SESSO ESPLICITO
siamo appena usciti dalla doccia, tu hai un asciugamano azzurrino stretto in vita. io ho un super asciugamano fatto a righe di colori diversi.
"bimba, cara mia bimba, ora ci divertiamo."
fai cadere l'asciugamano mentre mi guardi, dirigendoti verso la stanza da letto, facendo vedere il tuo membro già eccitato.
"vieni qua." mi ordini.
non mi muovo e faccio di no con la testa, mi piace giocare all'essere sottomessa.
"ti ho detto vieni qua, o giuro che ti scopo finché non urli anche per il dolore." dici sicuro di te.
rabbrividisco e faccio come vuoi tu.mi avvicino piano a te finché non ti arrivo di fronte. "inginocchiati."
lo faccio subito e sento l'eccitazione ovunque.
ho il tuo membro davanti al mio viso, con una forte erezione.
"prendilo in bocca, adesso."
ti guardo negli occhi, mi osservi con un'aria da "fai ciò che ti dico".
faccio di no con la testa mentre ridacchio un po'.
"ti ho detto prendilo in bocca!" dici alzando il tono della voce.
faccio come dici. lo prendo in mano e poi in bocca. comincio a fare su e giù con la testa.
"ah, cazzo! non fermarti." gemi chiudendo gli occhi. mi manca il respiro, sto per togliere la bocca, ma mi prendi la testa e la spingi contro il tuo enorme cazzo, mettendomelo in gola e facendomi quasi soffocare.
"cazzo, si." ansimi.
aumenti sempre di piú il movimento della mia testa, facendomi anche un pò male alla bocca. mi alzi la testa e mi obblighi a guardarti negli occhi mentre gemi.
"più veloce cazzo!" urli.
faccio come dici con un pò di fatica.
mi spingi il tuo membro di nuovo fino alla gola.
"sì, cazzo. sto per venire."
continui a spingere il tuo cazzo nella mia bocca, finché non sento un liquido scoppiarmi dritto e andarmi di traverso.
"ahhh! sì cazzo!" urli, svuotandoti del tutto.
"ingoia." ordini.
scuoto la testa in negazione. mi prendi le guance con la mano e me le stringi.
"ho detto ingoia." mi stringi più forte il viso facendomi male, quindi ingoio il tuo sperma.
"brava bimba." sospiri."hai una bocca spettacolare, sei profonda. non vedo l'ora di rifarlo." ti avvicini di nuovo a me che sono ancora in ginocchio e con la testa bassa.
ti abbassi alla mia altezza e mi alzi la testa.
"a te è piaciuto, non è cosi?"
"sì 'daddy'." dico con una risatina leggera.
"sì cosa?" dici restando serio.
"mi è piaciuto, da morire." sussurro.mi alzi tenendomi da sotto le braccia, l'asciugamano cade e mi fai inarcare la schiena in avanti, ritrovandomi in piedi con la pancia stesa sull'estremità del letto. sono a 90, esposta a te.
"ora ti scoperò come non ho mai fatto, non urlare troppo o dovrò tapparti la bocca con il mio collare speciale" . dici tirando fuori dal comodino un collare con una specie di palla.
distratta dal guardare che lo prendi, senza preavviso me lo metti detto con una botta potente e decisa. urlo."hai già urlato troppo bimba, era solo una spinta". dici iniziando a mettermi la palla in bocca e legandola dietro la mia testa.
la cosa mi eccita da morire, le gambe tremano e tu sei semplicemente fermo dentro di me.all'improvviso inizi a muoverti, in modo veloce fin da subito, stringo la palla tra i denti e nel frattempo appoggio il lato destro del viso sul letto e ti guardo in faccia con la coda dell'occhio.
le tue mani sono posizionate sul mio sedere, che a forza di stringere stai facendo diventare rosso.
"ora ti lascio un mio marchio, non urlare troppo." dici tirandomi uno schiaffo fortissimo sulla chiappa sinistra, continuando col secondo, il terzo e facendomi perdere il conto di quanti ne hai tirati.tremo, gemo, e la palla potrei romperla a forza di stringere i denti dal piacere.
il letto è completamente disfatto, sto stringendo le lenzuola con le mani.
mentre una mano la tieni sulla mia chiappa sinistra stringendola, con l'altra racchiudi i miei polsi dietro la schiena, li tieni lì, immobili, sto perdendo il controllo di me stessa.
"forse preferisco guardarti in faccia, mentre vieni e gemi il mio nome".
mi liberi i polsi ormai rossi per la stretta, mi giri a pancia in su, ti posizioni su di me e appoggi l'innarcatura delle mie ginocchia sulle tue spalle.
entri dentro di me, inizi a sbattermi senza contegno, senza paura di farmi male, sicuro di te.
"sto per venire". gemo.
"se non dici il mio nome te la faccio pagare."
curiosa di come me la faresti pagare, decido di venire senza nominarti.
leggo la furia nei tuoi occhi.mi giri su un fianco, ti metti dietro di me, apri il comodino e prendi qualcosa da lì dentro (che non vedo perché sono di spalle).
sento un dito lubrificato massaggiarmi il clitoride. piano piano va sempre più indietro, e lo infili nel mio sedere facendomi ansimare leggermente.
all'improvviso, di botto, entri dentro il mio sedere facendomi urlare dal dolore.
"scusa piccola, ma avresti dovuto dire il mio nome durante il tuo orgasmo".
ti muovi, sta volta con calma e passione, per non farmi troppo male.mi piace e non pensavo.
"più veloce, ti prego". ti dico eccitata a mille.
non ti vedo in viso, ma so benissimo che nei tuoi occhi si leggerebbe la voglia di sbattermi potentemente.
inizi a velocizzare, e nel frattempo a massaggiare il mio clitoride, facendomi gemere e trasformando il dolore in piacere nel giro di qualche minuto.
sento i tuoi muscoli tendersi, le tue gambe tremare leggermente, la cosa mi eccita da morire, e vengo di nuovo."vieni anche tu per me".
dico finendo la frase con il tuo nome ben scandito mentre sono nel mezzo del mio orgasmo.
in qualche secondo sento riempirmi completamente da una sostanza viscida, e capisco che sei venuto.mi giro, guardandoti sfinita.
mi dai un bacio sulla fronte sorridendo"buonanotte pupetta".
sorrido come un ebete "anche a te idiota".ci addormentiamo così, nudi, abbracciati e sfiniti.
STAI LEGGENDO
spicy 🔥
Short Storyogni capitolo è una storia diversa. tutte molto simili, ma in sé anche molto diverse. storie vere ma modificate grazie alla mia immaginazione. SESSO ESPLICITO