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Era una fresca mattina di autunno ed Elara stava, come al suo solito, passeggiando per il bosco.

Le foglie che scricchiolano sotto i suoi piedi e il profumo di terra e pino forte nell'aria la aiutavano a trovare un certo senso di pace. Mentre la sua mente era assente dal mondo circostante , Elara inciampò in quella che a prima vista sembrava una trappola. Elara si sedette sulle sue ginocchia e lasciò scappare dalle sue labbra un sospiro. Mentre cerava di alzarsi, sentì una specie di rilievo sotto
Il suo piede: guardo giù incuriosita e si spostò. Non appena il suo piede si allontanò dalle foglie, il vento scoprì una botola di pietra che portava ad un percorso nascosto. Elara esitò, osservando la botola per qualche secondo, indecisa se aprirla o meno. Alla fine, la sua curiosità vinse e la aprì, osservando io terreno sotterraneo:

Era troppo cresciuto e quasi invisibile, il percorso che tagliava sembrava come se non fosse stato percorso da anni. Eppure, lo seguì, e ad ogni passo, il mondo intorno a lei si attenuò, si calmò. Il sentiero si avvolse nell'oscurità ad ogni passo in avanti, poiché andava sempre piu in profondità. Continuo a camminare fino a quando, alla fine, raggiunse una grotta il cui ingresso era invaso fa piante rampanti.
Elara esitò un'altra volta; la sua eccitazione era ormai sostituita dalla paura. L'antica leggenda avvisava di essere cauti di fronte ai poteri antichi, dai luoghi in cui i veli tra i diversi mondi erano sottili. Eppure, qualcosa in quella la persuadeva. Sposto con la mano le piante che bloccavano l'entrata e si addentrò nella grotta.

Il clima al suo fresco e umido, al suo interno era presente un debole lume che sembrava quasi ultraterreno. Si addentrò sempre di più al suo interno; l'eco dei suoi passi risuonava nelle pareti di pietra. Girò un angolo e si trovò in piedi davanti a una pozza d'acqua scintillante, la sua superficie increspata di luce che sembrava apparire dal suo interno. Il respiro di Elara si bloccò non appena si rese conto di ciò che aveva dinanzi a lei: il Timewell.

Si inginocchiò accanto ad esso, le sue dita tremavano mentre allungava una mano per toccare l'acqua. Nel momento in cui la punta delle sue dita toccò la superficie, la sue mente fu avvolta da delle visioni: istantanee di tempi passati, schegge di ciò che stava per accadere in un lontano futuro. Vide il villaggio come era stato secoli fa, si vide da bambina mentre correva spensieratamente attraverso il prato, vide persone che non conosceva ancora, i cui volti sembravano strani, ma pieni di emozione. Era travolgente, bello e terrificante allo stesso tempo.

Fissò nel profondo del Timewell mentre una voce, ricca e sonora, rimbombava attraverso la grotta. Non era una voce che proveniva da nessuna direzione, ma piuttosto sembrava provenire dall'aria stessa, dalle pareti, dall'acqua, da dentro di lei.

"Hai trovato il Timewell, Elara", parlò la voce. "Pochi si sono mai avventurati così lontano. Cosa stai cercando?"

Il cuore di Elara le tremò nel petto. "Non avrei dovuto trovarlo", balbettò. "Mi stavo solo guardando intorno, ma ora che sono qui, voglio saperlo: È davvero questo il Timewell? Quello di cui narra la leggenda?"

"Lo è", rispose la voce con un tono gentile e fermo. "E tu sarai il suo nuovo Custode".

Gli occhi di Elara si spalancarono. "Io? Ma non sono nessuno di speciale. Non so nulla di tempo, di magia. Sono solo una ragazza di un piccolo villaggio".

"Il tempo ha deciso", disse. "Il tuo è un cuore avventuroso e pieno di coraggio, simile a quello di colui che fissa l'ignoto negli occhi. Questo è sufficiente per soddisfare il tempo. Ma la scelta è tua, Elara: ti assumerai questa responsabilità?"

La sua mente correva alla velocità della luce. Pensò alla vita che si sarebbe lasciata alle spalle, alle persone che amava. E faceva male nel profondo, più di ogni altra cosa, quel desiderio dolorante dentro di lei che la tormentava sempre di più. E ora, eccola qui: la risposta a tutte le sue domande, il suo scopo messo a nudo davanti a lei.

Le lacrime le colmarono gli occhi mentre annuì. "Sì", sussurrò. "Accetto."

La luce iniziò a pulsare nella caverna, e l'intero pavimento scosse mentre l'acqua del Timewell si alzava verso l'alto in un geyser di luce, racchiudendola in un bozzolo di nebbia incandescente. Sentì il peso dei secoli depositarsi sulle sue spalle; sentiva l'immenso potere del tempo intrecciarsi con la sua anima. Travolse da tutto ciò, rimase ferma con le lacrime che le scorrevano sul viso, il suo cuore si gonfiava in un mix di paura, timore e soggezione.

Mentre la luce svaniva, Elara si ritrovò improvvisamente in una grande camera piena di antichi orologi che ticchettavano in perfetta armonia. E lì, proprio al centro della camera, c'era la gigantesca clessidra, ora piena di sabbia scintillante, come polvere di stelle.

Sapeva che questo era il cuore del tempo stesso.

"Ora sei il Custode del Tempo", intonò la voce, che ora riecheggiava nella sua testa. "Questa clessidra sul piedistallo... è l'essenza del tempo. Finché dura, il tempo scorrerà come ha sempre fatto. Ma attenzione, perché ci saranno molti che cercherebbero di avere un'influenza negativa su di esso... per poterlo plasmare a loro piacimento, per i propri scopi. Il tuo compito è proteggerlo, qualsiasi cosa accada".

L'impegno che era davanti a Elara era pesante, ma avvertì una forza in lei come mai prima d'ora. Avrebbe protetto il tempo, costi quel che costi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 31 ⏰

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The Time's Last Guardian.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora