Il figlio della morte, La profezia dei fratelli.

2.Raphael

Dopo essersi messo in precario equilibrio Raphael seguì il giovane dagli occhi verdi in bagno, quando ad un certo punto si girò a destra e vide il viso di un ragazzo, a cui non dava più di quindici anni. I capelli erano rasati da una parte ma dall'altra erano mossi e lunghi, e,  spostando lo sguardo negli occhi viola del giovane, notò che brillavano di una luce strana. Le borse sotto gli occhi accentuavano il pallore cadaverico che la pelle gli dava, pallida e sottile, come un foglio di carta. 

Non si accorse nemmeno di stare fissando il giovane quando Michael gli disse:"Tutto bene? È da ormai due minuti che ti fissi allo specchio". Lì Raphael realizzò che non era un giovane spettro a fissarlo ma il suo riflesso. "Michael?" "Mh Mh?" " Per la precisione dove mi trovo?" " oh be!" Esclamò il biondino con una luce strana negli occhi:"Qui ti trovi al campo mezzosangue! È abitato principalmente da figli degli dei e un campo di forza ci protegge dai mostri." Il ragazzino parlava come se stesse raccontando della propria casa. "Quindi tu sei....?" "Figlio di Apollo! Come il ragazzo biondo di la" "L'altro invece" disse in un sussurro"È figlio di Ade.." rabbrividì "meglio non mettersi contro di lui.".

Quindi quel ragazzo dall'aria tenebrosa era figlio del dio dei morti. Non sapeva perchè ma a Raphael non sembrava strana quella storia sugli dei e sui mostri.

Michael lo lasciò in bagno e Raphael ne approfittò per sistemarsi e lavarsi i denti con uno spazzolino trovato sul lavandino. Continuava a guardarsi allo specchio, e sembrava che non si riconoscesse. Vedersi allo specchio lo faceva sentire strano, come se quella non fosse la sua faccia. Dopo che ebbe finito uscì dal bagno e si ritrovò uno stallone bianco che parlava con Will e Nico. Peccato che lo stallone fosse dalla vita in su un uomo in giacca e cravatta.                                        "Benvenuto al campo mezzosangue Raphael Di Nero"