Capitolo 3- In Trappola

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La bestia risaliva le scale pensierosa, era pronta a tornare da Lexa quando la voce di Raven non la riportò alla realtà facendola voltare verso di lei

« Strisis?» chiese

« Che cosa c'è?» si rivolse a lei scontrosa

« Emh.. Dato che la ragazza rimarrà qui con noi per un po' di tempo, stavo pensando che... emh... forse vorrebbe offrirle una stanza un po' più comoda» propose, ma la bestia non rispose, si limitò a ringhiarle in faccia e andare via.

« Ripensandoci forse no» si disse Raven sconsolata e spaventata guardandola andare via.

Quando la bestia fu davanti alla bruna stava ancora piangendo, guardando fuori dalla finestra

« Non mi ha permesso nemmeno di salutarlo» disse con la voce spezzata dal pianto e con un filo di disprezzo

« Non lo rivedrò mai più» concluse sconfitta tornando a singhiozzare.

A quella vista qualcosa dentro la bestia si smosse, sentì un tonfo al cuore, sentimento che aveva quasi dimenticato. Quasi a non ricordare più cosa si provasse o che lei potesse ancora provarlo.

Si sentiva in colpa, si vergognava per ciò che aveva fatto e le sue parole non aiutavano.

Suo malgrado e fastidio dover dare ragione a Raven, non poteva lasciarla lì a prendere freddo. La guardò dispiaciuta, ma prima di richiamare la sua attenzione doveva ricomporsi, riprese il controllo e si rivolse a lei

« Le mostrerò la sua stanza» disse solamente, cercando di abbassare il tono di voce voltandosi per andare via.

Lexa si voltò scioccata dalle parole della bestia e la guardò stupita le sue grandi spalle

« La mia stanza? Ma pensavo che-» ma la bestia, ormai alla porta, la interruppe

« Vuole rimanere nella torre?» chiese seccata, la ragazza negò immediatamente, la bestia distolse lo sguardo e riprese a camminare

« Allora mi segua» disse solamente prima che Lexa iniziasse a seguirla.

Il tragitto dalla cella alla stanza fu silenzioso, Lexa si guardava intorno osservando il castello, tutto al suo interno metteva i brividi, come se ci fosse qualcuno ad osservarla, la bestia ogni tanto la osservava sottecchi, indecisa su cosa fare. All'ennesimo sguardo Raven, stanca, parlò

« Su forza, dille qualcosa» la spronò, tenuta stretta tra le zampe della bestia, che la guardò confusa e imbarazzata. Raven le face un cenno incoraggiandola

« Emh... ecco.. io.. Spero che le piaccia qui» disse la bestia imbarazzata e alleggerendo di molto il tono di voce. Al silenzio della ragazza si rivolse a Raven non sapendo che fare, ma lei le fece cenno di andare avanti

« Il castello è casa sua ora, può andare dove vuole, tranne che nell'ala ovest» spiegò e raccomandò la padrona di casa, nel modo più tranquillo possibile. Involontariamente la curiosità si impadronì di Lexa e chiese immediatamente senza pensarci

« Cosa c'è nell'ala ovest?» ma a quella domanda la bestia si alterò

« È proibita!» ringhiò forte, facendo sprofondare di nuovo il silenzio teso tra le due. Arrivarono alla stanza e come gesto di galanteria le aprì la porta in modo da farla entrare

« Se ha bisogno di qualcosa la chieda ai domestici» disse tornando ad avere un tono di voce più calmo. Lexa entrò senza dire una parola, Raven vedendo che la sua amica non faceva niente si avvicinò al suo orecchio e consigliò

La Bella e la Bestia (Clexa)Where stories live. Discover now