Bad ending aftermath.

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TW: suicidio
Vorrei specificare che questa one shot non ha l'intento di offendere nessuno e non vuole promuovere il suicidio. Tutti i personaggi presenti non sono di mia proprietà ma appartengono a Omocat.
Ovviamente ci saranno pesanti spoiler sul videogioco Omori, buona lettura.

Ps. SUNFLOWER 

Sunny

Luce. Nient'altro.
L'unica cosa che riuscivo a vedere era una luce abbagliante, che mi accecava.
Strizzai gli occhi, quando mi accorsi che uno dei due era bendato. E come l'anestesia che esaurisce il suo effetto, iniziai a provare un forte ed acuto dolore all'occhio, di cui prima non li ero reso conto.

Mi sedetti sul letto su cui ero steso, e vedendo che mi trovavo in una stanza d'ospedale, mi ricordai di tutto ciò che era accaduto la sera prima, come una sequenza di immagini.

Basil. Urla. Forbici da giardinaggio. Mari.

Ti senti meglio ora?
Smettila.
Sai già che non posso, dovresti ricordarti di quello che é successo.

Lotta. Violino. coltello. Arrendersi. Scomparire.

Ora ci sono solo io.
Non riuscirai a perseguitarmi per sempre, non puoi prendere il controllo di me.
Io sono io. Sunny é Sunny.

Ero riuscito a zittirlo. Ma non sarei riuscito a farlo per sempre. Sarebbe tornato, perché aveva ragione, ora lui aveva preso il controllo e io non ci potevo fare niente.
Nelle mie affermazioni non ci poteva essere più insicurezza.
E nel mio cuore non ci poteva essere più pesantezza.

Diedi un occhiata all'orologio, in quel momento sarei dovuto essere sulla macchina di mia madre per trasferirmi in un altra città, sicuramente avevano rimandato.

Provai a vedermi trasferito in un altra città, in un altra casa.
Salivo le scale. Si fa una crepa.
Vedevo l'immagine di un violino. La crepa si allarga.
Sfogliavo in album fotografico. Si fanno altre crepe.
Un girasole fuori dalla finestra. Cade a pezzi.

Mi sentivo distrutto come non mi ero mai sentito, volevo solo che Mari fosse al mio fianco. Volevo solo avere la forza di dire tutto ai miei amici. Volevo solo che andasse tutto bene, come aveva detto Basil.
Volevo solo non esistere più.
Volevo solo non esistere più.
Volevo solo non esistere più.

Forse la soluzione era sempre stata davanti ai miei occhi. Bastava avere un po' di coraggio. Pensai ai miei amici, pensai a Basil, a cui non avevo mai confessato quello che era per me. Pensai ad Hero, che era sempre stato come un fratello per me, a Aubrey che mi aveva sempre supportato, a Kel che mi tirava sempre su il morale...........

Esatto, pensaci. Pensa a tutto quello che hai fatto a tutti questi amici a cui tu tieni tanto, sei tu che hai sfaldato il gruppo e rovinato le loro vite, pensa a Mari. Di sicuro i tuoi amici starebbero meglio se tu non ci fossi.

Starebbero meglio se io non ci fossi. Avevo rovinato le loro vite. A loro non sarebbe cambiato niente.

Allora? Cosa aspetti?
Non lo sapevo nemmeno io. Non sapevo cosa volevo, mi sarebbe piaciuto rivedere Basil prima di prendere qualunque decisione.
Ma sapevo che nel caso avrebbe fatto ancora più male. Dovevo resistere.

Devo solo camminare verso la porta, aprirla, camminare per il corridoio.
Un passo dopo l' altro, finalmente ho trovato la forza.
Cammina, non ci pensare, non guardare dentro la finestrella che dà sulla camera di Basil.
Un passo alla volta, ce la farai.
Non pensare al peso sul petto che si sta allargando man mano che vai avanti.
Ce l'ho fatta, era più facile di quanto immaginassi, dovevo solo avere la volontà sufficiente per farlo.

Mi trovavo sul tetto dell'ospedale. Scrutai il panorama, alti edifici si stagliavano all'orizzonte, circondati da case più basse e tranquilli parchetti.

Soffiava una brezza leggera, chiusi gli occhi e me la godetti. Il peso che avevo sul cuore era caduto, e finalmente me lo potevo lasciare alle spalle.

Mi avvicinai al varco che c'era nella rete, chissà perché avevano lasciato il varco.
Guardando in basso mi stupii, di solito avevo paura delle altezze, ma questa volta mi sembrava tutto così normale e tranquillo.

File di macchine erano parcheggiate davanti all'ospedale, fra una macchina e l'altra riuscii a scorgere una figura pallida, come un fantasma. Aveva i capelli lunghi e neri ed un sorriso bellissimo. Quella figura aveva un che di familiare e mi dava un senso di sicurezza, avrei tanto voluto essere di fianco a lei.

Avrei potuto essere con lei molto facilmente, bastava solo un passo. Solo un semplice movimento.
Non importava più ormai. Ero lì, a solo un passo dall'obiettivo. La figura mi mi stava salutando con la mano, sembrava mi chiamasse, volevo davvero essere lì con lei, dovevo assolutamente raggiungerla.
Il cammino che avevo fatto fino a quel momento sembrava una sciocchezza in confronto a questo. Ma era pur sempre un semplice passo. Così andai avanti, proprio come avevo fatto fino a quel momento.

Ma questa volta, affondai nel vuoto.

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⏰ Last updated: Nov 06 ⏰

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"Everything will be ok..." - OmoriWhere stories live. Discover now