《Buongiorno bellezze!!》disse Matt appena io e Marghe entrammo nella sua auto.
《Buongiorno Matt!》risposi.
Matt si voltò verso mia cugina.
《Lascia perdere Matt! È il giorno dell'appuntamento con il suo Romeo ed è completamente persa!!》gli dissi.
《Giulietta rilassati, è solo un appuntamento!!》disse lui ridendo.
《Ho provato a spiegarglielo, ma niente! Dai, andiamo, che ho proprio voglia di andare a scuola!!》dissi.
《Di Giulietta in Giulietta》disse mettendo in moto.
Poco dopo arrivammo a scuola.
《Ciao ragazzi!》ci salutò Eli vedendoci arrivare.
《Ciao Eli》dicemmo io e Matt.
Eli guardò Marghe che aveva lo sguardo perso.
《Sta bene?》ci chiese.
《Sì, oggi esce con Romeo!!》disse Matt.
《Capisco l'agitazione, ma è un appuntamento, non c'è in gioco la salvezza del pianeta!!》disse.
《Benvenuta nel club!!》replicò Matt. Seguirono le nostre risate.
《Attenzione, Romeo uno e due ad ore 12!!》disse Eli.
Alzai lo sguardo. Ibra e Romeo stavano parlando con alcuni ragazzi.
《Quello è Romeo!!》disse Marghe allarmata.
《Sembrerebbe di sì!》disse Matt con tono sarcastico.
Ci videro, vennero verso di noi.
《Devo andare!! Ciao!!》disse mia cugina per poi scappare a gambe levate.
《Ehi, aspettami!!》urlò Eli che la seguì.
《Lei è consapevole che un appuntamento implica una certa vicinanza fisica con l'altra persona??》disse Matt.
《Bentornata Lou!》disse Romeo.
《Bentornata dolce Lulu》disse Ibra abbracciandomi.
《Lulu?》sussurrò Matt guardandomi.
《Tua cugina? Non era con te poco fa?》disse Romeo guardandosi intorno.
《Sì, ma...》iniziai
《Aveva dei compiti da recuperare! Ma ti saluta...》continuò Matt
《Tantissimo, ti saluta tantissimo!》terminai.
《Ok》disse Romeo un po' perplesso.
《È ora di andare in classe! Andiamo》disse Matt.
Ci avviammo tutti insieme.
《Non vedo l'ora sia domani sera!》disse Ibra al mio orecchio.
《Anch'io!》risposi.
Poco dopo eravamo in classe, pronti per una nuova e noiosa mattinata scolastica.
《Anche per oggi è finita!! Lou stasera serata cinema da te?》chiese Matt.
《No, questa sera non posso》risposi.
Ibra mi guardò.
《Ho una cena con i miei zii》dissi frettolosamente.
《Ok!》disse Matt per poi andare via.
《Scappo anch'io che mi devo fare bello per l'appuntamento! Ciao ragazzi》disse Romeo.
《Vuoi un passaggio a casa?》chiese Ibra.
《No, devo passare in biblioteca, ma grazie!》dissi.
《Ok, allora ci sentiamo》disse per poi lasciarmi un bacio sulla guancia e uscire dall'aula.
《Lou come sto??》mi chiese Marghe per la millesima volta.
《Stai benissimo!! Sei pronta Marghe!》le dissi.
Indossava dei jeans a vita alta che le fasciavano perfettamente le gambe toniche, un maglioncino corto in vita, degli stivali con un po' di tacco e il suo amato cappottino. Era leggermente truccata. Era molto bella.
《Sono un po' nervosa!》disse.
'Ma dai?! No l'avevo notato' pensai.
《Dai, scendiamo, lo aspettiamo insieme nel portico》dissi.
Accettò l'idea. Come uscimmo di casa arrivò un'auto che si fermò davanti a noi. Scese Romeo.
《Mio Dio, è bellissimo!!》disse Marghe.
《Anche tu lo sei!!》le risposi.
Mi abbracciò e andò verso di lui.
《Prego, signorina!》disse lui aprendo lo sportello. Poi si girò verso di me, fece un cenno con la mano, che ricambiai, poi salì in auto e partirono.
Tornai in camera. Avevo dei compiti da terminare.
Intorno alle 20 scesi per cenare, mia zia aveva preparato dell'ottima pizza. La cena fu abbastanza silenziosa, qualcosa si era ormai rotto.
Qualche minuto prima dell'orario decisi di scendere. L'avrei aspettato fuori. Indossai una comoda tuta e un giubbotto. La sera era ormai fresco. Ne sapevo qualcosa.
Alle 22 ero seduta nel patio.
Pochi minuti dopo arrivò lui.
Parcheggiò la sua auto. Si avvicinò.
《Dimmi!》disse.
《Facciamo due passi?》chiesi.
Rispose con un cenno del capo. Andammo nel prato dove ci eravamo addormentati tempo prima.
《Allora? Cos'hai da dirmi di così urgente??》mi chiese guardandomi dritta negli occhi.
Era il momento. Dovevo essere chiara. Forza Louise.
《Ale, dobbiamo smettere!!》dissi.
《Di fare che cosa?》domandò lui.
《Lo sai di cosa sto parlando!》risposi.
《No, Louise, non ne ho la minima idea! Dimmelo tu!》 continuò lui.
