26 - Fajitas -

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Sorrisi e emisi l'ennesimo gemito.

Mi osservava mentre mi infliggeva piacere, lo volevo.

Cercai di muovermi ma nulla, mi teneva incatenata al letto, ero sua.

Continuava entrare e uscire da me, lentamente. Voleva vendicarsi per prima?

<Non muoverti, Layla> sussurrò al mio orecchio mentre io stringevo le sue braccia.

<Drew ti prego> lo guardai, lui sorrise come se ti divertisse a torturarmi.

<Mi piace> disse baciandomi e sfilò le dita <Quando> aggiunse si sollevò lasciando la presa dai miei capelli, poi circondò la mia vita con le mani e mi girò a pancia sotto <Mi supplichi> finì per poi darmi una pacca sul sedere

Sussultai e poi sorrisi.

Ero di nuovo in gabbia, non potevo fare nulla, solo provare piacere sotto di lui.

Era sulle mie gambe e si era tolto le mutande con una certa velocità che non mi ero nemmeno accorta.

Sentivo la sua erezione sul mio sedere, io alzai leggermente il bacino cosi da averlo più vicino a la sua mano sinistra si poggio sulla mi schiena e spinse in basso.

Poi prese le mia braccia e le legò con la sua cintura dietro la mia schiena.

<Non ti muovere> disse con tono autoritario ma sexy da morire.

Merda.

Appoggiò le sue mani ai lati dei miei fianchi incominciando a muoversi avanti e indietro, il suo sesso era letteralmente in mezzo alle mie chiappe.

Non riuscivo a resistergli. Lo voglio.

<Drew> lo supplicai di nuovo

<Dimmelo> sussurrò piegandosi verso di me e mi bacio la spalla <Che mi vuoi> aggiunse

<Ti voglio> ammisi subito, spostò la mano destra sulla mia intimità e la umidificò per poi entrare in me.

Emisi un gemito che rimbombò pere tutta la stanza.

<Ti voglio anche io Layla> rispose

Continuò i movimenti avanti e indietro e a me mancava il respiro, ma non volevo che smettesse.

Però si fermò. Uscì da me, mi slegò le mani e mi girò a pancia in su. Mi rilegò le mani e le mise sopra la mia testa tenendole ferme e salde al letto.

Non potevo toccarlo, baciarlo. Era stremante.

Mi aprì le gambe ed entrò di nuovo in me lentamente, osservandomi mentre mi riempiva. Per un attimo, non so come mi trovai le braccia libere e ne approfittai per allacciarle al suo collo

<No, Layla> mi rimise le braccia sopra la mia testa e mi baciò <Ferma, ho detto> disse sulle mie labbra

Mugolai

<Drew> dissi e mi riempì di nuovo < Ti prego> inarcai la schiena

<Mi implori di nuovo?> mi baciò e diede un'altra spinta <Tre volte in un giorno> aggiunse

Lo guardai di nuovo con la fronte aggrottata, di solito è il contrario i ragazzi mi implorano, i ragazzi stanno sotto, i ragazzi mi fanno gli occhi dolci.

E ora, sono qui, sotto di lui, che lo supplico di andare più veloce perché ho una maledetta voglia di averlo ancora e ancora.

Il lato destro della sua bocca si sollevò rivelando un sorrisetto, unto la velocità.

MY WAY OUT || Drew StarkeyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora