"𝓥olevo urlare quello che sentivo,
ma sono rimasto zitto per
paura di non essere capito."---Charles Bukowski
(ᴘᴇʀᴅᴏɴᴀᴛᴇᴍɪ ɢʟɪ ᴇʀʀᴏʀɪ ɪɴ ᴀɴᴛɪᴄɪᴘᴏ)
All'origine di ogni mio pensiero mi piaceva percorrere e ripercorrere, ancora e ancora, ciò che restava del passato. Era come ripetere un numero, una data, un evento per paura che questo andasse perso per sempre. Non mi era chiara la vera ragione per cui lo facevo eppure non tardavo mai a spolverare certi frammenti.
Riuscivo, giorno e notte, in qualche modo, a rimettermi nei panni di quella ragazzina, a seguire con i suoi occhi le foglie dell'albero di quercia, a rivedere quei due corvi farsi guerra accanto alle lapidi e mi sembrava tutto irreparabilmente privo di sentimento. Ogni cosa di quei ricordi pareva molto, molto lontano dal toccarmi e avevo ragione di credere che il vero motivo per cui ero così indifferente a quei sentimenti era il dolore. Un dolore che non ero mai riuscita ad esprimere. L'avevo rintanato, l'avevo conservato dietro un ammasso di domande che offuscavano tutto.
Eppure mi domandavo spesso, come sarebbe stato quel dolore.
Come l'avrei provato?
E ancora di più volevo sapere perché tra tutti i ricordi che rievocavo, alcuni cominciavano a sbiadire più degli altri, eppure erano proprio quelli che dovevano restare.
Quella stanza colma di estranei, per esempio, era uno di quei ricordi che, piano piano, si stava eliminando.
Era come se tutti mi stessero abbandonando una seconda volta e, sotto sotto, sentii che era un sollievo, dopo tutto, dimenticarli non era più così tanto male.
Detestavo l'odore che c'era in quel posto, tra le false righe di angoli illuminati da luci a led scadenti che facevano venire mal di testa.
Ripugnante da provocarmi brividi quel fetore. Mi dava la nausea, non riuscivo in nessun modo a farmelo andare bene.
Il Bronx era il posto più malfamato di Chicago. Drogati, pazzi, milintenzionati e criminali erano le uniche persone che potevi trovarti dietro l'angolo di quel pezzo di città.
Tra queste categorie io appartenevo a quella dei "criminali", o almeno così era conosciuta la mia famiglia, la famiglia Evans.Il Bronx era divisa in due sponde, la sponda a nord degli Evans e la sponda a sud, poco più distante dal fiume, appartenente ai Maddox, la nostra famiglia rivale.
Dopo la morte di mio padre, l'unico obiettivo che mi tormentava giorno e notte, era vendicarmi contro i Maddox.
Ma l'unica persona su cui realmente avrei voluto vendicarmi, era colui che veniva considerato un dio greco da quelle parti, Hades Maddox.
Membro e capo gruppo dei "venomousnakes", bastardo quando testardo, con molte storie che si celavano dietro quel suo volto diabolico e quelle due iridi scure.
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Moonlight elixir
RomanceLei era come un fiore, pura come esso e fragile come i suoi petali: mostrava il suo lato fragile, e per questo meraviglioso, solo a poche persone. Proprio come fanno i fiori. Attendono il sorgere del sole per aprire i loro petali, e lei aspettava qu...