Mi hai mai voluto bene? Un minimo? Perché mi hai fatto così male? Mi vergogno anche a dirlo apertamente perché sono ridicola a stare male per te che sono stata solo una delle tante. Io ti ho scelto, tu mi hai presa perché ero l'unica che ti voleva. L'unica disponibile. E vorrei piangere e allo stesso tempo smettere di piangere. Sono felice di aver vissuto certe emozioni - con te(?) - ma penso sempre che molte cose vorrei fossero andate diversamente. Mi sono sentita usata. E mentre accadeva ne ero consapevole. Che per te non era importante. Allora perché mi hai raccontato di tuo padre? Perché ti sei sfogato con me? Ero davvero l'unica persona disponibile? Avevi bisogno solo di qualcuno che ti ascoltasse? Ero solo questo per te. Una psicologa che ti fa pure le coccole, tutto gratis, perché il coraggio di andare da una vera non ce l'avevi. E adesso mi odio perché mi sento simile a te con il tuo malessere, il tuo stare male, i tuoi problemi e la tua mentalità menefreghista. Non mi riconosco più. Sono felice di averti incontrato e allo stesso tempo vorrei che non fosse mai successo. Vorrei che fosse andata diversamente. Vorrei che mi avessi trattato con amore, non con desiderio. E mi odio perché io lo so che sei buono, dentro, forse molto dentro. Forse semplicemente non lo sei, ma quell'illusione nei miei occhi ti ha attirato perché ero l'unica ad averlo visto, quel buono.
Una volta ho letto che bisogna stare attenti alle persone con cui si sceglie di passare il tempo perché, inevitabilmente, finiranno per trasmetterti il loro modo di essere, una parte della loro essenza.
Sai che adesso fumo? Come te. Mi voglio fare male fisicamente per non sentire il dolore che provo al petto ogni volta che penso a come saremmo potuti essere se tu ti fossi impegnato. Sbagliato: se tu avessi voluto fin dall'inizio qualcosa di serio e non avessi voluto prendermi in giro da subito. Ma sì che lo sai. Mi hai dato tu una sigaretta quando te l'ho chiesta durante un attacco di panico. Non era passato neanche un mese da quando avevamo chiuso. Ti sei anche preoccupato che non stessi bene. Anche quella preoccupazione era finta? O ti eri preoccupato come ci si preoccupa di uno sconosciuto che si sente male in mezzo alla strada? Sei una persona buona che si preoccupa per gli altri, ma non eri preoccupato per me perché mi volevi bene. È la cosa che fa più male perché se sei davvero buono e quella corazza è solo un modo per non soffrire, vuol dire che con me non ti sei sentito a tuo agio a toglierla. Che non ero abbastanza. E chiunque mi dice che TU non eri abbastanza per me, che non mi meriti, ma è solo perché loro non ti conoscono come me. Io volevo solo te, nella tua essenza più pura, coi tuoi pregi e difetti, coi comportamenti freddi e antipatici sotto cui sapevo che c'era altro, che era solo il tuo modo di difenderti dal mondo. Tu per me eri abbastanza ed era l'unica cosa che contava. Mi ci è voluta una serata per capire che mi piacevi e poco tempo per affezionarmi e cominciare a volerti bene. Perché mi ci è voluto così poco e per te mesi interi non hanno avuto conseguenze?
Mi sento stupida ora, dopo essermi sfogata su questa pagina delle note, perché so in fondo che per te non ero nulla e dopo sette mesi sono ancora qui a ripetere che mi manchi e a chiedermi se invece ho contato qualcosa. Vorrei rendere pubbliche queste parole, condividerle col mondo intero con l'illusione che poi starò meglio. Non sarà così, ma prima o poi passerà. Sto già meglio. Non piangevo per te da mesi. Credo? Probabilmente non piango da mesi per nessun motivo, non ci riesco più, mi hai prosciugato. Eppure ti penso sempre. Spesso. Chissà se lo fai anche tu. Mentre ti scopi una sconosciuta in discoteca o la mattina appena sveglio prima di andare a lavoro. Quando esci con gli amici e passi per un posto dove sei stato con me. E con altre dieci ragazze, come dice la canzone. Dieci ragazze per te. Uno per me.
Tu lo sai che per me contavi, non te l'ho mai nascosto. Come si supera questa cosa? Fino ad ora ho semplicemente evitato di vedere il dolore e di viverlo? O sto davvero guarendo?
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Pensieri
RandomScrivo quando sono giù o in generale quando provo emozioni forti, per esorcizzarle. Condividerle mi dà la sensazione di essere in controllo. -In continuo aggiornamento. P.S. Foto di copertina colorata perché la vita è bella.