Due erano le cose rispetto cui Harry era assolutamente, irrimediabilmente e risolutamente certo non avrebbe mai cambiato idea: il suo amore smoderato per lo spazio e il suo odio ineguagliabile verso Louis Tomlinson.
Classe 1991, astronauta arruolato da quando - superati gli anni di addestramento - aveva 28 anni, Tomlinson rappresentava, per Harry, l'incarnazione dell'Inferno. Con la sua supponenza, la sua malvagità, il suo ego smisurato per essere stato, in quella base, il più giovane astronauta a prendere parte ad una missione spaziale in orbita intorno alla Terra appena reclutato, Louis simboleggiava tutto quello che Harry più detestava.
Da quando era arrivato in quella base, anche lui ventottenne e desideroso di fare amicizia con un ragazzo poco più grande di lui, Louis non aveva invece fatto segreto dell'intolleranza che aveva fin da subito covato nei suoi riguardi. Sicuramente non aveva accettato di buon grado l'arrivo di un altro professionista nel fiore degli anni e pieno di vita e quando si era ritrovato a fare i conti con un esperto davvero molto competente e frizzantino, in grado di giocarsela e prendere il suo posto in certe missioni, aveva innalzato un muro di avversione e ostilità. Lavorava sodo e parlava poco, ma quando lo faceva era per sminuire le sue capacità, per ridere di lui o per mettergli i bastoni tra le ruote. Cercava, con costanza e perfidia, di far arrivare Harry stesso a credere di non essere all'altezza di certe mansioni e puntava, con una crudeltà celata da sorrisi falsi, a far desistere anche i loro superiori dall'affidargli certi mandati.
Quando a ventinove anni, finalmente, dopo un anno trascorso a ricoprire il suo ruolo solo sulla Terra, Harry, tutto orgoglio e contentezza, aveva ottenuto il permesso di andare per la prima volta nello Spazio, Tomlinson era riuscito ad architettare una messinscena ad hoc e quella mission era stata, ovviamente, rivista, con conseguenza che alla fine l'incarico era stato affidato a lui. Harry non aveva mai provato una delusione, un astio e un rancore così forti in vita sua. Da lì si era ritrovato costretto a contraccambiare i colpi del maggiore.Così, da ormai due anni, lavorano nello stesso posto facendo a gara a chi si odiasse di più e a chi riusciva a sottrarre più compiti e responsabilità all'altro. Ma la gara più importante, e più sottile, era quella a chi fosse il miglior astronauta tra i due. Louis era forte del suo primato da ragazzo di ventott'anni appena arruolato, vero, ma anche Harry, in poco tempo, era riuscito a ottenere grandi soddisfazioni, prima tra tutte la possibilità di prendere parte al gruppo di lavoro sul progetto di un possibile mandato su Marte in cui Louis, invece, non era rientrato.
In quei due anni, inoltre, nonostante i tentativi di Tomlinson, era anche riuscito a prendere parte a dei voli spaziali. La prima volta che aveva messo piede dentro ad una navicella per partire aveva creduto di poter morire dalla felicità. Quando aveva attraversato l'atmosfera per approdare nello spazio e aveva potuto vedere con i suoi occhi l'immensità dell'Universo era scoppiato in un pianto silenzioso tramutato ben presto in una chiassosa risata quando si era reso conto del fatto che, lassù, in assenza di gravità, le lacrime non si separavano, formando così una grande e unica enorme goccia che poi era evaporata.
Da quel giorno le possibilità di salire a vedere pianeti e stelle per condurre degli studi erano fioccate in abbondanza e grazie al suo impegno e al suo apporto nelle ricerche ormai si poteva dire abbastanza navigato e preparato da potersi garantire certe mansioni senza nemmeno troppi sforzi.
I suoi superiori erano entusiasti di lui, chiedevano sempre di sentire le sue idee e lo avevano fatto avanzare di grado prima di Louis. Ennesimo motivo per cui Tomlinson ce l'aveva con lui nonostante, ovviamente, poco dopo avesse raggiunto anche lui una posizione di maggior prestigio.In quei giorni stavano entrambi lavorando duramente per potersi garantire l'unico posto disponibile - unico in quanto escursione in solitaria - del prossimo importante viaggio spaziale. Si trattava di una missione difficile, in cui effettuare la manovra Rendezvous che prevedeva l'agganciamento con un altro veicolo in volo nello spazio. Niente di impossibile ma qualcosa di veramente complicato e in certi sensi pericoloso. E assolutamente entusiasmante.
Sia Harry che Tomlinson puntavano a vincere quel posto.
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Let's have some Space // Larry
FanfictionHarry e Louis hanno due cose in comune: l'amore smisurato verso il loro lavoro e l'odio che serbano l'uno verso l'altro. O quella in cui Harry e Louis sono due giovani astronauti che cercano di sottrarsi ruoli e primati, forse anche quello di chi, a...