Capitolo 1

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Può essere spaventoso per una ragazza di soli diciannove anni dover cambiare vita da un momento all'altro: trasferirsi in una nuova città, abbandonare i propri amici di una vita e persino abituarsi a vedere di rado i propri genitori.

Ma a Carolina i cambiamenti non l'avevano mai spaventata, piuttosto la incuriosivano.

Carolina arrivò a Roma in una calda giornata di settembre; nonostante l'inverno incombesse, le foglie degli alberi erano ancora verdi e la temperatura ancora del tutto estiva.
Nonostante non fosse una tipa abitudinaria era lo stesso molto nostalgica e sapeva quanto casa sua le sarebbe mancata e quanto avrebbe sentito la mancanza dei suoi amici.

Carolina non aveva molti amici, a dire il vero si potevano contare sulle dita di una mano, questo perchè era molto selettiva riguardo le persone di cui si circondava.
E se era pignola riguardo le amicizie, lo era altrettanto riguardo ai ragazzi, e proprio per questo motivo non era mai stata innamorata.
Certo, come tutte le ragazze della sua età aveva avuto qualche infatuazione, ma quello non si può considerare amore.

A dirla tutta Carolina non credeva nemmeno nell'amore.
Le sembrava quasi assurdo il concetto di dover condividere per sempre la sua vita con qualcuno, e poi chi sarebbe questo "qualcuno"? Un perfetto sconosciuto che da un momento all'altro entra a far parte quotidianamente delle tue giornate, con cui cresci insieme, formi una famiglia e invecchi.

Nonostante tutto però, Carolina era pronta per iniziare la sua nuova vita da studentessa di giurisprudenza in una delle migliori università di Roma.
Il suo più grande desiderio sin da quando frequentava le scuole medie era di diventare una rinomata avvocatessa, ed effettivamente le potenzialità non le mancavano di certo: era sempre stata una studentessa modello, la prima della classe, e in più aveva un'ottima memoria.

Rimaneva però una cosa che la preoccupava: dover dividere il suo nuovo appartamento con una coinquilina.
Effettivamente andare ad abitare con una perfetta sconosciuta di cui si conosce a malapena il nome può essere difficile, e poi si sa, l'ignoto spaventa.

L'appartamento era situato nel centro di Roma a pochi passi dall'università, ed era proprio lì che si trovava Carolina in quel momento.
Fece un lungo respiro prima di bussare alla porta.
Ad aprirle fu una ragazza sulla ventina, capelli lunghi e tinti di blu sulle punte, con una mano teneva aperto il portone e con l'altra teneva tra l'indice e il medio una Marlboro.

«La mia nuova coinquilina!» esclamò la ragazza dai capelli blu spegnendo la sigaretta nel posacenere accanto a lei.
«Sono Dalila» si presentò con una forte stretta di mano.
«Carolina» sorrise stringendo la mano alla compagna.

Non fu buona la prima impressione che Carolina ebbe su Dalila; le due sembravano completamente diverse, sia di aspetto, sia di carattere.
Ma Carolina non si demoralizzò; era sbagliato avere pregiudizi sulla sua nuova coinquilina solo perchè aveva i capelli colorati e consumava sigarette.

Le due entrarono nell'appartamento e Dalila indicò a Carolina quella che sarebbe stata la sua stanza per i prossimi cinque anni.
Era una camera piuttosto piccola ma allo stesso tempo molto graziosa e accogliente.
Carolina non perse tempo appena entrata nella stanza: prese il suo laptop e iniziò ad informarsi meglio sul suo corso universitario, era davvero entusiasta di poter studiare a Roma.

Il tempo scorse velocemente, il cielo si era già fatto scuro e l'aria più fredda.
Carolina però, non staccava ancora gli occhi da tutte quelle informazioni che a lei parevano interessantissime.

«Posso entrare?» la voce di Dalila risuonava da dietro la porta della stanza di Carolina.

Senza nemmeno lasciarle il tempo di una risposta, Dalila entrò spalancando la porta e sedendosi nel letto della coinquilina.
Quest'ultima nel mentre non si accorse di nulla, la sua concentrazione era rivolta interamente al suo laptop.

Dalila sbuffò, capendo che Carolina, al contrario suo, era molto dedita allo studio, ne era quasi ossessionata.

«Ti piace la musica?» chiese Dalila riuscendo finalmente a catturare l'attenzione di Carolina.
«Certo, a chi non piace la musica?» rispose quest'ultima
«E' proprio questa la risposta che volevo sentire mia cara... io e te stasera andiamo ad ascoltare musica dal vivo.»

Il volto di Carolina si illuminò.
Adorava la musica dal vivo e i piccoli concerti, anche se aveva gusti particolari anche sui generi musicali: le piaceva la musica classica, un pò meno quella pop, e detestava il rap.

«Bene allora preparati, tra un'ora suona una band in un locale qua vicino, la adorerai vedrai.»

Le due ragazze iniziarono a prepararsi e si poteva notare che erano molto diverse anche nel modo di vestire.
Dalila indossava un vestito molto corto che le copriva a malapena le cosce e i seni, mentre Carolina optò per una gonna che arrivava fino alle ginocchia e un bluse.

Si diressero verso il locale, consumando poi una bibita e qualche snack in attesa dell'arrivo della band.

Il locale era piuttosto affollato, soprattutto da giovani ragazze che sembravano impazienti dell'inizio dello spettacolo.

Ecco che iniziava a sentirsi la musica: strimpelli di chitarre, suoni di pianoforte e persino di un basso.

Il palco si illuminò e le ragazze del locale iniziarono a strillare, con gli occhi a cuore rivolti verso il chitarrista.

Fu quella la prima volta che Carolina vide Nicolò.
E fu quella la prima volta che lo sentì suonare la chitarra.

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