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Giro la chiave e finalmente entro nella stanza, il profumo della mia tazza di caffè fumante riempie l'aria del mio ufficio. Il sole sta appena sorgendo, illuminando le pareti grigie con una dolce luce dorata. Mentre mi siedo alla scrivania, vicino al computer, provo un enorme sollievo. Il mio ufficio è sempre stata come una seconda casa, ricca di ricordi. Mi sfilo lo scialle e l'appoggio sullo schienale della sedia continuando a guardarmi intorno.

Ma il silenzio è interrotto dall'arrivo di Catherine. E' visibilmente agitata, i suoi occhi blu scintillano di una strana animazione. "Ciao, Sally! Hai già sentito? C'è un nuovo caso," si avvicina al tavolo. "Un nuovo caso? Di cosa si tratta?" chiedo, incuriosita. Non ho ancora avuto modo di dare un'occhiata alle nuove assegnazioni o ai dossier in arrivo. Mi guarda dritta negli occhi "Non so molto, ma pare che ci siano delle circostanze insolite intorno a questa vicenda. Dovresti dare un'occhiata al fascicolo." E chiude la porta.

Senza pensarci due volte, apro il file appena ricevuto. Le prime righe sono già ricche di dettagli inquietanti: una serie di eventi inspiegabili in una vecchia villa abbandonata alla periferia della città. Secondo le prime indagini, diverse testimonianze avevano visto luci strane e sentito rumori che non riuscivano a spiegare. C'è qualcosa di strano, quasi familiare, in questo racconto. Sento che ogni parola mi avvolge sempre di più, come se fossi trascinata in un'altra dimensione.

"Non posso"Where stories live. Discover now