Red Cherry🍒

Secondo capitolo (Heather)

Ho sempre odiato la scuola anche se alla fine un senso ce l'ha ovvero quello di formarci come persone e di renderci migliori
ma sinceramente l'ambiente fa altamente schifo
soprattutto quando si creano i gruppi di persone (apparentemente antipatiche) che alla fine raramente si dimostrano simpatiche
e proprio mentre sto per varcare l'entrata persa nei miei pensieri mi sento picchiettare la spalla
«oh dio Noah mi hai fatto prendere uno spavento»
Noah ride per la mia reazione
«si Heather come sempre sei immersa nei tuoi pensieri, che hai come prima lezione? io ho fisica»
mentre osservo Noah che mi dice di avere come prima lezione quella di fisica mi viene da sorridere perché mi piace frequentare le lezioni quando so che c'è pure lui
«oh si anche io ho quella di fisica»
apparentemente Noah può sembrare un ragazzo normale, (credetemi non lo è), quando in realtà ha un carattere molto solare e soprattutto sociale
ed è opposto al mio
e fidatevi ha dei capelli rossi stupendi e degli occhi verdi come un prato
«Noah visto che mancano ancora 10 minuti all'inizio delle lezioni che ne dici di andare in caffetteria?»
«si buona idea Heather»
e insieme ci dirigiamo alla caffetteria e appena entriamo notiamo subito il gruppo più popolare della scuola
composto da Amos, Paige, Ethan e Iris
o meglio conosciuti come gli Evans
possono sembrare i soliti ragazzi ricchi e perfetti ma in realtà hanno tutti e quattro un carattere diverso
Amos è il più grande ha 23 anni capelli biondi e occhi color miele sempre scontroso e autoritario
Paige 19 anni capelli neri occhi verdi e un corpo da urlo ma ha un carattere particolare a tratti gentile ma alle volte brusco
Ethan 20 anni capelli biondo cenere e occhi verdi
gentile e simpatico
Iris invece è la più piccola ha 18 anni ed è uguale ad Amos, capelli biondi e occhi chiari è sempre timida anche con i suoi fratelli
ma ogni volta che sono tutti insieme è come se si completassero a vicenda
ma cerco sempre di non guardare troppo dalla loro parte quando ci sono, non voglio problemi
mi dirigo verso il bancone seguita da Noah per ordinare il mio solito caffè freddo ma mentre cerco i soldi nel portafoglio il cassiere mi dice
«Signorina il suo caffè è già stato pagato»
lo guardo stranita
«ma come mi scusi... chi l'ha pagato?»
il ragazzo indica alla mia destra e vedo Amos in piedi di fianco a me