"Potreste mandarla via. rispedirla a casa, dove sarà una responsabilità dei suoi genitori. Si risolverebbero tutti i nostri problemi, dormiremmo più tranquilli. Noi non ci ricaviamo niente a tenerla qui con noi."
Mi era bastato sentiere quelle parole per capire che persona era realmente James Waltan: un bugiardo, arrogante, opportunista e grandissimo pezzo di merda.
Il giorno in cui avevo ricevuto tutte quelle minacce ero a pezzi, più di quando mi era stato detto dell'esistenza del killer; e avevo solo bisogno di sicurezza.
Una cosa di cui ero dannatamente sicura, era quella di poter contare sulla famiglia Waltan.
Potevo farlo ancora; tranne per James, che mi aveva letteralmente pugnalata alle spalle rivelandosi il peggiore degli stronzi.Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere, quel pomeriggio ero salita in camera e per puro caso ero riuscita ad udire quelle parole. E mi bastarono, non mi ero fermata a sentire il resto delle sue stronzate; perché non ce n'era alcun bisogno.
L'ultima cosa che riuscii a sentire fu lo sbattere della porta di quando se ne andò.Ora me ne stavo sul tavolo in salotto mentre cercavo di compilare una serie di moduli per il campus.
Prima di partire avevo mandato la richiesta di ammissione a diversi campus: che si trovavano in california fino a Chicago; avrei fatto giornalismo.
Ora stavo solo aspettando che questi mi dicessero se sarei stata ammessa o no.<<Ehi. Milkshake?>> Josh mi sorprese portandomi un bicchiere ripieno della bevanda rosa <<Grazie.>> affermai.
<<Alle prese con il collage?>> mi chiese lui sedendosi affianco a me, annuii <<Ma con questo sarà decisamente meno stressante.>> affermai bevendone un po' dalla cannuccia, era delizioso e Josh molto gentile.Josh studiava ingegneria al college, ed era bravissimo, portava ottimi risultati ed era più avanti rispetto ai suoi compagni, lo ammiravo.
Era affascinante, in tutto e per tutto ma soprattutto per la sua intelligenza.
<<I tuoi studi?>> gli chiesi osservando i suoi lineamenti che non avrei smesso di definire perfetti: il disegno dei suoi occhi colorati di verde mi scrutavano attentamente mentre mi ascoltava parlare, la pelle leggermente abbronzata si sposava perfettamente con i suoi colori, sul suo viso iniziavano a vedersi i giovani tratti dell'adulto che stava diventando.<<Procedono, manca poco e dovrò dare l'ultimo esame.>> affermò.
Lui e James avevano qualcosa di simile tra loro, ma allo stesso tempo erano diversi: lui biondo cenere e james moro, lui occhi verdi e James azzurri.
Erano le loro versioni opposte, un po' come il giorno e la notte.
Decisi che avrei guardato Josh con occhi diversi: infondo era stato James a volermi cacciare di casa, non lui.
Mi potevo fidare.<<Ti sei ripresa?>> mi chiese avvolgendomi con il braccio.
Erano passati due giorni ed io non avevo smesso di pensare a tutte le minacce, ma mi ero decisamente tranquillizzata, anche dopo aver parlato con i miei genitori.
<<Si, si ora sono più tranquilla.>> affermai sospirando, poi appoggiai la testa sulla sua spalla.
Mi lasciai andare e non era da me, ma Josh c'era per me ed io avevo un disperato bisogno di conforto: dovevo sapere se c'era qualcuno disposto a supportarmi, soprattutto dopo aver sentito cosa pensava James.Mi aveva maledettamente ferita, perché non era da lui, ciò che aveva detto non rispecchiava il modo in cui si comportava con me.
Pensai che presto me ne sarei fatta una ragione, avere nella mia vita una persona come James, che aveva finto di sostenermi fin dall'inizio per poi rivelarsi l'opposto non era nei miei programmi.Josh mi stringeva mentre mi accarezzava il braccio, riuscii a sentire il suo profumo, il suo calore e il suo petto gonfiarsi e sgonfiarsi ad ogni respiro.
