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Quella di certo non era la giornata giusta per un evento così importante.
Matteo avrebbe cantato per la prima volta davanti a più di cinque persone ed io non ero per niente presa bene.

-Perdonami se non ti sto dando la sicurezza di cui hai bisogno in questo momento- dico al mio amico sforzandomi di sorridere.

Matteo mi guarda incazzato ma subito dopo si gira e vedo Lorenzo arrivare più sballato del solito.

-Raga siamo pronti per stasera?- urla con in mano un bicchiere di vino bianco.

Poi si gira verso di me e mi prende per un braccio allontanandomi dagli altri.
In un secondo cambia mood, si toglie i suoi soliti occhiali da sole e mi inizia a urlare.

-Che cazzo hai combinato con tua mamma? Papà mi ha raccontato tutto. Dove credi di dormire stanotte?-

Io e Lorenzo siamo fratellastri ormai da quattro anni e abbiamo preso una certa confidenza fin da subito.

-Senti non iniziare a rompere il cazzo anche tu.-

Lo spingo via e mi avvicino verso Matteo palesemente in uno stato di ansia pre esibizione.

-Vita, fai un bel respiro e non giocarti l'occasione della tua vita. Questa è Milano ricordatelo.- gli do un bacio sulla guancia e il mio amico mi sorride in un modo così dolce che mi viene da prenderlo a pugni.

-Ti voglio bene.-

Matteo si reca sul palco e io lo seguo a ruota insieme a Lorenzo, questa sera più Papa V del solito.

Provo a farmi spazio tra la gente fin quando mi sento toccare la spalla, mi giro e vedo mia madre.

Subito dopo mi arriva uno schiaffo diretto in faccia.

-Adesso tu vieni con me, vergognosa.-

Mi trascina fuori e io non riesco a pensare ad altro se non a Matteo che non mi vedrà tra il pubblico, che razza di amica sono?

Sento l'aria calda di Milano e le urla di mia madre che si sta facendo riconoscere da tutti.

-Mi hai rovinato la vita, la carriera da pallavolista il giorno in cui sei nata.-

Dopo la sua frase di uscita si allontana lasciandomi seduta su un marciapiede vicino al locale.

È palesemente ubriaca, più del solito.

Forse sono diventata apatica.

Con il padre di Lorenzo sta durando più delle altre volte, ma spesso per colpa di mia madre sono costretta a cambiare città almeno una volta all'anno.

Cazzo, Matteo.

Corro dentro al locale ma non sento più la sua voce, merda.

-Dove cazzo eri? Sai quanto era importante per me vederti in prima fila.- mi urla Matteo guardandomi in un modo glaciale.

Trattengo il più possibile le lacrime ma non ci riesco.

Non riesco nemmeno a scusarmi che faccio per andarmene ma il ragazzo mi prende per un braccio e mi mette un cocktail nell'altra mano.

-Era mia mamma, mi ha fatta uscire. Scusami.- gli dico piano all'orecchio facendogli un debole sorriso.

Il moro non dice niente, mi porta fuori e mi fa salire in macchina dopo aver salutato Lorenzo e gli altri.

-Dove stiamo andando?- gli domando curiosa e vedendo la sua faccia con un espressione mai vista prima.

Ma tutto questo mi sta piacendo e non so nemmeno il perché.

Lui è il migliore amico di mio fratello.

No, no.

-In Hotel, stasera sei tutta mia. Hai capito?-

Tutta mia ; Nerissima SerpeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora