Lucifer pov:
Mi svegliai dalla mia incoscienza. Il grezzo metallo fluoresciente mi rinchiudeva in una morsa gelida il collo, avendo così pieno potere sul mio essere. Vedevo la catena a cui era legato il mio collare materializzarsi davanti a me, non riuscendo a scovare la sua fine a causa del buio nero che la risucchiava. Ero stanco, sfinito e disorientato. Cercavo disperatamente una faccia amica nel buio ma, le uniche membra che potevo scorgere erano le mie, pallide e sfinite che cercavano con tutto il loro volere di reggersi in piedi. "ohh, sua maestà..." udii una voce gracchiante rompere il silenzio di quell'oscurità immane, cercavo con lo sguardo di scorgere il rosso ma, l'unico suono che si sentiva era quello della mia catena che si tirava verso quel buio soffocante, facendomi inclinare in avanti col respiro spezzato. "dormito bene...?" la sua voce si faceva sempre più vicina, i suoi passi sempre più regolari e netti. cercavo disperatamente un suo contatto, un tocco, uno sguardo. Cercai di avanzare verso la sua voce ma venni bloccato dalla presa di quelli che sembravano due tentacoli neri viscidi, uno mi stringeva i polsi rivolgendoli verso l'alto, mentre il secondo si stava pian piano facendo strada lungo il mio petto, attorcigliandosi più volte al mio bacino e lasciando una scia umida e fredda dove passava. Rabbrividii a sentire quel gelido contatto. Ero solo, immobile ed esposto a chiunque avesse voluto abusare di me, non avrei avuto il coraggio di difendermi, ero totalmente ridotto allo sfinimento, a stento tenevo gli occhi aperti. "devo dire che la sua vista in questo momento é notevolmente affascinante mia maestà" eccolo, che si faceva strada nel buio rivelando la sua rassicurante presenza. Il metallo che mi soffocava si dossolse appena il rosso fece capolino davanti al mio corpo sudato, sfinito e tremante. Avevo i capelli completamente scompigliati che mi si appiccicavano sulla fronte a causa del sudore. Il fiato corto e irregolare che mi faceva ansimare, buttando fuori dei monsoni di aria calda che mi facevano destabilizzare solo di più. Il sudore scivolava delicato sulla mia pelle, dal collo fino all'addome ormai diventato una cosa sola con quel che rimaneva della mia camicia bianca immacolata, ormai diventata trasparente a cantatto con il sudore, era tutta sbottonata e strappata qua e là rivelando piccoli graffi dorati sulla mia candida pelle. I pantaloni mi creavano solo più calore in corpo. Quei grandi jeans beige che mi scivolavano fin sotto i piedi nudi, non avevo i miei soliti stivali a fermare i lembi dei pantaloni. Di scatto i miei muscoli tremanti per il troppo sforzo mi abbandonarono, lasciandomi totalmente nella presa di quei grossi tentacoli che si stavano impadronendo del mio essere. "ala...stor" ansimai il suo nome cercando in tutti i modi di raggiungerlo, fallendo miseramente. "che c è mia maestà? Deve dirmi qualcosa?" si avvicinò a me posando le sue fredde dita sul mio caldo viso, costringendomi a guardarlo, poi al posto delle sue dita apparve e sorreggermi il capo dinuovo quel collare verde smeraldo. Alastor fece passare la mano sui miei biondi capelli, staccandoli dal mio viso, poi si avvicinó al lobo del mio orecchio sinistro facendomi sussultare mentre con un artiglio si slegava lentamente il nodo del papillon, come se volesse crearmi suspense mentre quel gioco perveso mi bruciava la carne. "coraggio, sono tutto orecchie" una sua orecchia si abbassó sul mi viso, facendo per asciugarmi il sudore rimasto sulle guancie. Il metallo si irrigidiva sempre di più mentre io cercavo il fiato per sputargli in faccia tutta la mia rabbia. "stammi... L-lontano... Razza di... -" mi strappó nuovamente il fiato