Tunnel

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I periodi brutti sono come tunnel.

È un percorso buio, ma se arriverai alla fine ritroverai la luce.

Quando aiuti qualcuno ad uscirne, potresti rimanerci dentro.

Magari quel qualcuno supererà quel periodo. Andrà avanti. Senza di te.

Tu resterai bloccato nel tunnel.

Pezzi di te inizieranno a staccarsi. Ti accorgerai che tutto il dolore accumulato negli anni ti sta scivolando addosso, e ti rimarrà attaccato alla pelle, come un parassita.

La luce sarà sempre più lontana.

La mente umana è buffa. Pensiamo sempre troppo. Ci chiediamo cose che non scopriremo mai, analizziamo cose che non possono essere analizzabili.

Un giorno ti chiederai se davvero meriti la fine del tunnel.

Perché i periodi brutti sono di tutti. Perché tu dovresti essere speciale? Perché dovresti avere il diritto di sfogarti?

Magari fino a quel momento di te stesso non sapevi davvero nulla. E quando hai iniziato a capire, ti sei chiesto se il tuo posto non fosse sempre stato nel tunnel. Del resto, hai confrontato tutte le tue possibili opzioni, nessuna era fattibile.

Quindi?

Quindi, una cosa ti è comunque rimasta: sognare. Ma anche i tuoi sogni sono diventati mostri che ti hanno soffocato, e la luce ormai non è più visibile.

"Non puoi rifugiarti nei sogni e dimenticarti di vivere" diceva Silente, giusto?

Ma rifugiarti in qualcosa è l'unica cosa che ti è rimasta.

Musica, libri, scrittura, serie tv. Hai provato di tutto. Ma la musica prima o poi finisce, i libri pure, scrivere è difficile se hai un nodo che ti stringe la pancia da mesi e che ogni giorno cresce, le serie tv ti ricordano la tua vita reale.

Potresti parlarne, certo. Ma non ci riesci.

Visto? L'avevo detto che nessuna opzione è fattibile.

Nonostante tutto questo sia solo nella tua testa, è incredibilmente reale.

Il tunnel è diventato la tua casa.

Ormai urli solo lì, perché fuori non riesci.

Ormai piangi solo lì. Fuori non riesci.

Ormai ne parli solo lì. Fuori non riesci.

Il punto è che non puoi nemmeno cercare di immaginare come finirà.

Non lo so come finirà.

Non voglio morire.

No. Non mi sono mai fatta del male.

No. Non voglio farlo.

Nonostante sia tutto nella mia testa, continuare a ripetermi che ci sono persone che stanno peggio di me e che non ho il diritto di sfogarmi non va bene.

Sto morendo.

Sto lentamente morendo.

Ho bisogno di aiuto?

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Non dovete scrivere niente, perché no, non voglio parlarne, e no, nessun commento mi farà sentire meglio, mi spiace.

Ho bisogno di aiuto? No, uno schifo come me non si merita aiuto. Ma, visto che ogni volta che provo a parlarne con mia madre mi si blocca in gola, mio padre non mi ascolta mai e una volta ho provato ad andare da una psicologa e non sono riuscita a dire niente, ho pensato che almeno scrivere e fare il punto della situazione era qualcosa.

Quindi, nulla.

Sto uno schifo, come tutti. E allora?

Faccio anche schifo, quindi, vabbè.

Inoltre, non c'è nessun merito da attribuirmi se ho aiutato qualcuno ad uscire da un periodo brutto. Non so se stai leggendo, ma con te ho fatto un casino, gigante, e mi spiace. Mi manchi. Mi manchi da morire, ma ormai è tutto cambiato e nonostante stia provando ad aggiustare le cose, lo so che non posso tornare indietro nel tempo.

Oh be'... Non importa.

Ormai è troppo tardi per piangersi addosso.

Non so se pubblicare questo capitolo sia una buona idea..

Vabbè...ciao.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 04 ⏰

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