capitolo 0

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Solo Gyro, una casa, il mare. Il suono delle onde. Il silenzio delle quattro del mattino che ormai per Gyro era normale; mentre aspettava il sole sorgesse, seduto davanti alla finestra aperta. Stava aspettando che il suo coinquilino, Alexis, si svegliasse dando inizio alla nuova giornata.
I suoi capelli si muovevano sotto il tocco delicato del vento che gli accarezzava la pelle.
Era un ragazzo alto, magro, dai capelli dei colori della notte, dell’universo. Blu, viola, nero. Questi colori misti tra loro, non molto distinguibili in un blu cobalto, ricordavano la galassia.
Gli occhi neri brillavano alla luce della luna, anche se un po’ coperti dai ciuffi che gli scendevano sul viso.
Come ogni notte, il resto del corpo, da sempre magrissimo e slanciato, era coperto solo da una maglia oversize grigia e un pantaloncino da ciclista nero.
Ormai, tutto questo era di routine: la tazza ancora piena per metà di camomilla sul davanzale, che in origine doveva aiutarlo a dormire, un foglio straripante di appunti e una penna blu davanti a lui. Un cannocchiale ancora puntato verso il cielo, dove non brillavano più le costellazioni che aveva osservato per tutta la notte.
Chiuse gli occhi per qualche secondo, ne seguì un profondo respiro. Voleva sentire l’odore salato del mare.
Gyro amava quando, durante maggio, lui e Alexis si spostavano nella “casa mare”. Di solito restavano lì fino a luglio. Troppo poco tempo, secondo lui.
Come ogni mattina, l’alba arrivò veloce. Quella vista magnifica sostituì tutti i pensieri che inondavano la sua testa, sorrise vedendo il sole fare capolino da dietro l’acqua cristallina del mare e si preparò al risveglio non proprio silenzioso di Alexis che avrebbe sentito di lì a poco.
Era pronto a una nuova giornata.

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