attorcigliando più stetto il gelido metallo verde alla sua mano. "shh... Non la lascerò continuare mia maestà... Dopotutto lei ora é mio" le sue orecchie si drizzarono con uno spasmo. Io sussultai terrorizzato e confuso ma, cercai di non darlo a vedere. Tremai e espirai forte, non so se dal piacere che quei suoi tentacoli mi stavano dando o perché effettivamente mi mancava il respiro. Mi sentivo in gabbia, disorientato e abusato, io ero suo e lui poteva farmi ciò che voleva ma, perché? Cosa ci legava l'uno all'altro di così forte da far sottomettere il diavolo a un comune peccatore? "c-che cosa...intendi" cercavo di essere il più serio possibile ma, ancora una volta il metallo verde mi prese con sé, destabillizzandomi per l'ennesima volta. "intendo che tu mi appartieni, tutto di te mi appartiene... I tuoi sogni, le tue paure, i tuoi pensieri... Il tuo corpo, tutto é nelle mie mani per l'eternità, un patto che ci legherà finché morte non ci separi, un matrimonio complottista e perverso che mai lascierà le nostre membra, perché é così che funziona un patto, un unione indissolubile che strazia i due abusanti e gli induce a voler sempre di più l'uno dall'altro, come un veleno che corrode l'anima ma che sembra sanare le ferite, sollevandoti da ogni incarico indesiderato..." una rabbia sepolta nel mio animo trovò il momento per fuggire, facendo sprigionare il mio demone in tutto ciò che esso comprendeva. I miei occhi si iniettarono di sangue cremisi, la mia coda sbatteva sul pavimento come una frusta e le mie corna scarlatte scaturirono una scintilla di fuoco tra di esse. Riunì tutte le forze che mi garantivano di rimanere cosciente e sputai fuori tutto il mio odio verso quell'essere ipocrita. "io non mai fatto un patto con un peccatore qualsiasi come te, non l'ho fatto e non lo farò mai, nessuno può essere tanto stolto da cercare di mettere alle strette il diavolo stesso" di scatto ogni morsa che mi bloccava svanì di colpo, come le forze dei miei muscoli tremanti. Mi accasciai di botto, ma non sul pavimento, qualcosa di morbido e tiepido che evitó il mio scontro contro il suolo. Alastor era inginocchiato sotto di me, che dolcemente mi fece accasciare su di lui, facendomi sdraiare sopra il suo morbido petto. Mi accarezzava dolcemente il fianco con una mano mentre con l'altra mi coccolava i capelli. Avevo le mani appoggiate sulle sue spalle, con la testa poggiata sotto il suo mento. Rilassai i miei muscoli. Sentivo il tremore delle mie gambe dovuto ai troppi sforzi e il fiato corto che piano piano tornava decente. "lucifero, puoi sollevarti dalla tua fossa di disperazione, puoi lasciarti aiutare, non combattere l'universo da solo, fingendo che tutto sia come lo hai sognato, perché io so che tu questo, per quanto lo volessi, non lo hai mai sognato. Lascia che la tua anima si riapra all'amore, all'affetto che non hai mai ricevuto nella tua infinita esistenza, e lascia che la mia anima si fonda con la tua, portando per te quello che hai dovuto sopportare per troppo tempo senza mai essere ringraziato ma solo sfottuto... Perché pensi che io abbia stretto questo patto? Nessuna anima mortale può competere con il signore degli inferi e io sicuramente neanche. Voglio solo che tu possa finalmemte respirare e aprire gli occhi, lasciati aiutare, lascia che il mio corpo si fondi col tuo, lucifero" a quelle parole mi lasciai totalmente andare, affondando il viso nell'apertura della camicia di alastor, ormai quasi tutta sbottonata che lasciava in bella vista il suo pelo morbido. Un pianto soffocato iniziò a rigarmi il viso, lasciandomi sfogare dopo una vita intera passata a subire di tutto, senza essere mai ripagato. Presto i singhiozzi divennero più rumorosi