1: Color Me Blue

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"Il cielo era così infinito che a guardarlo fisso dava le vertigini." -

Haruki Murakami, Norwegian Wood

















Dedicato a me.


















🫧


"...La neve stava cadendo forte quando mi chiusi nella mia bolla..."

Pensò appena Jisung scrivendo sulla parte superiore della pagina bianca mentre, mano stesa sul tavolo della cucina, una pila di fogli a scivolare l'uno sull'altro da sotto le sue dita sporche di inchiostro, erano ovunque, erano persino sul pavimento, in salotto, sotto il letto, in bagno, cercava di non pensare alla sua di vita e...

"...Io vado..."

Una voce.

La voce dolce di Jisoo, sua sorella maggiore, l'unica in grado di perforare la sua bolla, il piccolo mondo plasmato dalle sue dita nervose, storie inventate ma sempre reali per quei brevi istanti di creazione feroce, una via d'uscita alla sua realtà.

Uno scrittore nato e...

"...cerca di dormire, fra una settimana è il grande giorno..."

E ancora.

Jisung non rispose, Jisung non rispondeva mai.

"...e fatti un bagno, puzzi Jisung..."

Terminò infine prima di lasciare il suo appartamento.

Solo allora, il rumore dei passi di lei a allontanarsi nel corridoio a ballatoio intorno al suo appartamento, Jisung si permise di respirare, uscire dalla sua bolla di invenzione, storie e ancora storie infinite, mondi senza limiti, irreali, in grado di farlo sognare più della notte stessa e...

"...Non capisci..."

Fu poco più di un bisbiglio il suo. Una risposta alla praticità dolce di sua sorella. Guardò il calendario, era il 28 agosto 2024.

"...nessuno l'ha mai fatto..."

Terminò infine chiudendo gli occhi.

Un telefono in lontananza prese a squillare, fu certo fosse Seulgi, la sua futura sposa e...

Solo quando gli riaprì, gli occhi abbassati sul tavolo della cucina, la luce del corridoio e della lampada posizionata a pochi centimetri dalla sua nuca le uniche illuminazioni dell'appartamento annerito di oscurità silenziosa, si rese conto di poter avere come risposta solo le sue parole vomitate precedentemente e con rabbia.

Solo fogli di carta, vite diverse, narrati dalle sue dita vogliose di vivere altre alternative.

Alternative.

Possibilità di inchiostro.

Alternative in cui non voleva essere solo per scelta ma non lo sarebbe diventato mai e...

Sospirò abbassando il capo verso il foglio più evidente, il più scarno ma doloroso di tutti, il più recente, sovrapposto a tanti altri, l'ultimo dettato dalla pressione della sua penna nera, sempre rigorosamente nera, ormai scarica e abbandonata sul pavimento.

Sfiorò quindi i contorni di esso provando a trovare una risposta in quelle parole. In esse trovò solo la conferma delle sue paranoie.



Vedo il mondo da una visuale privilegiata, distorta, una bolla di sapone creata da me stesso. Soffoco in una prigione fluttuante nel cielo, quale altro miglior modo per sopravvivere?

- Universe: SAPONE E INCHIOSTRO - (Minsung)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora