23.

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Taehyung

Portai Jungkook in braccio fino all'infermeria, dove ci accolsero una dottoressa e un'infermiera, che subito mi dissero di poggiarlo sul lettino.

Jungkook era stanco, si vedeva, socchiudeva gli occhi ma voleva rimanere sveglio.

Non appena lo misi giù, mi prese la maglia, stringendola in un pugnetto debole, con gli occhi stanchi che mi pregavano di rimanere con lui.

"Non me ne vado" gli sussurrai, prendendo la sua mano nella mia, mettendomi più al lato per permettere alle dottoresse di lavorare.

"Come ti chiami?" chiese la dottoressa, guardando il ragazzo steso sul lettino.

"Jungkook" rispose flebilmente, guardandola spaventato.

"Cos'è successo?" chiese poi vedendo subito il braccio rotto.

In quel momento non seppi che dire, mi bloccai a pensare, ma non feci in tempo a dire nulla che entrarono Jackson e Jinyoung di corsa, ripetendo la stessa domanda.

Fortunatamente intervenne Yoongi, entrando dopo di loro accompagnato da Jimin.

"La caccia alla bandiera" disse semplicemente, senza dare troppe spiegazioni.

"Starà bene, vero?" chiese Jimin, che cercava di avvicinarsi a lui.

"Sì, è solo un braccio rotto. Ora farà un po' male" avvisò poi, prima di fare quella manovra che serviva per mettere apposto l'osso.

Strinsi la mano a Jungkook, ma dopo due secondi fu lui a stritolare la mia per via del dolore.

Gridò e lo vidi agitarsi di nuovo, mentre delle lacrime iniziarono a scendergli dagli occhi.

"Va tutto bene, è finita." lo rassicurò l'infermiera, accarezzandogli i capelli.

"Ora facciamo il gesso e poi potrà riposare, voi potete uscire, non c'è bisogno di restare qui" disse la dottoressa parlando con i due addestratori, riferendosi anche probabilmente a noi.

Io non me ne sarei voluto andare, ma Jinyoung mi chiese di parlare fuori.

"Io torno subito, c'è Jimin con te, mh?" dissi a Jungkook, vedendolo annuire lentamente.

Probabilmente il dolore forte lo aveva stordito, sembrava non capire più niente ad un certo punto.

Seguii Jinyoung e Jackson, Yoongi ci seguì e ci ritrovammo a parlare fuori.

"Chi è stato? Erano chiari segni di lotta quelli" disse riferendosi probabilmente alla maglia strappata e ai lividi ovunque.

"Sapete già chi è stato, avete permesso voi a quel bastardo di entrare qui" dissi ringhiandogli contro.

Yoongi mi toccò la spalla e si fece avanti per parlare, forse lui era più lucido di me.

"Jun l'ha ridotto così. Ha detto che è una sorta di vendetta, quindi riproverà ad avvicinarsi a Jungkook. Fossi in voi farei qualcosa a riguardo" disse con una certa arroganza.

"Perché Jun vorrebbe vendicarsi? Di Jungkook poi?"

"Voi sapete tutto di tutti, non fate i finti tonti adesso, sapete benissimo che ce l'ha con me. Come cazzo vi viene in mente di aggiungerlo alla classe?"

"Taehyung, calmati, così non risolviamo niente." rispose Jinyoung, cercando di farmi ragionare.

"Non dirmi di calmarmi, Jungkook è in quelle condizioni perché quel pazzo ce l'ha con me! Vuole vendicarsi perché è convinto abbia ucciso io Lia, ma lo sapete anche voi che non è così"

A quelle parole vidi Yoongi accigliarsi, ma non disse ancora niente.
Probabilmente avrei dovuto spiegargli tutto una volta finito di parlare con Jackson e Jinyoung.

"Okay, basta così. Vedremo cosa fare con Jun, voi non fate stronzate" disse Jackson, guardandomi negli occhi come per darmi un avvertimento.

"Risolveremo questa questione, ma se non collabori non possiamo assicurarti niente, Taehyung. Non fare cazzate, ce ne occupiamo noi" disse Jinyoung, dopodiché se ne andarono, e io e Yoongi rimanemmo da soli.

Ci furono un paio di minuti di silenzio, in cui non sapevamo che dire. Poi decisi di parlare, ormai meritava di sapere.

"Conosco Jun da quand'ero piccolo, eravamo nello stesso 'giro' se vogliamo dire così. Insieme a noi c'era questa Lia, una ragazzina vivace, che amava il rischio. Un po' com'ero io."

Yoongi non mi interrompeva, ma il suo sguardo mi faceva capire che mi stesse ascoltando.

"Una sera sarei dovuto entrare in una fabbrica abbandonata, entrambi mi dissero di non farlo, ma io andai lo stesso. E lei mi seguì. Trovato quello che mi serviva, scoppiò un incendio e lei si sacrificò per salvarmi la vita. Jun ovviamente incolpa me per questo"

Finì voltandomi verso di lui.

"Cosa dovevi prendere lì dentro?"

"Non ha importanza, ormai è cenere" dissi senza troppi giri di parole.

"Se non è stata colpa tua... perché Jun continua a tormentarti?"

"Perché lui amava Lia, e non accetta il fatto che non ci sia più. La vendetta è l'unico modo per lui di trovare la pace, ma se farlo significa fare del male a Jungkook, gli impedirò in tutti i modi di portarla a termine."

Assassins ~Taekook~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora