Sono le 21:00, e Amanda e Sophie sono appena tornate nel loro dormitorio.
«Stanza 24.... Stanza 24..... Uhm... ECCOLA!» esclama Sophie quando arriva al pianerottolo, cercando la stanza.
Amanda gira la chiave nella serratura ben 3 volte, per aprire leggermente la porta.
Da quello spiffero, é visibile un piccolo tratto della stanza:
La parete viola é tappezzata di poster del campus, é visibile parte dei letti a castello in ferro. Entrambe le ragazze odiano quel tipo di letto: molte volte, preferiscono dormire entrambe in quello singolo oppure spostano i materassi per terra.
Sophie si butta sul letto, e Amanda ripassa spagnolo, quando bussano alla loro porta:
Entra la signorina Hemmings, l'addetta ai dormitori del gruppo C-F10.
Ha un viso stanco, i suoi occhi verdi non brillano, sono spenti.
I suoi capelli biondi corti sono buttati in un ciuffo che arriva sotto la fronte.
Avanza affaticata verso le ragazze, che sono sedute sul letto singolo.
Un velo di paura si può scorgere dagli occhi di Amanda, pensando a l'ultima volta che la signorina Hemmings entrò nella stanza 24:Erano le 22:04, Amanda e Valish si lanciavano patatine e pop corn, di sottofondo c'era il film horror che loro non stavano seguendo.
Valish aveva una faccia strana, quasi assente e pensierosa.
Amanda continuava ad ingozzarsi ed a lanciare patatine, quando la signora Hemmings appare nella stanza.
«Pearson, prepari i bagagli. I vostri genitori la stanno aspettando giú al dormitorio. Faccia buon viaggio, signorina»
L'espressione di Amanda si trasforma da felice e divertita, in pensierosa e arrabbiata.
«Quale viaggio Val?»
«Ehm.. Euh.. Ecco.. Io..» risponde Valish con lo sguardo fisso ai suoi piedi.
«TE NE VAI E NON ME LO HAI DETTO? TROIA, DOVEVI DIRMELO. SENZA DI TE NON SONO NIENTE, SEI STATA LA MIA SORELLINA, NON PUÒ FINIRE TUTTO COSÍ» sbotta Amanda andando a piangere.
Valish riuscì a sussurrare un «Mi dispiace» per poi mettere le ultime cose nella sua valigia nera e blu.
«Am, mi scuso con te. Sai, ti voglio troppo bene, sei una sorella per me, e mi dispiace averti tenuto allo scuro di tutto ciò» continuò asciugandosi le lacrime:
«Ci sentiremo, Am. Non voglio perdere mia sorella. Sono stata una stronza, adesso sei arrabbiata.
Non ti dò torto. Beh, se volessi parlare con me, hai il mio numero. Io ci sarò sempre per te, SEMPRE.
La distanza non impedirà la nostra amicizia. Ehi, piccola, mi raccomando:
Divertiti, non pensare a me. Non piangere, che una ragazza bellissima come te non merita di perdere acqua salata dagli occhi.
Sorridi. Sempre.
Ah, scusa ancora per quando ci ho provato con te, non pensavo fossi etero.»
Amanda si lavò il viso, e la abbracciò. «Mi mancherai».Spazio meee ✨
ehi. Questa é la mia prima storia.
Beh, questi primi capitoli saranno divertenti: ne ho 3 già pronti, ma devo correggerli.
Se il capitolo é di vostro gradimento, votatelo, che mi fa tanto piacere.
Niente, spero vi sia piaciuto.
Al prossimo capitolo, babes ✨
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Philofobic.
Fanfiction«Eppure sembravi normale. Una ragazza divertente, spensierata. Lo sei. Ma quando iniziamo a parlare d' amore, sei tutt'altro. Quella Amanda, si trasforma completamente: non ti riconosco piú. Sai, ho sempre avuto il dono di leggere dentro le persone;...