*Pov Giorgio*
mi alzai con fatica per poi vedere che ero in ospedale
"buongiorno Giorgio" disse una dottoressa
"d-dove e Alex?"
"Alex?" fece la faccia confusa
"Alessandro.." dissi con voce roca
"ohh mi scusi, Alessandro ancora non si è svegliato e nella stanza qui di fronte, però si riposi, torno tra poco per fare gli ultimi esami" disse, uscì dalla stanza, mi alzai con fatica per poi uscire dalla stanza e andai in quella in cui c'era Alex, apri la porta e vidi che stava ancora dormendo, mi avvicinai a lui per poi mettermi seduto, gli presi la mano e la intrecciai alla sua... iniziai a piangere a signiozzi
"Ragaz-" disse una dottoressa dietro di me per poi fermarsi, piangevo a signiozzi
"a-alex ti prego..." dissi
"ragazzo lo deve lasciare riposare" disse mettendomi una mano sulla spalla
"NO MI LASCI" dissi nel mentre che due dottori mi portavano fuori
"mi dispiace ragazzo" disse mettendomi una mano sulla spalla
"Giorgio dovresti essere in camera tua" disse la mia dottoressa
"i-io..." ero in soggezione non sapevo che dire
"G-Gio?" disse una voce dietro di me
"a-alex.." mi avvicinai a lui e poi lo abbracciai e lui ricambiò
"shh e tutto finito.." disse
"Giorgio deve venire con me per il prelievo." disse la mia dottoressa
"Giorgio vai io starò qui" disse Alex accarezzandomi i fianchi
"a-alex io ho paura..." dissi stringendo la mia mano al suo petto
"Gio devi lasciarmi..." disse guardando la mia mano per poi guardarmi negli occhi
"scusa..." mi staccai da lui per poi seguire la dottoressa
-IL GIORNO DOPO-
io e Alex eravamo tornati a casa la sera, mi alzai dal letto vedendo che Alex ancora dormiva beatamente, andai in cucina per preparare qualcosa per la colazione e feci una frittata, presi due piatti e feci le porzioni e li misi sul tavolo, vidi Alex entrare nella stanza
"buongiorno" disse Alex con voce roca
"p-potevi metterti una maglia." dissi guardando i suoi addominali
"sentivo caldo"
"tu sei pazzo" dissi ridendo
"cosa hai preparato?" chiese curioso
"uova, siediti" dissi
"grazie"
"non preoccuparti ho solo fatto la colazione"
"no intendo..."
"oh... io." mi vennero gli occhi lucidi
"scusami.. forse è troppo tardi per parlarne"
"scusami non ho fame, devo pure uscire presto quindi... a dopo" mi alzai dalla tavola e andai in camera, mi vesti e presi le chiavi della mia moto e il casco, apri la porta ma Alex mi prese il polso
"scusami..." disse guardando in basso mettendomi le mani sui fianchi
"non importa..." dissi mettendo le mani contro il suo petto
"ti va di sistemare la tua stanza in sieme?"
"va bene, però vestiti"
"certo" mi lascio un leggero bacio sulla guancia per poi andare
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Un viaggio per due
RomanceGiorgio e nuovo in città a Roma abitava in sicilia in fatti cerca di continuo a convincere i suoi genitori a tornare, da quando si sono trasferiti a Roma Giorgio non si impegna nello studio ma un mese dopo arriva un nuovo vicino che farà ripetizioni...