- Quindi, questo Kisuke Urahara... - camminano uno accanto all'altra, attimi di strano silenzio si insinuano nello spazio fisico tra di loro, quasi fosse composto di materia anch'esso.
- Che tipo è? -- Come posso spiegarlo rimanendo gentile... è un tipo a posto, anche se all'apparenza potrebbe non sembrare, sa il fatto suo. Ricorda di portargli sempre rispetto, nonostante i suoi modi potrebbero indurti ad assumere un atteggiamento molto colloquiale. -
- Sembri avere molta considerazione di lui. Dev'essere qualcuno di importante. -
- Lo è. È una lunga storia, che ti racconterò a tempo debito. So che vuoi sapere tutto e subito, ma non credo riusciresti a reggere la quantità di informazioni. E poi, ogni cosa a suo tempo, non sei ancora pronta per questo. -
- Un accenno, almeno? -
- Solo un accenno, te lo concedo. Cosa vuoi sapere? -
- Del tuo rapporto con Kisuke Urahara. Hai molta stima di lui, si vede. -
- È perché è grazie a lui che io sono qui. Che ho un posto dove stare. Per questo voglio che tutti gli portino il rispetto che merita. Gli sono riconoscente e questo, al momento, è l'unico modo in cui posso ripagarlo. -
- È davvero nobile da parte tua, Yeonjun. -
Con la coda dell'occhio volge uno sguardo all'espressione sul suo viso, sinceramente meravigliata. Un'espressione così pura, sul volto di un umano, da farlo sorridere lievemente. Ferma i propri passi davanti ad una bottega in legno, tenendo un braccio teso dinanzi a lei, per non permetterle di procedere oltre. Davanti alla sua espressione confusa, indica con un cenno del capo un punto da cui sporgono le teste di due ragazzi, i loro occhi lucenti puntati sulle loro figure.
- Oh, sei tu. Metti via il fucile, Ururu. -
- Fucile?! -
- Shin, ti presento Jinta e Ururu, lavorano all'Emporio Urahara e nel tempo libero, quindi quasi sempre, fanno da cani da guardia. -
- Chi hai chiamato cane, testone?! - un ragazzo dai capelli di un acceso colore rosso stringe i pugni. Ha i capelli corti, gli occhi grandi e dallo sguardo quasi rabbioso, aspetto conferitogli anche dalle sopracciglia rese oblique da un'espressione perennemente corrucciata. Sembra l'esatto opposto dell'altra, Ururu, dai lunghi capelli corvini, occhi grandi e languidi e un viso dai tratti docili e dall'espressione tranquilla. Cosa alquanto controversa, dal momento che puntava un'arma da fuoco verso di loro.
- Presentatevi come si deve. E poi, avvisate Kisuke Urahara che sono qui. -
- Non darmi ordini. - quasi ruggisce, il ragazzo, per poi rivolgere il suo sguardo rabbioso verso Shin. - Sono Jinta, piacere di conoscerti. -
- Ururu, piacere. -
- Il piacere è tutto mio, io sono Shin. -
- Non è necessaria tutta questa formalità con loro due, risparmiala per il proprietario. - Yeonjun si lascia sfuggire una risata, che tenta di soffocare con una mano portata alla bocca. Non può fare a meno di notare la familiarità tra i tre, sembrano buoni amici che scherzano tra di loro. Più o meno. Le reazioni di Jinta lo fanno sempre ridere. Ripensa a quando le aveva detto che non ci fosse nessuno come lei, che potessero vederlo o toccarlo. Quindi loro sono come lei.
- Comunque, se cercate il signor Urahara è dentro. Ma credo stia ancora dormendo. -
- Non condividere queste informazioni, sono riservate. - Jinta stringe nella mano una delle due lunghe trecce corvine di Ururu, un'abitudine che non ha mai perso, tirandola, più lievemente che in passato.
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demon in training
Fanfictioninspired by bleach manga and anime. gran parte delle formule in altre lingue sono inventate/messe insieme da me. premessa n.2 essendo grande fan di bleach ma anche di alcuni gruppi qualcuno di loro comparirà nella storia in qualità di personaggio...