Pensavo tutto fosse cambiato.
Pensavo che dopo che fosse partito Lucas tutto fosse cambiato.
Ma non è cambiato niente.
Niente di niente.
Mi manca Lucas, ci chiamiamo due volte a settimana e sono felice che non stiamo perdendo il nostro rapporto, ma non è cambiato niente.
Sono sempre la seconda scelta di tutti, ogni cosa che faccio è sbagliata.
Io sono sbagliata.
Sta mattina mi sono svegliata con gli occhi lucidi, la bocca secca e tanta fame.
Quando mi ero guardata intorno avevo capito di non essere nella mia camera.
Era quella di Dylan.
Mi ero alzata con un sorriso ben in vista.
Mi ha portata in camera sua.
Perché?
Non ho avuto intenzione di vederla per bene, ero corsa in cucina e non vedevo un gran che.Mi ha portata in camera sua
«Non so cosa dire, sei stata molto brava. Grazie per avermi aiutato»
Il ragazzo dei palloncini mi ha ringraziata e ricambiai. Me ne andai con tanti pensieri in testa. La mia pancia brontolò ma non ho intenzione di mangiare.
Sto ingrassando.Arrivai giusto in tempo in classe che Alexander mi abbracciò da dietro e mi diede un bacio sulla testa.
È davvero dolce con me, è il tipo di ragazzo che tutti vorrebbero.«Piccola, come stai?»
«Bene, tu come stai?»
«Benissimo» mi fece fare una giravolta e mi attirò a se.
«Sei bellissima»
Arrossii e voltai la testa di lato.
Fu lì che mi accorsi di essere guardata.
Dylan ci sta fissando fastidioso, ma non sta guardando me.
Sta guardando Alexander
Non capisco perché quando sta con me lo guarda sempre in modo strano, come se volesse sbranarlo da un momento all'altro.
«Scusa un attimo» mi staccai da Alexander e gli diedi un bacio sulla guancia, poi mi avvicinai a Dylan.
«Cosa stai facendo?»
Lui mi sorrise malizioso.
«Vorresti dire cosa tu stai facendo Hello Kitty»
«Perché ci stai guardando? Vorrei tanto che non ci vedessi»
«Stai dicendo che dovrei essere ceco? No no no no, come farei senza vedere quel tuo bel culo che hai»
Gli diedi un pugno sul braccio e un piccolo gemito gli uscì dalla bocca.
Gli ho fatto male
Se lo merita
«Stronzo»Eccomi, in bagno.
Starò meglio
Cercai nello zaino la lametta che ho portato con me.
Ho esagerato un po' stavolta.
L'ho presa più affilata.
La presi delicatamente, mi abbassai la gonna e avvicinai la lama.
Spinsi sull'interno coscia e il sangue cominciò a uscire con una facilità da niente.
Strisciai.
Andai più in profondità.
Un'altro taglio.
Un'altro ancora.
Finché non sentii la porta del bagno aprirsi.
Mi misi subito la gonna, non mi preoccupai del sangue sulla mia pelle, ma quella nel pavimento si.Presi la carta igienica del bagno e cercai di pulire più in fretta possibile.
«Avanti, pulisciti maledetto pavimento»
La porta del mio bagno si aprì e rimasi quasi a bocca aperta.
Dylan è in piedi sulla soglia e mi squadra dalla testa ai piedi.
Come l'altra volta«Perché sei qui? Questo è il bagno delle femmine» gli faccio notare.
«Stavi troppo tempo in bagno e sono venuto a controllarti»
Incrociai le braccia al petto.«Ti preoccupi per me?»
«Si, perché sei la ragazza del mio migliore amico e la migliore amica di mio fratello. Non voglio che ti succeda qualcosa»
Mi guarda come se sapesse quello che stava succedendo, quello che stavo facendo.
E se lo scopre?Abbassa la testa verso il pavimento e poi mi guarda.
«Perché c'è del sangue per terra?»
Merda
Guardai il pavimento che è ancora sporco. Invece di pulirsi, si è macchiato ancora di più.
«Mi è venuto il ciclo e...»
«Basta con le scuse» Dylan chiude la porta del bagno e si avvicina a me.
Indietreggiai, ma non servì a niente.«Perché ti fai del male?» la sua voce è bassa, roca e io sto impazzendo.
«Perché ti interessa?»
«Perché non voglio e ti fai del male, cazzo» si avvicina di più a me, i nostri nasi si sfiorano.
La sua mano si insinuò nei miei pantaloni, arrivando agli slip.
Che sta facendo?
«Cosa stai facendo?»Con l'indice toccò la cicatrice che mi sono procurata prima, non si è ancora formata la crosta e brucia.
«Da quanto va avanti, Vans?»
Adesso mi chiama anche per cognome?Non riuscii a fare niente.
Ma una cosa si.
Scappare
Faccio solo questo, scappo da anni.
Ma da cosa?
Lo spinsi via e uscii di fretta dal bagnoMi scontrai con un ragazzo con dei drink in mano che gli scivolarono per terra.
«Oh mio Dio, scusami tanto, davvero te li ripago io e...» mi bloccai all'istante.
Damon.
Indietreggiai e andai a sbattere con un'altro ragazzo, più grosso e muscoloso.
«È lei la ragazza che hai tradito?»
Lui annuì con la testa.
«Si, è lei»
«Cosa...» non ebbi il tempo di finire la frase che lui disse:«Prendetela»
L'uomo dietro di me mi prese le braccia e me le allacciò dietro la schiena.Il mio sfogo preferito di sempre.
«Prova solo a mettergli le mani da qualche altra parte e non uscirai di qui vivo»
Dylan.
Sempre lui, non posso stare due minuti da sola che c'è lui in mezzo.
Anche se ho veramente bisogno di lui in questo momento.
Tirò un pugno al ragazzo che mi ha stretto i polsi e mi liberai.
«Stronza...» la voce di Damon mi fece infuriare più del solito.Mi sfregai le mani e sussurrai ad alta voce.
«Che la festa cominci...»
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We shouldn't have fallen in love
Romance«Ti sei innamorato di me?» «Sei la migliore amica di mio fratello» «Non dovevamo innamorarci» Emily è una ragazza molto socievole. I loro genitori sono separati ma ha Lucas, il suo migliore amico. Sono molto uniti, si vogliono molto bene, finché non...