poi tu lavori per me. Hai due scelte, Jisung; o diventi un assassino o diventi la mia puttana e credimi, vorrei che tu scegliessi molto la seconda opzione ma preferisco che sia tu a supplicarmi di scoparti, non il contrario.»
Minho ringhiò furioso.

•𝐎𝐧𝐞 𝐒𝐡𝐨𝐭• Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora