Capitolo 2

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Quando aprii gli occhi vidi che Stiles stava sbadigliando. Lui mi guardò, mi sorrise e mi aggiustò una ciocca di capelli fuori posto. Notai che mi teneva tra le braccia come se fossi una bambina. Restammo qualche minuto a guardarci in silenzio quando sentimmo una voce stridula alla porta:

"Che succede?!"

Era Malia ed era furiosa, così mi alzai di scatto dalle gambe di Stiles.

"Eravamo stanchi. C'era solo una sedia. Non potevamo dormire a terra..."

"Di chi è stata l'idea? Tua o della sensitiva?"

Prima che Stiles potesse aprire bocca replicai:

"L'idea è stata mia e poi io sono una banshee..."

Lei diventò tutta rossa dalla rabbia e si avvicinò a me puntandomi un artiglio e mi disse urlando:

"Stai lontana dal mio ragazzo!"

Uscii dalla stanza per evitare di creare altro casino, ma misi ad origliare.

"A cosa stavi pensando? Sicuramente non a me!"

"Dobbiamo proprio litigare qui? Mentre mio padre dorme?"

"Giusto, però tu non ti sei fatto scrupoli a dormire qui con Lydia!"

Sentii la voce di Stiles aumentare sempre di più di volume.

"Senti adesso non è il momento, esci da questa stanza. Fatti vedere quando ti calmerai, se vuoi."

Mi allontanai di fretta dalla porta prima di imbattermi in lei e, infatti, subito dopo uscì dalla stanza sbattendo violentemente la porta. Vidi anche che i suoi occhi si illuminarono di azzurro.

Non sapevo cosa fare, se andarmene o tornare da Stiles. Così ritornai e gli dissi che era meglio tornare a casa per rilassarsi.

Stiles mi guardò furioso e mi disse:

"Vai a casa tu se vuoi, io non lascio mio padre da solo!"

Lo guardai:

"Giusto da sola e senza scarpe...e in pigiama!"

"Chiama Liam o Scott...IO NON LASCIO MIO PADRE!"

Mi girai verso la porta e me ne andai silenziosamente. Nella sala d'attesa chiamai prima Scott e gli raccontai quello che era successo e che Stiles era di cattivo umore e così gli chiesi di venire a consolarlo. Lui accettò subito e si precipitò all'ospedale. Nel frattempo chiamai Jordan , il vicesceriffo. Mi disse che sarebbe passato a prendermi il prima possibile.

Mi voltai e vidi che dietro di me c'era Scott e lo accompagnai nella stanza del signor Stilinski.

Lasciai Scott e Stiles da soli, però, prima che uscissi, Scott mi disse:

"Ti serve un passaggio?"

Lo guardai:

"No grazie, arriva Parrish" sorrisi.

"Il vicesceriffo!?" domandò Stiles.

"SI, lui." risposi.

Subito dopo sentimmo qualcuno che bussava alla porta e Stiles urlò avanti.

Così entrò Parrish e mi sorrise. Chiese informazioni sullo sceriffo a Stiles. Lui però gli rispose in malo modo quindi Scott fu costretto a raccontare.

Stiles e Scott si allontanarono per parlare e ci chiesero di restare con lo sceriffo.

"Sei uscita molto alla svelta di casa" disse guardando il mio pigiama.

Risi e gli risposi "Si, mi sto pentendo della mia scelta"

"Perché ti stai pentendo?" mi chiese lui.

"Perché non pensavo che saresti venuto a prendermi."

Lui mi sorrise e nello stesso istante entrarono Scott e Stiles. Stiles ci disse sgarbatamente che potevamo andarcene. Parrish notò che ero senza scarpe e velocemente, senza che me accorgessi, mi prese in braccio, salutai mentre Scott mi fece l'occhiolino e Stiles si voltò.

Mi portò sulla sua moto e andai a casa. Lo salutai con un bacio sulla guancia e lo ringraziai. Mi feci una doccia veloce e dopo stetti tutto il giorno sul divano. Quando si fece sera sentii il campanello suonare andai ad aprire. Trovai Jordan piedi di fronte a me:

"Ehi" dissi "che fai qui?"

Lui mi guardò e mi rispose "Sono venuto a portarti fuori a cena, visto che hai passato una brutta giornata, avresti bisogno di svagarti un po'."

"Ora non mi va di uscire...però puoi restare a farmi compagnia."

"Va bene, hai già mangiato?"

"No, ma possiamo ordinare una pizza."

Dopo aver telefonato ci sedemmo sul divano e dopo aver passato tutto il tempo a ridere e mangiare pizza ci fu un momento di silenzio. Ci guardammo, lui mi mise una mano sulla guancia e mi baciò. In quello stesso momento si aprì la porta. Era Stiles, oddio non ci potevo credere!

"Lydia! S....." ci guardò e disse "momento inopportuno?"

Parrish gli disse:

"No tranquillo Stiles stavo andando..."

E così uscì.

"Cosa ci fai qui?" esclamai.

"Ero venuto a chiederti scusa, ma adesso voglio parlare di qualcos'altro..."

"Cosa?" dissi mentre andavo in cucina a prendere un bicchiere d'acqua.

"Di te e Parrish"

Lasciai cadere il bicchiere appena preso che si ruppe in tanti piccoli pezzi e gli risposi:

"La cosa non ti riguarda!"

"E' così che si fa tra amici?"

"Perché ti interessa tanto?"

"Innanzitutto perché lui è più grande di te, ma la cosa più grave è che non sappiamo chi è veramente!"

"Allora Malia? Che è figlia di Peter Hale e la Lupa del Deserto?"

Ignorò questa domanda e continuò con il suo discorso.

"E poi sappiamo che tu raramente ti innamori, giochi soltanto con le persone. Quindi lascialo stare, lo feriresti e basta"

"ESCI! Non voglio vederti più!"

"Ma Lydia!"

"Ti ho detto di andartene. ORA!"

E così uscì di casa. Mi chiusi in camera e incominciai a piangere. Come ha potuto dirmi una cosa del genere? Pensavo fosse mio amico! E non pensavo che mi vedessero così...

Presi il telefono, avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno. Feci il numero di Kira, ma risultò occupato. Riprovai e mi rispose.

"Lydia tutto bene?"

Risposi singhiozzando "No...puoi venire?"

"Arrivo subito."

Kira arrivò velocemente, la feci entrare e la abbracciai. E lì che sentii che forse Kira avrebbe colmato il vuoto che aveva creato Allison.

"Ma che ti è successo?" mi chiese tutta preoccupata

"Io e Stiles abbiamo litigato e lui mi ha offesa"

StydiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora