Lunga vita alla Regina

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18 anni

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18 anni

"Mi dispiace..."

Queste furono le ultime parole della regina sul letto di morte.

La principessa Lilly sedeva al suo fianco, insieme al dottore, in una stanza chiusa ed illuminata solo dalle fievoli luci delle candele; tra le sue giovani mani teneva quelle della madre, consumate dalla malattia, dal tempo, e dal peso della corona stessa.

Lilly trovò ingiusto il fatto che solo lei fosse lì a consolarla; sapendo bene che il resto dei consiglieri, e gli amici più fidati della corona, erano probabilmente dalla porta in attesa che la regina espiasse.

Vedendo la madre in quello stato pietoso, la giovane principessa non poté fare a meno di lasciar scorrere le proprie lacrime; esattamente come il pianto di un cielo ricoperto da nuvole grigie e cupe.

"S-s-sono io a doverti chiedere scusa madre. Tutte quelle volte che ti ho rimproverato il fatto che non potessi passare del tempo con me. O quella volta che espressi odio... Non era vero madre, ero solo arrabbiata! Ti prego di perdonarmi!"

Non sapeva fino a che punto avesse ascoltato le sue scuse ma, dato il dolce sorriso sulle labbra della donna, poté solo ipotizzare per un dubbioso si.

Solo di una cosa era c'erta: la corona ora era sua, così come i fardelli della madre.

Il dottore la guardò sorridendo, nonostsnte l'evidente atmosfera di lutto,cosa che fece quasi infuriare Lilly; ma sua madre aveva cercato di spiegarglielo più volte: per il popolo, la perdita di un regnante poteva anche tendere un sottile filo di tristezza, ma mai di perdita. Un nuovo reggente, poteva significare nuove opportunità proficue per il futuro del regno.

"La regina è morta, lunga vita alla nuova regina!"

19 anni

Durante il primo anno, Lilly si era impegnata a confrontarsi con i suoi consiglieri per imparare ad essere una buona regina e ad ascoltare i problemi del regno: tasse troppo alte, criminalità, poveri sulle strade, e bambini che chiedevano la carità.

Da bambina, protetta dalle alte mura castello, non si sarebbe mai potuta immagine dei problemi del suo futuro popolo.
Mentre lei banchettava ad un immenso tavolo pieno di pietanze deliziose e vestiva gli abiti più magnifici, la gente in strada moriva di fame e non poteva nemmeno permettersi dei vestiti decenti che li tenessero al caldo.

"La corona farà una generosa donazione ai più bisognosi. " Dichiarò con voce decisa.

Ser Anton, uno dei consiglieri più leale della sua cerchia, prese la parola senza mostrare alcuna espressione compiacente o di disapprovazione.

"Un gesto compassionevole e altruista maestà. Ma bisogna badare bene a chi fare della carità e soprattutto come.
Non possiamo permetterci di regalare soldi a chiunque, bisogna pensare anche alle entrate."

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