Suddely in love

2 Indirizzo sbagliato

Quando l'aereo atterrò a Liverpool i miei compagni di classe si catapultarono al di fuori alla velocità della luce. -Certo che i nostri compagni di classe non sembrano ragazzi del terzo anno di liceo!- esclamò Jade divertita mentre scendevamo dal veicolo per ultime in modo tale da non essere travolte. Scoppiammo a ridere all'unisono ma venni distratta da una figura in lontananza. Curt era insieme ai suoi amici e stava salendo in una ranger rover rosso fuoco. Mentre stava per chiudere la portiera però, come se sapesse che lo stessi fissando, si giró verso di me e i nostri sguardi si incrociarono. Una strana sensazione al petto mi fece distogliere lo sguardo e imbarazzata raggiunsi Jade che mi aspettava per entrare nel pullman che ci avrebbe riportate a casa.
La fermata davanti casa mia distava un'ora dall'aeroporto e quando fummo arrivati salutai Jade con un lungo abbraccio e scesi di corsa. Non appena aprii la porta una bimba di 9 anni mi venne incontro correndo e mi saltò in braccio gridando - Grigri sei tornata!!!- Mi abbracciò il più forte che poteva e divertita risposi -Ehi piccoletta! Mi sei mancata tantissimo! Ho un regalo per te!- Un sorriso a trentadue denti si aprì sul volto della mia sorellina June e i suoi occhioni azzurrissimi identici ai miei si spalancarono non appena videro l'orsacchiotto che tenevo nelle mani. Quando glielo diedi si staccò da me e corse immediatamente nella sua cameretta immagino per riporlo nel cesto dei suoi peluche. Dopo aver disfatto le valigie, riposto tutti i vestiti negli appositi cassetti e indossato il pigiama decisi di andare nello studio di mamma immaginando di trovarla li. Come sospettavo infatti mia mamma era seduta sulla sedia della scrivania intenta a scrivere  un documento al PC. I capelli mori erano raccolti in una crocchia spettinata fissata da un mollettone bianco mentre gli occhi verde smeraldo scrutavano lo schermo del computer con molta attenzione. Quando senti il cigolio della porta si girò di scatto e sul suo viso si aprì un enorme sorriso. Scese dalla sedia e mi abbracciò così forte che mi tolse il fiato. Quando si staccò mi sistemò alcuni ciuffetti dei miei capelli castano scuro ed esclamò -Ehi piccola, mi sei mancata così tanto! Come è andato il viaggio di ritorno? Ti sei divertita durante la gita? Avete fatto attività divertenti?- - Mamma!!! Sei mancata molto anche a me, mi sono divertita moltissimo ma ti racconterò tutto a cena- ridacchiai. Io, mia mamma Margaret e la mia sorellina vivevamo da sole in una villetta a Liverpool. Mio padre Nate era un medico importante ed era andato all'estero l'anno precedente per un progetto di medicina. Purtroppo però qualche mese fa ci comunicò che il viaggio si sarebbe allungato di un'altro anno. Mia mamma era un avvocato di talento e, per quanto il suo lavoro richiedesse tempo, riusciva sempre a stare con noi. In quei giorni in cui era molto impegnata io e June andavamo dai nostri nonni materni Anna e Richard che abitavano dall'altra parte della città, ma solitamente io rimanevo a dormire a casa di Jade. Una volta che mia madre tornò a sedersi alla scrivania uscii dallo studio e mi diressi in cucina per prendere qualcosa da mangiare. Con mia grande sorpresa, seduta al tavolo, trovai June intenta ha guardare qualcosa sull'iPad con l'orsacchiotto da me regalato in grembo - Cosa vorresti vedere Berry Bo?- chiese all' orsacchiotto guardandolo con uno sguardo interrogativo. Avvicinò l'orecchio alla sua bocca e annui soddisfatta - Oh capisco, ottima scelta! E' in assoluto il mio cartone preferito!- diede il cinque a Berry Bo e mise play al cartone che a giudicare dalla sigla ormai conosciuta era H2O. Mi avvicinai a lei e le scompigliai i capelli biondi; poi aprii lo scaffale del cibo, presi un sacchetto di patatine classiche, mi lanciai sul divano bordeaux e misi la mia serie preferita Tv. Stavo quasi finendo la sesta puntata quando suonò il campanello di casa. Immaginai che mia mamma fosse troppo impegnata per venire ad aprire e così infilai le pantofole e mi diressi alla porta.