《Basta sguardi maliziosi, basta battute fuori luogo, basta... toccarmi!》dissi, poi feci una pausa.
《Vuoi che non ti tocchi più Louise? Stai scappando, di nuovo??》disse.
《Non sto scappando, ma non mi va...》
《Non mi pareva ti dispiacesse, non mi pareva tu mi abbia mai fermato...》disse.
《Lo so Ale, ma non va bene, non è giusto...》
《Per chi?》chiese.
《Per me, Ale! Ho altro per la testa, voglio fare chiarezza sulla mia vita e...》dissi.
《Cosa centra questo?? Ti posso aiutare, ti posso stare vicino... come l'altra notte!》disse.
《Ti ringrazio, ma...》
《È per lui, vero?》chiese arrivando a pochi centimetri da me.
Era stronzo e approfittatore, ma non stupido.
《Lui chi?? Non c'è nessun lui!! Semplicemente non mi va! Non voglio! È così difficile da capire??》dissi.
Mi guardava con quei suoi occhi verdi da diavolo tentatore.
Potevo sentire il suo respiro.
《Non sei brava a mentire!! Sei solo un'incoerente!!》disse.
《Cosa??》replicai.
《Ti lamenti delle menzogne altrui e poi sei la prima a dire cazzate! Dici di voler fare chiarezza, di voler essere libera e continui a nascondere la vera te!! Non sono io lo stronzo cara Louise, sei tu la stronza!!》disse.
《Come ti permetti??》urlai.
《Io amo fare sesso, mi piace divertirmi, sono arrogante e tutto quello che vuoi, ma sono chiaro da subito, non prendo in giro le persone!!》disse.
《Io non prendo in giro le persone!!》dissi alterata.
《Invece sì, cara la mia bambina!! Mi hai fatto avvicinare, ti sei lasciata toccare da me, ti sei eccitata con me e per me... fingendo di essere la povera fanciulla in balìa dello stronzo approfittatore che ti ha consolato e supportato dopo ogni litigata!! Poi arriva il principino straniero tanto perfettino e allora fanculo tutto e tutti!!》disse.
《Ale, io non ti ho promesso nulla!!》gli dissi abbassando un po' il tono di voce.
《Tu, Louise, ti sei concessa a me! Mi hai donato la tua parte più nascosta, segreta... la parte più vera di te stessa... e questo vale più di una promessa... ma una bambina come te, questo, non lo può capire!!》disse.
Era incazzato, ferito, deluso...tanto, forse troppo, non capivo!
《Ale, mi dispiace, ma questa cosa, qualunque cosa sia, deve finire, adesso!!》dissi.
《Bene, ma ti dico una cosa, cara Louise... quando vorrai tornare da me, perché succederà, chiedendomi di toccarti, di darti quelle sensazioni che solo io posso darti o anche solo di ascoltarti... vedi di andartene a fanculo perché io avrò di meglio da fare!!》disse avviandosi verso il Suv nero che non mi ero accorta fosse arrivato.
《Sai qual è l'unica certezza??》aggiunse fermandosi e voltandosi verso di me un'ultima volta《È che io e te non siamo cugini, non lo siamo mai stati!!》
Colpita e affondata
Non sapevo cosa dire.
Il suo sguardo mi fece contorcere le budella.
Le sue parole mi colpirono nel profondo.
Restai immobile.
Il suo amico cretino era appoggiato al cofano, stava fumando una sigaretta. Dallo sportello dietro uscì Jenny, indossava una camicetta ed una gonnellina cortissima. Ale si avvicinò alla ragazza. Le strappò la camicia, denudandola. Poi l'appoggiò al cofano sotto gli occhi dell'amico... e soprattutto dei miei. Le sfilò gli slip che lasciò cadere sul prato. Le alzò la gonnellina scoprendo il suo sesso sul quale sputò, poi le divaricò le gambe, slacciò i pantaloni e la penetrò con decisione. Lei urlò dal piacere, il suo amico rideva. Ale mi guardava.
Toccò il suo seno, nel modo in cui amava toccare il mio.
Prese i suoi capezzoli tra le dita... come amava fare con i miei.
Scopava lei, ma guardava me.
Continuò fino a quando uscì da lei riversando il suo seme sul ventre di Jenny.
Si sistemò i pantaloni e fece tre passi verso di me, mentre il suo amico prese il suo posto.
Ci guardammo per alcuni istanti che sembrarono anni.
Perché mi fai questo?!?!?
Una lacrima scivolò sulla mia guancia.
Una fitta fastidiosa colpì il mio stomaco.
Era riuscito nel suo intento, ferirmi!
Dovevo andare via.
'Louise vattene' mi ripetevo.
Feci un passo indietro, poi un altro, fino a voltarmi e scappare!
Tornata in casa andai in bagno.
Mi spogliai velocemente ed entrai in doccia.
Volevo togliermi dalla pelle il suo sguardo.
Volevo dimenticare le sue parole.
Volevo piangere.
Lo feci.
STAI LEGGENDO
PROMESSA - luce
RomanceUn passo dopo l'altro, i suoi piedi che toccavano il nudo asfalto e ad ogni passo sembravano bruciare, ogni passo era come fuoco che sentiva espandersi in ogni sua fibra... nonostante la pioggia scrosciante. Lo sguardo alto, dritto davanti a sé come...