É inutile dire che quando lessi il messaggio mi preuccupai moltissimo.
Nel giro di dieci minuti mi trovavo già davanti alla casa dei miei genitori.
Suonai il campanello con foga e non ottenendo risposte iniziai a sbattere la porta con violenza.
Solo dopo realizzai che tra le numerosi chiavi che mi portavo dietro avevo anche una copia della casa di mamma e papà.
Le presi dalla mia borsa ed entrai.<<Mamma?!>> urlai in attesa che la voce di mia mamma mi desse qualche risposta.
Con mio grande dispiacere tutto quello che sentii fú il silenzio.
Presi il mio cellulare e cercai nella rubrica dei contatti il numero di mia mamma.
Questa volta sentii lo squillare del telefono.
Seguii il suono della suoneria che mi portò nella camera matrimoniale dei miei genitori.Con lo sguardo perlustrai la stanza e mi lasciai scappare un sospiro di sollievo quando trovai mia madre per terra circondata da scatoloni e lei che sfogliava un album di fotografie.
<<Si può sapere perché non rispondi al telefono?!>> urlai cogliendola di sorpresa facendola sussultare dallo spavento.
<<Eujin da quando sei arrivata?>>
<<Non rispondere alle mie domande con altre domande! Quando ho letto il tuo messaggio mi sono preoccupata tantissimo>> la rimproverai dimostrando la mia preoccupazione e lo spavento che mi aveva causato.
<<Mi dispiace,non volevo spaventarti>> disse senza togliere lo sguardo dall' album fotografico.Posai la mia borsa sul letto e presi posto vicino a lei e agli scatoloni.
<<Com' è andato l'appuntamento con la dottoressa Choi ?>>chiese finalmente guardandomi negli occhi.
<<Solito>> risposi distratta, incuriosita da tutti quei scatoloni.
<<Cosa sono tutti questi scatoloni?>>
<<Oggi era il mio giorno libero e non avendo niente da fare sono salita in soffitta con l'intenzione di spolverare e sistemare un po'. Era da tanto che non ci salivo>>
<<E l'urgenza di cui avevi bisogno?>> volli sapere, pregando il cielo che non sia qualcosa di per niente importante.<<Giusto,me ne stavo per dimenticare...vediamo dove l'ho messo>> disse riprendendo a frugare in un scatolone.
Tirò fuori un pupazzo di pezza, una tutina rosa e un album di fotografie molto pieno e voluminoso, aveva quasi le stesse misure di un dizionario o di un'enciclopedia.Il pupazzo di pezza intuii fosse mio nonostante non ne avessi ricordo e anche se il tempo era passato era in ottime condizioni. Era un coniglietto rosa, il solito peluche che si vede in braccio ai bambini appena concepiti.
In seguito analizzai la tutina rosa, anch'essa un classico.
La presi tra le mani e con le dita tracciai il contorno dei numerosi fiorellini che la ornavano.
<<Questa tutina l'ha cucita a mano la tua nonna. Dovevi vedere com' era felice di avere una nipotina. Tutti i tuoi zii avevano messo in vita solo maschietti e lei desiderava così tanto una femminuccia.>> Mi spiegò con voce intenerita dal dolce ricordo di qui momenti ormai lontani.Anch'io mi intenerii al ricordo di nonna, mi mancava così tanto. Lei era l'unico pezzo della mia infanzia di cui avevo ricordo.
Facevamo spesso video chiamate, anche se era difficile comunicare con il coreano dall' accento fortemente americano e qualche volta mi capitava di balbettare o non trovare le parole giuste per esprimermi.
Il coreano di nonna era tutto un' altra storia. Veloce e marcato fortemente da un accento particolare.
Papà mi aveva spiegato che quello era l'accento classico di chi era di Busan.Posai delicatamente la tutina sulle mie cosce e rimasi ancora un po' a guardarla fino a quando mia mamma mi porse l'album fotografico.
Quando me lo passò la prima cosa che notai era che dannatamente pesante.
<<Questo é un album in cui ci sono tutte le foto della tua infanzia. Con il trasloco era convinta di averlo lasciato nella nostra casa in Corea, non ci avevo dato peso perché ero consapevole che nessuno avrebbe toccato casa nostra quando saremmo partiti. Però quando hai iniziato a portarti tutto questo dolore me ne sono pentita, invece ora scopro che é sempre stato con noi e che forse qui ci sono tutte le risposte che stai cercando da vent'anni>>
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Deja vú
FanfictionDopo anni della sua vita Eujin si ritrova un vuoto nella sua mente. Non si ricorda più della sua infanzia trascorsa nella Corsa del Sud. Il suo psicologo le suggerisce di tornare nel suo paese natale per ripercorrere per filo e per segno ogni momen...