e irregolari, facendo tremare ancora di più il mio corpo straziato. Il cervo mi stringeva a sé, sempre più forte cercando in tutti i modi di tranquillizzarmi. "io possiedo la tua anima é vero, ma tu possiedi il mio cuore da già troppo tempo ormai, e io dovevo mettermi alla pari, dovevamo avere uno scontro alla pari" la sua voce aveva assunto un tono dolce, quasi melodioso, il suo sorriso era naturale e un tocco di commozione si scorgeva nei suoi occhi. Io risi tra le lacrime a quell'affermazione e subito un misto di eccitazione e tranquillita mi pervase il corpo. Presi il suo viso tra le mani iniziai ad accarezzargli una guancia. Lui sussultó a quel tocco inaspettato e subito inizió a strusciare il suo viso sulla mia mia mano, lasciandosi completamente andare alla magia del momento, che ci attanagliava l'uno all'altro soffocandoci di piacere e estasi. Io lo guardavo con ancora goccioline di lacrime ai lati degli occhi mentre gli parlavo della mia Felicità e gioia. Lui intanto vagava per le mani sul mio corpo, facendomi rabbrividire ad ogni bacio che lasciava sul mio petto ormai del tutto nudo. Poi piano fece scivolare le sue dita leggere verso il mio basso ventre, sbottonando velocemente i jeans e iniziando a toccare il mio sesso con una voglia e tranquillità indescrivibile. Io cercavo di mantenere il filo del discorso mentre filamenti di saliva si appropriavano della mia bocca, facendo uscire da essa solo grida di piacere incontrollate e gemiti soffocati dalle mie parole. Il piacere mi stava divorando, bruciando definitivamente ogni mia forma di pudore. Mi accasciai su di lui stringendogli i lembi della giacca e facendo affondare il viso sul suo petto per attutire i gemiti. Alastor sembrava soddisfatto, mi guardava con la faccia di chi aveva appena assaporato il paradiso. I suoi occhi non mi lasciavano andare mai, erano fissi sul mio fondoschiena che sporgeva dato che mi trovavo inclinato su di lui. Poi lui ribaltó la situazione, inclinandosi stavolta verso di me e togliendo la sua mano dal mio membro. "beh, continua a parlare, sto ascoltando" senza aspettare risposta mi fece sdraiare su qualcosa di morbido, forse il materasso di un letto. Lui si fece scivolare sopra di me riempiendo di baci evidenti tutto il suo percorso, come se si volesse assicurare di sapere dove aveva già lavorato in precedenza e avere la possibilità di assaggiare ogni mio angolo. Arrivò fino alla mia bocca che inizió a baciare con foga e passione, senza lasciare nemmeno un punto di essa inesplorato dalla sua lingua che reclamava ciò che era già suo. Non si fermò un istante, neanche per riprendere fiato. Si stacco solo per guardare la vista del re dell'inferno venire dal piacere continuo che lui mi stava portando. Dopo qualche istante lui si alzò e mi prese delicatamente una gamba, portandola sopra la sua spalla e marchiandola dandole un bacio nell'interno coscia. "se urlerai, vedi di gridare esclusivamente il mio nome"io degluii tutta la saliva che avevo in bocca e poi mi preparai ad accoglierlo dentro di me. Lui spinse il suo membro dentro di me e subito sussultai dal piacere. Inizió a spingere sempre più forte finche io non seppi più se stavo gridando di piacere o di dolore. Lui non mi dava tregua e continuava a marcare il mio corpo anche mentre spingeva dentro di me, facendomi inarcare la schiena e buttare su gli occhi dall'imminente culmine di piacere. Raggiunsi l'orgasmo gridando forte il suo nome. Mentre ancora io cercavo di riprendermi da quella botta di eccitazione alastor si chinó su di me e sudato e ansimante mi bisbiglió perverso all'orecchio "adorabile" subito dopo lui si strinse a me, ancora tutto nudo e con il fiato corto. Mi prese per i polsi