1 | Even when we're tired

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Lea
Osservo le onde del mare con il buio che mi avvolge completamente. Chiudo gli occhi beandomi di quel suono delicato, attacco il bluetooth alle cuffie e faccio partire la mia canzone preferita, Cardigan, di Taylor Swift, conosco tutte le sue canzone a memoria, ma questa ha un posto speciale nel mio cuore. Canticchio le parole, aprendo nuovamente gli occhi, mentre un gruppo di ragazzi si fa il bagno alle due di notte, non stacco gli occhi da quel gruppo.

Quando ritornano in superficie in quattro e non in cinque mi allarmo, anche loro sembrano spaventati e continuano ad urlare quello che presumo sia il nome del ragazzo.

Noto che nessuno fa nulla, così, mi tolgo le cuffie lasciando la canzone andare, inizio a correre verso l'acqua togliendomi solo la felpa, il freddo del vento non mi fermerà. Mi tuffo nell'acqua gelida di questa notte, uso tutte le mie energie per cercare il corpo del ragazzo, gli occhi iniziano a bruciare per colpa del sale, non mi abbatto e continuo a cercare.

Sono una nuotatrice a livello agonistico, ma l'acqua del mare e l'acqua della piscina sono due cose completamente diverse.

In lontananza scorgo una figura, cerco di concentrarmi meglio, e alla fine, riesco a intuire che è il corpo del ragazzo. Nuoto più velocemente possibile mentre lui si abbandona sempre di più, allungo le braccia e afferro il suo, lo tiro verso di me, gli circondo il petto con le braccia e nuoto verso l'alto,

Manca poco...

Riemergiamo in superficie, prendo boccate d'aria, ho quasi finito del tutto le mie energie, sicuramente non mi sarei aspettata di dover salvare un ragazzo dall'annegare nella profondità di un mare di Miami.
Raggiungiamo la riva e io mi abbandono completamente sulla sabbia, lasciando il corpo del ragazzo a pochi centimetri da me.

«Svegliati!»
Il ragazzo tossisce sputacchiando acqua, sto congelando sempre di più, decido di prendere giusto la mia felpa, le cuffie, il telefono e ritornare a casa. Recupero la mia felpa ormai zuppa di sabbia, mi avvicino alla sdraio in cui ero e recupero il resto, poi con i capelli che sgocciolano e i vestiti fradici abbandono la spiaggia.

Mi sfrego i miei occhi color ghiaccio ormai rossi per colpa del sale, inutile dire che mi bruciano come poche cose al mondo.

I miei capelli rossi fradici non aiutano, aumentando il freddo che sto provando, i vestiti zuppi non collaborano, facendomi tremare come una foglia.

Alzo lo sguardo verso la luna, splende nel cielo come sempre, le stelle la circondano, ogni volta, me ne innamoro sempre di più.

Oggi è il 20 luglio,

La giornata internazionale della luna.

Ορανός, Ūrānòs

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