Prologo

3 0 1
                                    

1 mese prima
Tylor

Sono super emozionata,sto per andare per la prima volta in discoteca!So che non è tutta sta gran cosa ma per una che aspetta questo momento da tutta la vita...
Beh è un sogno che si avvera.
Anche Sara non sta più nella pelle infatti sotto al suo vestitino giallo vedo che trema di emozione.Sara è la mia miglior amica da quando sono nata,e non per modo di dire,siamo letteralmente state messe nella stessa culla in ospedale.Abbiamo sempre sognato di andare in discoteca insieme e infatti eccoci qui davanti all'ingresso tremanti sia per l'emozione sia perché  c'è un freddo cane e noi siamo mezze nude perlopiù senza giacca.Dopo dieci minuti buoni persi a guardare l'insegna come due cretine ci decidiamo a entrare,dentro c'è il caos totale così per non perderci ci prendiamo per mano e ci dirigiamo verso il bancone delle bibite.Prendo un bel bicchierone di una bevanda strana e lo stesso fa Sara,solo dopo  aver bevuto il secondo mi accorgo che è  alcolico <ops> dico, poi io e Sara iniziamo a ridacchiare e ne beviamo almeno altri tre bicchieri.
                            *
Sono le due di notte e così, stanche morte,usciamo dalla discoteca barcollando e con un gran mal di testa.<È meglio se chiami i tuoi Clara non siamo nello stato di andare a piedi> non faccio neanche caso che ha sbagliato il mio nome da quanto sono ubriaca,ma riesco comunque a dire<Assolutamente no,sai quanto si incazzano se ci vedono così?>.Però dopo qualche passo casco per terra e allora mi decido a chiamare i miei.
<Ehi mamma co-come stai>
<Hai bevuto vero?>sospiro:mi ha già scoperto.Però ci provo lo stesso<Chi io?Ma  che dici mamma >esclamo con voce altalenante<Non ti muovere Tylor arrivo non ha senso sgridarti ora ma non preoccuparti che la lezione arriva>esclama inviperita<E chi si preoccupa>borbotto prima di riattacare.<Che a detto?>mi chiede Sara.
<Che arriva> le rispondo.
Dopo mezzora buona io e Sara ci addormentiamo e io non faccio neanche caso che da casa mia a qui ci vogliono dieci minuti e dovrebbe essere già arrivata.
<Tylor Domin?>Dice una voce svegliandoci.
<Ehm...Si so-sono io>Rispondo. Ho un gran malditesta.
<Devi venire con me,ora>Mi alzo in piedi e lo stesso fa Sara.
<No,lei no>Dice indicando la mia amica
<senza di lei non mi muovo>protesto io.
Il tipo sospira<In effetti ti servirà una spalla su cui piangere>.
Se è una battuta la sua non l'ho capita ,"vabbè" penso " avrà un pessimo umorismo".Montiamo in  macchina del tipo senza pensarci due volte visto che la prospettiva di andare in una
casa,sia mia,che di chiunque altro mi attira non poco,anche perché ho dormito su un muretto per niente comodo,senza giacca con meno quaranta gradi.
                             *
Mezzora dopo arriviamo....E no, la casa che ci si presenta davanti non è la mia.Qualche minuto dopo siamo già sedute su un divano esageratamente comodo con una tazza di tè in mano.
<Allora Tylor,io mi chiamo Robert e sono il gestore di una casa famiglia,sono qui per  chiederti se hai altri parenti oltre i tuoi genitori>Quella domanda mi spaventa non poco;casa famiglia?altri parenti oltre ai miei genitori? Ma perché mai vorrebbe sapere queste cose?
< Saresti pregata di rispondere Tylor>
<Ehm...Sì,ci sono i miei nonni a Boston,ma mi scusi perché lei vuole sapere queste cose?>A quella domanda il suo sguardo si intenerisce e allora un pensiero terribile mi passa per la testa, non saranno mica....Guardo prima Robert poi Sara i loro sguardi inducono i miei occhi a riempirsi di lacrime,no,non può essere vero.Sara mi circonda in un abbraccio e allora scoppio a piangere; non ci posso credere
i.... i miei genitori sono morti.
A quella certezza il mondo mi casca addosso e io sento solo vuoto.

LOVE MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora