I tacchi di Leila e Dave pt.2

3.7K 17 0
                                    

...

Leila mi osservava felice,
i suoi occhi Grigio-Verdi mi esaminavano
contenti del risultato ottenuto
ma non ancora soddisfatti

...

Il mio membro gocciava ancora il liquido che mi aveva strappato con tanta foga e decisione,
stavo prendendo fiato
quando il sorriso sulle sue labbra si tramutò in un ghigno predatorio
e si chinò nuovamente su di me
poggiandomi entrambe le mani sulle cosce
ed infilandomi la lingua in bocca senza che potessi obbiettare;

A lei non serviva il mio permesso...

Leila mi baciò con passione
impedendomi di riprendere aria
e portandomi alle palpitazioni
mentre il mio membro
teso e bagnato
sembrava indurirsi sempre di più
ad ogni gioco di lingua
o morso
che ricevevo da quella stupenda creatura maestra del sesso
e padrona
del MIO di sesso...

Il mio ca*zo era di nuovo al massimo del suo vigore,
una tega poderosa
dura e soda
pronta a sferzare nuovamente qualsiasi colpo le fosse concesso elargire...

Leila aspettava questo...

Stacco la sua bocca dalla mia
ed avvicinò le sue labbra al mio orecchio

"È ora della tua punizione..."

Disse maliziosa

"...siediti a terra!!"

fece,
indicandomi con lo sguardo il pavimento
e la porta del bagno dietro di lei.

Mi alzai
con le gambe cedevoli
ed il membro duro,
presi il suo posto
dando la schiena alla porta del bagno
e sedendomi a terra come ordinato...

Leila si sedette sul gabinetto chiuso
comoda,
elegante,
allungò la sua splendida coscia verso di me
e con il piede accarezzò la mia guancia
per poi scendere lentamente sul petto;
il tacco era freddo,
premeva contro il mio sterno
provocandomi copiosi brividi
che scendevano sulle mie cosce
poi diretti al mio pene...
Fu veloce
ma estremamente sexy,
senza darmi il tempo di capire o di realizzare appoggiò il suo piede sulla mia asta.

Il cuneo Gelido e rigido si appoggiò sulla mia carne
provocandomi una leggera scossa di dolore mista a piacere
che mi eccitò ulteriormente;
Leila mi guardava gelida
eppure desiderosa
compiaciuta
mentre con la scarpa scorreva lungo la lunghezza del mio ca*zo
per poi scendere
sfiorare le palle
e risalire delicata
con la punta del tacco che segnava la mia carne
come una matita,
disegnando i contorni del mio membro
che palpitava elettrizzato
da queste nuove sensazioni
di goduriosa vergogna
e piacevole dolore...
Percorse il mio pene più volte
e più volte sentì il dolore
elettrico e gelido
attivare i sensi del mio piacere
e rinvigorire il mio ca*zo
che si faceva sempre più duro
ad ogni suo tocco...

"Bene..."

disse Lei guardandomi negli occhi

"...ora che ti sei mostrato dispiaciuto sono disposta a perdonarti..."

continuó mentre sollevava il vestitino sino a sopra il sedere
mostrandomi delle meravigliose mutandine in pizzo rosso porpora...

"... vieni qui e baciami baby!!"

Ed allargò le gambe
scostando con una mano la biancheria
e scoprendo la fi*a
di modo da mostrarmela completamente nuda...

L'eccitazione esplose
e mi lanciai in ginocchio
tra le sue gambe
prendendole le cosce con entrambe le mani
ed infilando la mia testa fra loro,
avido ed affamato
come un bambino che succhia il latte dal seno materno
le mie labbra iniziarono a ciucciare e a leccare
il piccolo e meraviglioso clitoride di Leila
che iniziò a gemere dolcemente
mentre bramoso della sua fi*a
mi muovevo dentro di lei assaporando il suo dolce succo del piacere,
spostando la lingua
lentamente ma vigoroso,
succhiandole il clitoride
leccandolo
su e giù
infilandomi dentro di lei
ed immergendomi sempre più a fondo
tra le sue cosce
calde ed eccitate
quasi dovessi mangiare le sue carni
ed assaporare il mio ultimo pasto...