con quegli arnesi neri e viscidi, facendomi sollevare in ginocchio con ancora gli occhi mezzi socchiusi dal piacere appena giunto al culmine. Lui si incolló dietro di me, facendo vagare le sue mani sul mio petto morbido, poi appoggiò la testa nell incavo del mio collo. Potevo sentire il suo caldo respiro scaldarmi l'anima mentre le sue spalle facevano su e giù per via del poco ossigeno che aveva in corpo. "se le ridaró l'anima lei promette di ricambiarmi il favore, a tempo debito?" incurvai un sopracciglio, mentre il respiro tornava piano regolare. "se é questo ciò che brami, prenditi ciò che é gia tuo" lui allargó il suo sorriso e con un gesto secco spezzo la fredda catena verde che mi impediva il respiro. Poi fece scivolare via dalla mia presa i suoi grandi tentacoli mentre io mi facevo prendere dalla foga del piacere che alastor mi stava provocando, toccando con lussuria e passione ogni mio angolo. Mi girai scivolando lentamente sotto di lui, mettendomi carponi davanti alla sua intimità. Lui mi guardava con desiderio, pronto a subire con ansia la mia prossima prevedibile mossa. Stavo aspettando che le parole mi uscissero dalla bocca da sole ma, il rosso non aveva pazienza e subito mi schiacció la testa verso il basso facendomi ingoiare tutta la sua lunghezza in una sola volta. Iniziai a fare su e giù seguendo il suo consiglio e passando la lingua qua e là inumidendo tutta la zona. Lui inarcó la schiena piegando all'indietro la testa dalla botta di piacere che gli avevo appena causato e che io avevo appena ingoiato in un sol boccone. Con ancora il fiatone, il cervo mi prese il viso tra le mani, facendomi scivolare su di lui mentre mi leccava il bordo delle labbra ancora sporche di saliva e sborra. Piano scese dalle labbra verso il mio collo, passando la sua tiepida lingua sulla mia pelle tremante. Raggiunta la spalla affondó con uno scatto i suoi denti nella mia carne provocandomi un urletto che era un misto tra un gemito e un grido di dolore. Lui mi guardava con un rivolino di sangue dorato che gli colava ancora dalle labbra, mentre io gli passavo una mano sulla guancia in modo tenero e rassicurante. "oh al, questo si che é un sorriso genuino" lui chiuse gli occhi, lasciadosi cullare per un pò dal mio tocco, poi cambiò posizione mettendosi sopra di me sdraiandosi completamente, lasciando sprofondare il viso nel corto e morbido pelo del mio petto nudo. Io gli avvolsi con le gambe il bacino, sentendo il suo sesso a contatto col mio, e gli misi le braccia intorno al collo, mentre lui mi avvolgeva i fianchi lasciandosi completamente andare al mio corpo. Ci addormentammo così, uniti l'uno all'altro in un patto che ci poteva finalmente garantire tutto ciò che ognuno di noi aveva sempre bramato: unire finalmente le nostre anime, indissolubilmente per sempre.
---------------------------------
Spero di non avervi annoiato troppo con questa scrittura descrittiva. Questa era la mia prima one-shot nonché un piccolo esercizio di scrittura un pò più seria da quella mia solita. Ho cercato di far si che voi lettori leggendola vi sentiste presi dal turbine di emozioni ma, non so se la cosa é arrivata come speravo. Ditemi se questo esperimento vi é piaciuto e se vorrestre altre one-shot come questa... Sarei felice di mettermi alla prova magari anche con altre ship❤️ se volete altre coppie ditemelo nei commenti🥰
Detto ciò... ALLA PROSSIMA ONE-SHOT!!! 💋💋💋
STAI LEGGENDO
ONE SHOTS-hazbin hotel
FanfictionQui pubblicherò le mie one-shots da leggere tutto d'un fiato sulle ship di hazbin hotel, farò le one-shot che mi chiederete nei commenti così avrete le ship che più desiderate... Vi avverto in ogni one-shot ci saranno scene spinte, violenza, sangue...