Intro

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Rendersi conto di amare qualcuno fa male, soprattutto quando questa persona è tra le braccia di qualcun altro...

Il cuore che non ha mai smesso di gridare, che ha implorato nella sua profondità nascosta cercando di svelare ciò che era celato nelle sue tenebre... ma le orecchie, troppo orgogliose, rimaste sorde ed incapaci di ascoltare.

Arriva un momento in cui quegli occhi, tenuti velati alla realtà, si aprono, vedono ciò che di più bello si ha nella propria vita... ma con le dita intrecciate a quelle di un altro... precisamente uni dei propri migliori amici...

E di chi è la colpa, se non di sé stessi? Perché si è stati troppo egoisti, troppo feroci, troppo impulsivi...
Lui si è nutrito di lacrime, di ombre, di ricordi, senza mai provare a pensare ad un futuro. E lo ha fatto, sì... ma troppo tardi.

Ecco perché si ritrovò di fronte a quella porta aperta, in silenzio, con i rubini incastonati in due occhi che non avrebbe mai creduto di incrociare per un motivo così...

Faceva male, tutto, in ogni angolo del proprio corpo. Il cuore, la testa, lo stomaco... e lui voleva solo dimenticare, per un misero momento.
Senza pensieri, solamente il nulla totale...

"Bakugou...? Ti rendi conto che sei qui alle... tre di notte?".

"Tsk... - Le braccia si incrociarono al petto, con i suoi muscoli gonfi e dalle vene in rilievo, dati da un allenamento durato fin troppo, solamente per sfogare sé stesso ed alleggerire la sua frustrazione - Mi stai dicendo che ho disturbato il tuo sonno...?".

"Touché... - Un ghigno soddisfatto fece illuminare appena il volto del ragazzo, che si appoggiò rilassato allo stipite della porta della sua stanza - Quindi? Che vuoi?".

Un respiro profondo fu inalato, quasi graffiando la sua gola per quanto fu forzato, riempiendogli completamente il petto.
Non lo aveva mai fatto, non aveva mai eseguito un'azione per lui tanto deprimente, vile ed offensiva per il suo stesso spirito...

"Tu... tu mi devi aiutare".

Il ghigno sul volto dell'altro si illuminò ancora di più, una luce brillò dentro a quelle iridi tanto particolari: "Accidenti... fa male chiedere aiuto, mh?".

Il volto di Bakugou Katsuki si abbassò, le ciocche bionde a nascondere il suo volto indurito: "Non quando il dolore nella mia testa è peggiore".

Sì, lui aveva bisogno di aiuto... e l'unico che sarebbe riuscito a soddisfare la sua necessità, era colui che odiò dal primo momento.

Hitoshi Shinsou.

Hitoshi Shinsou

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Ma non so nemmeno io perché faccio queste cose... non riesco più a sopportare la mia testa.

Però devo ringraziare (o forse no?) due personcine per questa idea: @veciadespade per avermi mandato una semplice fanart... beh... molto molto molto carina... e poi @IosonoChicca perché con la sua storia mi ha dato una spinta in più, e tra l'altro vi consiglio di dare un'occhiata, non solo a questa ma anche alle altre sue idee!

 e poi @IosonoChicca perché con la sua storia mi ha dato una spinta in più, e tra l'altro vi consiglio di dare un'occhiata, non solo a questa ma anche alle altre sue idee!

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Non sarà roba lunga, o almeno... me lo auguro lol

Fatemi sapere!

-𝒜𝓅𝓅𝓁𝑒.

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