Leila guaì dolcemente
e le sue mani si poggiarono sulla mia testa, strinsero i miei capelli
ed iniziarono a muovermi
a spingermi sempre più forte
premendomi contro la sua Fi*a bagnata
e costringendomi a ciucciare con ancora più ardore
portandola allo spasmo...
Le sue gambe iniziarono a stringersi a me
e a contrarsi dal piacere;
il mio ca*zo eccitato iniziò a produrre liquido mentre le mani di Leila
che mi costringevano a penetrarla con la lingua mi tirarono i capelli verso l'altro costringendomi a lasciare la presa
da quel bacio passionale tra le sue cosce
e a proseguire nella sua bocca
che premette prepotentemente contro la mia costringendomi ad allungarmi
da in ginocchio com'ero
verso di lei,
salendole sopra
come un animale che assale la compagna
sottomettendo il suo corpo
e costringendola sotto di me...

Il mio ca*zo fremeva,
sapevo che sarei incorso in un'altra punizione, era lei a non dover chiedere il permesso,
non io...
Io non avrei dovuto muovere un muscolo
senza il suo consenso,
ma non resistetti...

Mentre mi baciava con tanta passione
appoggiai la cappella alle labbra della sua fi*a
e non potetti più fermarmi;

con foga e ferocia
infilzai il mio ca*zo dentro di lei
che sobbalzò
gemendo di piacere
senza staccare la sua bocca dalla mia...

Era la fine,
nulla poteva più trattenermi,
il desiderio di farla mia,
di prenderla con furia animalesca
mi impedì ogni forma di gentilezza,
ogni controllo...
Con una mano mi appoggiai alla parete,
con l'altra
presi il suo sedere dalla seduta del gabinetto
e la penetrai ancora più a fondo,
sollevandola e attaccandola alla mia carne...

Leila si aggrappò con entrambe le braccia dietro al mio collo,
stringendosi alla mia schiena
mentre violento
sferzavo sempre più forte
infilandomi aggressivo
ed impetuoso
nella sua fi*a trasudante...
Sentivo i miei boxer bagnarsi
a contatto con le mie palle
e con il liquido di lei e dei suoi piaceri...
La scopai forte
fuori
e dentro

e giù
irruento
deciso
prepotente
fino a quando
dal gemito
il piacere aumentó
e la sentì gridare
mentre veniva animatamente
col mio ca*zo caldo dentro di lei
che in contemporanea svuotò di getto tutto il suo seme
come una pompa che ha sopportato per troppo tempo
troppa pressione,
la violai
fino all'ultimo istante
incalzando
sú e giù
ed infilzando la mia asta fino in fino
sino all'ultimo istante in cui mi fu possibile farlo,
fino a quando non la sentì ritirarsi esausta ed appagata
e riuscì a staccarmi da Lei
per guardarla goduriosa e serena,
compiaciuta e gratificata,
che mi sorrideva beffarda...

Le sorrisi
ma Leila mi allontanó delicatamente con una mano
e si alzò dalla seduta,
sistemò le mutandine,
distese il vestitino,
si ricompose i capelli
e torno a fissarmi con uno sguardo che mi trapassava l'anima
e mi leggeva le budella...

Ero paralizzato dall'estasi
e dalla sua bellezza...

Poi si avvicinò a me
e prima di allontanarsi di nuovo
sorrise
e mi sussurrò
languida e sensuale all'orecchio...

"Anche se non hai chiesto il permesso per oggi puoi andare,
ma la prossima volta pagherai anche per questo..."

Storie Spicy 🌶️  A che età smetti di scoprire il Se*so??Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora