Capitolo 26 - Farfalle Nello Stomaco Come Uragani

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Ginevra Pov's

Misi la testa fuori dalla sala ballo per sbirciare e vidi dal corridoio lontano in fondo tutti che uscivano dalla porta per la direzione casetta

E non appena si chiuse definitivamente la porta con tanto di suono che stava a significare che si è chiusa totalmente,sgattaiolai fuori dalla sala ballo,misi una mano sulla porta della sala relax ma prima di abbassarla e aprirla presi un respiro profondo per poi buttarlo fuori lentamente in modo da rilassarmi

E cosi abbassai anch'essa lentamente la maniglia e lentamente spalancai anche la porta per evitare che sasy si prendesse uno spavento

Appena varcai la soglia della stanza lui si girò emettendo un sospiro e vidi i suoi occhi illuminarsi alla mia vista e io sorrisi, sentì il mio viso allargarsi perché stavo sorridendo a 32 denti

Era da un po' che non ci vedevamo Fra lezioni preparazioni compiti ecc, e mi è sembrato un eternità

Non appena si chiuse completamente la porta ci avvicinammo e lui mi afferrò il viso e mi diede un bellissimo bacio

Petit:"mi sei mancata da morire"

Disse poggiando la fronte sulla mia e facendo sfregare i nostri nasi

Io:"anche tu" dissi sussurrando
"Erano almeno 3/4 giorni che non ci vedevamo"

Petit:"mi è sembrato un eternità,una dannata eternità"

Io:"anche per me" dissi sempre sussurrando e sorridendo

Petit:"andare a lezione,passare per questi corridoi e non poterti vedere,baciarti o stringerti tra le mie braccia é stato Un incubo,e soprattutto andare a dormire la sera con il peso che il giorno non ci siamo né visti Né baciati é stato..come dire..."

Io:"una maledizione senza tempo?"

Dissi guardandolo mentre avevo ancora il sorriso stampato sul viso

Petit:"Quasi...é stato peggio"

Stavamo parlando a bassa voce e sussurrando come se qualcuno potesse sentirci e mi sentivo rilassata

Io:"anche per me è stato brutale, quasi quasi ho creduto che non fosse solo il mio lavoro e il tuo studio ad occuparci"

Dissi abbassando il viso senza staccarci

Petit:"e cosa?"

Io:"Niente"

Dissi sempre calma e parlando a bassa voce perché mi piaceva questo relax e questa quete

Petit:"dai Gine,Lo sai che con me puoi parlare,di tutto quello che vuoi,é bello condividere i nostri pensieri e cose che ci affliggono con qualcuno,Soprattutto con la persona al nostro fianco,e poi io non mi permetterei mai di giudicarti,Qualunque cosa sia"

Presi un respiro e alzai di nuovo il viso unendolo col suo

Io:"...Credevo che...tu ti fossi avvicinato a Denise e di conseguenza non ti importasse più nulla di me"

Dannate paranoie! Quanto mi è girato in testa questo pensiero negli ultimi due giorni

Petit:"No,Gine ma come puoi pensare una cosa simile?"

Era calmo e tranquillo

Io:"Non Lo so,Giuro non Lo so"

Dissi riabbassando la testa

Petit:"mi dispiace che tu abbia pensato questo ma non L'avrei fatto per niente al mondo...per colpa sua abbiamo sofferto,abbiamo pianto,ci siamo distaccati,non ci siamo neanche rivolti la parola per una settimana! E tu pensi che io nonostante mi abbia chiesto scusa ad entrambi e si sia comportata bene nell'ultimo periodo io avrei potuto..."

mi togli il fiato stella di broadway-PetitDove le storie prendono vita. Scoprilo ora