<<Sta sera abbiamo la serata di beneficenza.>> James irruppe in salotto facendoci sobbalzare, istintivamente mi staccai subito da Josh.
<<Dobbiamo organizzarci. Se non siete troppo impegnati.>> il suo tono era irritante.
Sbuffai e spensi il Pc.Ma di che serata parlava?
<<Me ne sono completamente dimenticato.>> sospirò Josh alzandosi.
<<James io non ci sono, ho la serata del campus, quella con tutti i professori.>> aggiunse.<<Des ogni anno i nostri genitori organizzano una festa dove partecipano moltissimi pezzi grossi, é come una serata di gala ma lo scopo é raccogliere soldi da dare in beneficenza.>> Josh mi informò appoggiandosi di spalle contro il muro, mi lesse nel pensiero così sorrisi.
Era onorevole da parte dei Waltan, organizzare eventi simili; al mondo ci sono persone molto più ricche di loro che non si sono mai prestati per gentilezze del genere.
Non si trattava di doveri, ma di pura generosità ciò che a par mio distingueva più di tutto la famiglia Waltan.<<Ciao ragazzi.>> Ellen rincasò cogliendoci di sorpresa <<Ehi mamma, stavamo giusto parlando di sta sera.>> le rispose James.
<<Giusto! Destiny mi dispiace da morire, non ti ho avvisata prima... non hai avuto modo di prepararti...>> si mortificò lei.
<<Nessun problema, devo solo recuperare un vestito... ma per il resto é solo una serata.>><<Beh ecco, so che é folle, davvero folle; ma sei obbligata a venire sotto copertura.>> mi informò lei cautamente, immaginai che temesse una mia possibile reazione negativa, ma qual era il problema?
<<Non c'è problema dico davvero... cambierò cognome, ne inventerò uno.>>
<<Devi fingerti la fidanzata di Josh... o James se preferisci...>>
<<Cosa?>> pronunciammo tutti e tre insieme.<<Lo so ragazzi... ma é l'unico modo per presentare Destiny alla festa, solo membri della famiglia possono partecipare e fingere che Des sia la fidanzata di uno di voi é l'unico modo per renderla più vicina a noi.>> iniziò <<Se qualcuno tra i presenti é un malintenzionato o si scopre che Destiny non é un membro della famiglia sapete in che guai potremmo finire?>>
Era assurdo.
Adrenalinico e sconvolgente allo stesso tempo.
Finto fidanzamento? lo avevo visto solo nei film.<<Beh io sta sera ho la festa del campus. Non potrò esserci.>> affermò Josh sospirando.
<<Allora James e Dastiny, tocca a voi.>> declamò Ellen.Questo sarebbe stato un bel problema.
Perché in questo momento stare nella stessa stanza con James per più di un minuto mi risultava un impresa incredibile, e fingere di essere la sua ragazza... beh, sarebbe stato estremamente arduo.<<Forza... ti porto a prendere un vestito degno di questa serata allora.>>
Ellen mi afferrò la mano accompagnandomi verso la porta di casa.
Non avevo la minima idea di cosa aspettarmi e tutto questo mi preoccupava, James avrebbe decisamente dovuto fare il bravo.
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𝑬𝒗𝒆𝒓𝒚𝒕𝒉𝒊𝒏𝒈 𝑰 𝒔𝒉𝒐𝒖𝒍𝒅 𝒌𝒏𝒐𝒘 𝒂𝒃𝒐𝒖𝒕 𝒚𝒐𝒖 ||
RomanceDestiny ha sempre amato la libertà, sperimentare e avventurarsi erano due delle tante cose che amava fare più in assoluto, ma aveva dei limiti. Figlia di due importanti agenti dell'FBI, Destiny, è obbligata a vivere in funzione di tutti gli impegni...