Capitolo tre

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Ripercorsi velocemente la strada dall'ufficio di Melanie fino all'uscita, sotto lo sguardo incuriosito di tutte le donne presenti.

Hans mi aspettava appoggiato tranquillamente al cofano dell'auto, sfogliando una rivista di motociclismo, di cui era appassionato.

"Signore? Già di ritorno?" chiese perplesso alzando lo sguardo dalle pagine.

"Niente domande Hans, ho bisogno di camminare" spiegai distrattamente e mi allontanai lungo Green Street.

Infilai le mani nelle tasche dei pantaloni e scossi il capo cercando di respirare appieno, con il cuore che batteva a mille.

L'effetto che Melanie mi aveva fatto iniziava a spaventarmi: aveva bloccato il mio respiro e aveva fatto scoppiare il mio cuore.

Ma non era niente in confronto a quello che aveva fatto nella mia testa.

Di fidanzate non ne avevo mai avuto, eccetto Kate, di amiche con benefici a dozzine.

Mi capitava di incontrarle per caso in discoteca, facevamo sesso due o tre volte e poi ci dicevamo definitivamente addio.

Ma non avevo mai sentito un desiderio così avvolgente e forte, viscerale e profondo.

Dovevo darmi un contegno: insomma l'avevo appena incontrata e già volevo scoparmela?

Be', decisamente sì, a giudicare dall'immagine di lei sdraiata sulla mia scrivania in ufficio, seguita da una in quell'ascensore dall'odore di limone e molte altre.

Mi massaggiai le tempie per scacciare certe visioni che avrebbero potuto farmi eccitare in mezzo alla strada, il che sarebbe stato imbarazzante.

Quella donna era meravigliosamente bella, ma dentro? Era sfacciata, arrogante, seducente...un po' come me.

Kate aveva ragione quando aveva detto che ci somigliavamo.

Le donne amavano me e gli uomini amavano Melanie, non poteva altro che essere così.

Non che Kate fosse brutta, per carità, era davvero bella e sensuale, ma rispetto a Melanie...la somiglianza era scarsa, forse solo gli occhi, ma il carattere era completamente differente.

Kate era gentile e disponibile, ma Melanie sembrava quasi una dittatrice con il suo sguardo cupo e l'aria altezzosa.

Gioco di seduzione, l'aveva chiamato...E in un gioco come quello si poteva partecipare in due.

Avrei resistito e sarebbe stata lei a perdere, così sarei riuscito a comprare la Holden&Co.

Tenevo d'occhio costantemente i suoi guadagni e avevo notato un picco sempre più alto, grazie anche alle aspettative per la sfilata ormai prossima a cui avrei dovuto partecipare con Kate, che era l'organizzatrice.

La nuova collezione e la sua preparazione parevano impegnare molto la mia "fidanzata", e spesso la sentivo animatamente discutere al telefono con le altre stiliste, forse anche Melanie, per dettagli e informazioni o possibili modifiche e miglioramenti.

Sarebbe stata dura, ma avrei avuto alla meglio, alla fine.

Semplicemente non dovevo fare sesso con Melanie.

Semplice.

No, per niente.

Avevo bisogno di un caffè.

Entrai nel bar in cui avevo conquistato il cuore di Kate e mi sedetti al bancone.

La barista mi raggiunse sculettando in modo illegale e ordinai una tazza di caffè macchiato.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 16, 2015 ⏰

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