Cap.1

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Mi alzo dal letto come tutte le mattine alle 7:00,mi lavo i denti e mi faccio una doccia calda.
Scendo al piano di sotto e faccio colazione insieme alla mia famiglia,mio padre stranamente non c'è.
«Mamma,perché papà non è in casa?»
Mia madre mi passa una tazza di caffè nel mentre si siede a tavola,prima di spiegarmi sospira,non lo mai vista così preoccupata...da quando mia zia è morta, lei è sempre insieme alle mie cugine e da una mano a mio zio,così io devo dare una mano hai miei fratelli...
«Ceci,tesoro,possiamo parlare in salotto?»mi sussurra in un orecchio per non farsi sentire dai miei fratelli.
Ci spostiamo in salotto e mi fa accomodare sul divano.
«Papà non è ancora tornato,non risponde alle chiamate e messaggi,ma non è importante, arriverà.»fa un altro lunghissimo sospiro e continua:«Però tieniti questa cosa per te,i tuoi fratelli non lo sanno e non voglio preoccuparli e causare altri problemi,te stai tranquilla,avrà trovato traffico e si sarà fermato in un hotel...»esclama.
Grazie mamma,mettiamo nel panico la povera Ceci,che non  ha  già altri problemi.
Biascico un «Va bene» prima di tornare in cucina, lavare la mia tazza e tornare al piano di sopra, in camera mia.
Mi preparo per la scuola,indosso la divisa,pettino i capelli e mi metto un filo di trucco sugli occhi e un rossetto nude sulle labbra,non sono una ragazza che ama il trucco al contrario della mia migliore amica Martina,che invece si trucca anche per andare a buttare l'immondizia.
Prendo l'autobus delle otto,mi metto le cuffie e cerco di distrarmi dalla brutta notizia.
Arrivata a scuola,saluto il mio migliore amico Alessandro.
Io e lui ci conosciamo da 10 anni ormai è ne sono più che grata...mi ha aiutato in momenti difficili e sostenuta in ogni momento.
Mi incammino verso l'aula 112 dove incontro la mia amica,che ha un sorriso a 32 denti.
'Ora mi inizierà a parlare della festa di eri sera e mi rinfaccerá di non essere venuta'.
Non adoro le feste,preferisco chiudermi in camera mia a leggere un libro.
Mi siedo al mio posto e apro il libro della prima lezione.
Gli studenti iniziano a prendere posto nei bachi liberi e quando inizia la lezione tiro un sospiro di sollievo.
Finita la lezione vado a prendermi un caffè 'ne ho proprio bisogno'.
Mentre mi dirigo verso la prossima aula, vado a sbattere contro le spalle di una persona,ma appena mi accordo che la 'persona' è James Hood quasi prendo un accidente.
«Scusa»sibilo mentre lui si gira e mi guarda in cagnesco.
«Ma quanto sei imbranata?» mi urla prima di mettersi a ridere con i suoi amici.
Sento le guance andare a fuoco,per fortuna la mia amica Martina mi viene in soccorso...aiutandomi a pulire per terra e raccogliere i libri caduti.
'Che vergogna'.
Solo dopo mi accorgo che anche la mia camicetta è macchiata di caffè.
Corro in bagno sperando che nessuno abbia notato la trasparenza che si era creata sul mio petto,per colpa del caffè.
Vado in bagno mi sfilo la camicia e mi appoggio sul lavandino per pulirla,ma mentre la pulisco,sento la porta del bagno spalancarsi e poi sbattere forte.
Il ragazzo a cui avevo rovesciato il caffè adosso ora è accanto a me è mi guarda dall'alto.
«Cosa ci fai nel bagno delle ragazze!!»sbraito
Lui scoppia a ridere,ma io non ci trovo nulla di divertente.
«Sei tu a essere nel bagno sbagliato!»
No!,non ci credo sono veramente così imbranata da andare nel bagno dei maschi?
«Oddio,sono proprio sbadata oggi!»
Lui mi continua a guardare,sta diventando imbarazzante.
Faccio per infilarmi la camicia zuppa e sporca,ma lui mi blocca con la mano.
Lo fisso mentre si sfila la sua camicia pulita e profuma e me la porge...
Io rimango imbambolata davanti a lui a  fissare il suo fisico muscoloso e preciso.
«Pensi di stare a fissarmi tutto il giorno?»
Io riprendo coscienza e prendo velocemente la maglia che mi ha prestato e la indosso.
Sto veramente indossando la maglia del ragazzo più popolare della scuola? e lui è stato così gentile da prestarmela?
no non ci credo...
Bisbiglio un grazie mentre infilo la sua camicia profumata.
Faccio per uscire,ma lui mi blocca per un polso e con tanta facilità mi trascina verso di lui,si accosta al mio orecchio e io sussulto «Non ti avvicinare più a me,capito?!»io sono bloccata,forse sono anche sbiancata,ma sento il cuore battere a mille...Cosa  sta succedendo?

 

FINO A QUANDO CI SARAI TUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora