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Un viaggio lento e tortuoso quello che Jungkook ha dovuto subire per ben otto giorni, a volte semplicemente decideva di cavalcare il proprio cavallo anziché starsene seduto in carrozza ed essere sbattuto a destra e sinistra per quanto quest'ultima fosse instabile.

Midnight, il suo meraviglioso e fedele purosangue dal manto nero e lucido.
Proprio come Jungkook, sembrava avere delle stelle racchiuse nei suoi grandi occhi neri.

L'unico sentimento che il principe era riuscito a sentire fin'ora, era amore verso il suo destriero.

Non c'era possibilità per lui, in quel mondo, di vivere felice accanto a qualcuno. E ne era più che consapevole da quando, all'età di diciannove anni, si infatuò di un ragazzo che lavorava alla locanda che era solito visitare. Ma, di seguito, scoprì che questo ragazzo fosse sposato con una meraviglia donna cui portava in grembo il frutto del loro amore.

L'unica a sapere di questa cosa, era Yuna.
Jungkook le aveva confidato questo suo sentimento credendo di poter trovare conforto nelle parole della sua sorellastra, apparentemente comprensiva e dal cuore d'oro. Ma che in fondo nasconde spine e sputa veleno ogni qualvolta le si presenta l'occasione.

Aveva sempre usato contro Jungkook questo suo segreto in modo tale da ricevere da lui quello che voleva.
L'impiccagione in piazza, davanti a tutto il popolo, non era nei piani di vita di Jungkook. Inoltre, non aveva un amore per cui lottare.

Sapeva, però, di non essere l'unico a sentire quella strana attrazione verso gli uomini. Tutti dicevano fosse una malattia, che bisognava curarla con metodi atroci e dolori, fare loro il lavaggio del cervello, pregare di continuo in modo tale da scacciare via il male dal proprio corpo.
Tutti dicevano che sarebbero finiti all'inferno, ma Jungkook si chiedeva se realmente esistesse un qualcosa chiamato inferno o paradiso.

Il principe non segue le regole della società. O meglio, gli piacerebbe tanto non seguirle.
Vorrebbe crearne delle proprie, vorrebbe regnare solo per il semplice motivo di rendere liberi quelli come lui, vorrebbe veder sbocciare l'amore in qualsiasi tipo di coppia, sentirsi realizzato nel vedere persone amare altre persone, perché lui, era sicuro, non avrebbe mai trovato il suo.

Era sicuro non ci fosse nessuno per lui, che non avrebbe mai dato il suo primo bacio sotto la luce della luna, mano nella mano con qualcuno che gli faceva battere il cuore.

Qualcuno con cui poter passare ogni notte della sua vita fino all'ultimo giorno, qualcuno con cui-

«Jungkook!» la stridula voce di Yuna lo riporta alla realtà, una realtà in cui non voleva vivere.

Ancora a cavallo del suo prezioso Midnight, il principe dai capelli castani si avvicina al vetro abbassato della carrozza.
Non dice nulla, ma con un gesto del capo le fa capire che stesse ascoltando.

«Secondo la mappa che mi ha dato mio padre, dovrebbe esserci un ruscello da queste parti. Sicuramente ci saranno alberi da frutto, va a prendermi qualcosa.» intanto, arrotola la mappa disegnata a mano su se stessa, posandola con cautela nella sua custodia.

Jungkook guarda la luna. A giudicare dalla sua posizione, poteva dire che fosse notte fonda.

«Facciamo sosta qui, i cavalli saranno sicuramente stanchi. All'alba andrò a cercare della frutta fresca.»

«Forse non mi sono spiegata bene, Jungkook. Tu ci vai in questo preciso istante, non voglio aspettare domani. Ci sono troppe ore di mezzo.» la ragazza osserva come Jungkook volesse replicare, visibilmente infastidito dal suo modo di parlare. «A meno che tu non voglia che mio padre, il Re, sappia della tua malattia..» continuò con voce più bassa, assottigliando appena lo sguardo.

Jungkook a tratti la odiava.

Un sospiro profondo, occhi vuoti e delle carezze sulla criniera di Midnight.

«Un piccolo sforzo, poi potrai riposare.» mormora al docile animale. Un breve nitrito acuto in segno di eccitazione e poi si mette in marcia, lasciandosi guidare dal padrone.

Passa circa mezz'ora e Jungkook finalmente trova il tanto desiderato ruscello.
Scende da Midnight lasciando che questo si rinfrescasse bevendo l'acqua che splendeva calma sotto la luna lucente.

Ne approfitta per sedersi su un masso, osservando il cielo stellato.
Sospira, chiudendo gli occhi poco dopo.

«Universo, c'è qualcuno per me lì fuori?» sussurra, lasciandosi accarezzare dal leggero vento fresco di fine aprile.

Era solito fare domande al nulla, era consapevole di non avere amicizie. Nessuno lo ascoltava, nessuno parlava con lui, nessuno da anni si sedeva al suo tavolo nella locanda nonostante fosse un principe, nessuno mostrava interesse per la sua persona.

La sua vita sarebbe stata diversa se fosse stato un principe ereditario.
Sua madre lo amava più di ogni altra cosa al mondo, era mortificata nel vedere il suo gioiello più prezioso disprezzato in quel modo solo perché aveva un titolo che non gli apparteva del tutto.

A distrarlo dai suoi pensieri, era stato proprio Midnight. Avevano una strana connessione, come se l'animale potesse sentire quando il suo proprietario stesse pensando un po' troppo.

Con il muso, tocca la guancia di Jungkook e questo apre gli occhi, accennando un lieve sorriso.

«Sto bene Midnight, troviamo qualcosa da sgranocchiare anche per te.. Che ne pensi?» Il cavallo nitrisce ancora dall'emozione, alzandosi appena su due zampe.

Jungkook scuote la testa e si tira in piedi, andando alla ricerca di qualche albero da frutto.

𝐅𝐨𝐫𝐛𝐢𝐝𝐝𝐞𝐧 𝐥𝐨𝐯𝐞 || 𝐭𝐚𝐞𝐤𝐨𝐨𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora