...I'll love you for a thousand more

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"Amore, quando torni? Mi manchi"

Il suono dell'invio del messaggio vocale e del blocco del telefono erano le uniche cose, oltre alla sua voce, che quei muri sentirono dopo ore.

Manuel prese il cuscino dal lato del letto di Simone e lo abbracciò, respirò un odore che non c'era più ma che lui riusciva a sentire lo stesso, cercava così di calmare il battito accelerato del suo cuore e placare le lacrime che a fiumi minacciavano di scendere dai suoi occhi.

Cerca di stare tranquillo, Manuel. Simone è via per realizzare i suoi sogni, tu sei fiero di lui e lo stai sostenendo come meglio puoi, tornerà presto si diceva Manuel nei soliloqui che giornalmente affrontava con la sua testa o con lo specchio.

Ma io senza di lui non ce la faccio gli veniva fuori ogni tanto, la maggior parte delle volte. Manuel voleva e sapeva essere un ottimo fidanzato, un leale amico, ma sapeva anche, e ormai ci si era arreso da dieci anni, che lui, senza Simone funzionava a metà.

Non vedeva Simone ormai da due mesi e mezzo, ma i 6 mesi di dottorato ricerca all'estero si stavano concludendo. Di lì a meno di due settimane Simone sarebbe salito su un aereo a Heathrow e sarebbe atterrato a Fiumicino e tutto sarebbe tornato alla normalità. Niente più avanti e indietro dall'Inghilterra per entrambi, non avrebbero più dovuto combattere coi prezzi dei biglietti aerei, con le valigie, i passaporti, i controlli, gli orari estenuanti a cui Simone era sottoposto.

Manuel era infinitamente orgoglioso di Simone, nonostante ogni singolo minuto passato lontano da lui gravasse sulla sua schiena come un macigno, Manuel amava Simone più di qualsiasi altra cosa al mondo e, quando stanco, tornava a casa la sera, lo videochiamava e sentiva l'entusiasmo nella sua voce Fallo per lui, resisti, resistete, non vedi quant'è felice? riusciva solo a pensare. E sorrideva anche Manuel, nell'infinita stanchezza e senso di incompletezza che si portava dietro.

"Mi manchi da morire anche tu, amore mio. Tra pochi giorni sono da te. E non ti lascio più" rispose Simone con un messaggio audio pochi minuti dopo. Manuel sorrise e si sdraiò sul loro letto, fissando il soffitto. Mancava poco.

Stringeva tra le mani la sua maglietta preferita di Simone, gliel'aveva lasciata a Roma a posta, abbracciava stretto quel tessuto come se contenesse il corpo di Simone. Pianse, cercò di non bagnarla con le sue lacrime.

Manuel non ce la faceva più, aveva provato qualsiasi cosa, oltre a concentrarsi sul suo lavoro, per far passare il tempo più in fretta, ma i due mesi e mezzo lontano da Simone lo stavano colpendo forte, ogni parte del suo corpo era dolorante. Si sdraiò dal lato del letto di Simone e rifiutò qualsiasi chiamata in entrata. Di sua madre che voleva invitarlo a pranzo, di Chicca che voleva convincerlo a uscire. Non voleva sentire nessuno, voleva solo Simone.

Passarono tre giorni e Manuel li passò tutti e tre così, sdraiato dal lato del letto di Simone, con la sua maglia stretta tra le dita, le lacrime lasciate ad asciugarsi sul volto, le sigarette e i cracker come unico sostentamento. La videochiamata con Simone a fine giornata era l'unica cosa per cui si era reso disponibile, non c'era per nessun altro, solo per lui.

"Stai bene, amore?" gli aveva chiesto Simone quella sera con uno sguardo un po' preoccupato "Certo che sto bene, sto cancellando i giorni dal calendario, ogni minuto che passa è un minuto in meno lontano da te. Sto bene" e non era una bugia completa "Passeranno più in fretta di quanto crediamo. Ti amo" gli aveva risposto, sorridendo e lasciando un bacio sulla videocamera "Avvicinati di nuovo, mi manca tantissimo il neo sul naso, voglio vederlo ancora" gli disse e Simone sorrise, gli si formò la fossetta al lato della bocca e i suoi occhi si chiusero come ogni volta che un sorriso smagliante gli nasceva sul volto. Arrossiva ancora, a ogni complimento, rideva dell'ossessione di Manuel per i suoi nei, in particolare per quello sul naso che invece Simone odiava da morire.

I have loved you for a thousand yearsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora