Tutto si riduce all’ultima persona a cui pensi la notte, è lì che si trova il cuore. (Charles Bukowski)
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Apro la porta della stanza d'hotel, non ho visto il nome e tantomeno capito la strada che ci ha portati qua.
-Dove hai trovato i soldi?- gli domando al ragazzo dietro di me che mi sta guardando con un sorriso beffardo.
-Non è un problema tuo.- risponde facendomi un occhiolino e buttandosi a peso morto sul letto.
-È comodo questo letto, ma è proprio vero che nemmeno il letto più comodo del mondo ti aiuta a dormire se hai mille pensieri per la testa.-
Lo guardo con un sorriso tenero e mi sdraio vicino a lui.
Le pareti sono blu scuro e il maxischermo è più grande di me.
-Si lo so, la televisione è più grande di te, Vita.-
Ci guardiamo e scoppiamo a ridere come due stupidi, effettivamente senza un motivo valido.
Apro il piccolo frigo, prendo una birra e dopo averla aperta faccio un sorso esagerato.
Matteo me la strappa dalle mani e fa per finirla.
Lo guardo dritto negli occhi e gli accarezzo il viso facendo attenzione, come se fosse un raro pezzo di cristallo.
-Perché hai portato me qua? E perché mi hai detto quella frase in macchina?-
Matteo mi guarda fino a consumarmi, facendomi sentire un vuoto nello stomaco e mancare il respiro.
E sta in silenzio.
Poi mi prende la mano e se la porta al petto, sempre in silenzio.
-Questa è la risposta alle tue domande.-
Mi sollevo con il corpo e mi metto seduta.
-Sei il mio migliore amico, e soprattutto il fratello acquisito del mio fratellastro. -
Lui mi guarda sconvolto come se avessi detto la stronzata più grossa del mondo.
-E quindi?-
Sta scherzando?
-Siamo inseparabili da anni, perché dovremmo rovinare tutto per seguire il cuore?- gli domando alzandomi e andando verso la finestra.
Sento i suoi passi avvicinarsi, mi prende la spalla e mi gira verso di lui, mi trovo a un soffio dal sul bel viso.
-Quindi stai dicendo che non senti nulla?-
Mi mette una mano sul fianco stringendo e attirandomi verso di lui con tutto il corpo.
Non può farmi questo.
-Lo sai che lo voglio anche io, ma ora basta.- gli sussurro senza quasi sentire la mia voce.
-Allora stai zitta e lasciati andare.-
Nemmeno il tempo di finire ed elaborare la sua frase che finisco sopra di lui su una sedia.
Dalla sedia mi prende in braccio e mi adagia sul letto più comodo del mondo, o forse lo è solo perché c'è lui con me.
Inizio a baciarlo cancellando solo per quel momento tutto il resto dei miei problemi, non pensando al domani o alle conseguenze.
-Continua e non mi fermo.- mi dice all'orecchio facendomi rabbrividire.
Ma che cazzo ci prende?
-Forse non si torna più indietro adesso. Non credi?-
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Tutta mia ; Nerissima Serpe
RomanceL'esatto momento in cui si accorsero che tutto cambiò fu una notte di Settembre, in quella camera d'Hotel a Milano. I film e la televisione spesso ci mostrano storie favolose che iniziano con un colpo di fulmine. Da una cotta nascono varie avventure...