LUX'S POVOgni muscolo del mio corpo era teso come una corda di violino.
Era arrivato il momento.Le mie dita stringevano ansiose la pistola, l'adrenalina mi pompava copiosa nelle vene.
Con la mente ripassavo le strateggie progettate dalla nostra squadra.
In questi casi, non c'era margine d'errore.Un rumore di passi mi fece drizzare i peli delle braccia; un brivido freddo mi percorse la schiena.
Stabilizzai i miei piedi, preparandomi per l'inferno che si sarebbe scatenato da lì a poco.La chiesa in cui ci trovavamo non era particolarmente grande.
Io ero nascosta dietro una colonna di marmo, vicino all'altare.
L'oscurità mi avvolgeva, proteggendomi da occhi indiscreti.Capì che la missione fosse iniziata quando avvertì il grande portone di legno della chiesa aprirsi nuovamente.
Quello che sentì, però, mi lasciò interdetta.
Un rumore stridulo raggiunse le mie orecchie.
Delle rotelline di un carello strisciavano sul pavimento insieme a dei passi pesanti.Passarono secondi di interminabile silenzio.
Sbirciai da dietro la grande colonna di marmo ma quando realizzai cosa stesse succedendo, era già troppo tardi.Una forte esplosione mi scaraventò
contro il muro che avevo davanti.
La mia testa sbattè con forza contro la parete e il panico prese il possesso della mia mente e del mio corpo.
Tossì con forza, non riuscendo ad aprire gli occhi per la grande quantità di polvere.Puntai i palmi a terra, cercando di alzarmi, ma una fitta lancinante al ginocchio destro mi immobilizzò.
Quindi strisciai, stringendo i denti per il dolore.Un grande fuoco aveva iniziato a consumare l'angusta chiesa.
Avvicinandomi ad una delle panche cercai di alzarmi in piedi.
Con gli occhi semi aperti scrutai ciò che mi circondava, cercando di trovare i miei colleghi.Tuttavia, tutto ciò che vidi furono i corpi inermi dei due uomini che avremo dovuto arrestare.
Disperata, guardai verso l'alto cercandolo con lo sguardo.
All'improvviso mi accorsi che il matroneo in cui era appostato fosse completamente distrutto.
Un espressione terrorizzata si impadronì del mio viso e un urlo lasciò la mia gola.
Cercai di correre verso le macerie del matroneo ma appena il mio piede destrò toccò terra, il mio ginocchio fu scosso da una convulsione violenta.Caddi, in preda al dolore e al panico. Gli attimi seguenti si mescolarono tra di loro, la mia vistà iniziò a farsi tremante e sfuocata.
Le fiamme roventi non mi stavano toccando, eppure sentivo il loro calore bruciarmi la pelle.
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DANCING DEVILS
ChickLitCosa si prova ad essere il miglior team che l'intelligence americana potesse desiderare? Io non lo so, ma se lo chiedete ai "diavoli" vi diranno che è un inferno. Una squadra, una missione, tante questioni in sospeso.