capitolo 8 - abbraccio

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*dadda's pov*

forse ho sbagliato a stuzzicare awed in quel modo, dato che poi si è vendicato e mi si è seccata la bocca mentre avevo le guance che andavano a fuoco, e come se non bastasse, il tutto di fronte a lui

c'è imbarazzo nell'aria, soprattutto dopo aver fatto quelle "battutine", che in realtà non so neanche da dove mi sia uscita

attualmente sono sul letto col telefono in mano, anche se in realtà lo sto guardando ben poco, o almeno, è più importante guardare simone che si mette il pigiama

non so perchè io stia pensando ciò.
ho visto tante volte riccardo nudo, essendo che giochiamo a calcio e quando ci andiamo a fare la doccia è davanti a me, ma non me ne è mai fregato nulla, di lui come di tutti gli altri nostri compagni di squadra che si lavano con noi

eppure, in questo momento awed ha i pantaloni del pigiama addosso, mentre a petto nudo sta cercando di mettersi correttamente la parte sopra, ed io non posso fare a meno di non togliergli gli occhi di dosso

è una scena un po' buffa, ma a me fa tenerezza, tanto che sono arrivato a fissarlo con un sorriso da ebete, ingiustificato

a distrarmi dai miei pensieri è una voce molto forte che urla il mio nome.
vedo riccardo che scuote una mano davanti ai miei occhi urlando "DADDAAA"; in quel momento torno alla realtà:
awed ormai è già vestito e sta ridendo fi fronte a quella scena imbarazzantissima

-volevo darti la buonanotte, magari la prossima volta guarda davvero il telefono- mi dice richi

-in che sen..-
-tranquillo, buonanotte ragazzi-

in realtà l'ho capito il senso, riccardo è intelligente e so cosa stesse intendendo.
il problema è che io non lo so, lui sa perchè stavo fissando awed, io no

riccardo se ne va, guardo simone che si avvicina al letto e quindi gli faccio spazio, spostandomi verso destra

le nostre spalle si toccano violentemente ad ogni minimo movimento, inizio a sentire le guance scottare e sto iniziando a capire qualcosa...

non so definire quel "qualcosa", o almeno, non voglio farlo.
sono etero.
sono etero.
sono etero.

mentre cerco di ripere mentalmente queste frasi, le mie guance si bagnano sempre di più; silenziosamente, una per volta, delle lacrime mi sfiorano la pelle

-hai...DANIEL PERCHÈ STAI PIANGENDO-

e ora chi glielo spiega che sto cercando di autoconvincermi che sono etero, e soprattutto che non mi piace lui?

-no nulla tranquillo simo, solo un po' d'ansia, non vorrei essere andato male oggi, alla prima data-
-daddetton non scherzare, sei stato meraviglioso, sei migliorato tanto rispetto all'anno scorso e l'hanno notato tutti, devi essere fiero di te-

mi abbraccia e io ricambio senza rimanere fermo un secondo;
la mia faccia arrosisce, riesco a sentirlo senza neanche vedermi.

siamo distesi sul letto, quasi uno sopra l'altro. simone ha il viso nell'incavo del mio collo, e ad ogni suo respiro sento la pelle d'oca.
ogni tanto si sposta leggermente, sfregandosi su di me e provocandomi quelle famose "farfalle nello stomaco" che non ho mai provato prima

si rispalanca la porta comunicante con riccardo, salto in aria e sento lui urlare
-CHI È CHE MI HA RUBATO IL CARICABATTERIE-

-RICCÀ SEMPRE A ROMPERE STAI- dice awed

lui ci guarda con gli occhi spalancati e senza guardare indietro, torna nella sua stanza chiudendo la porta

in quei pochi secondi in cui ha alzato la testa per insultare riccardo, ho notato che le sue guance non sono messe meglio delle mie, anzi.
sono sicuro che anche lui stia provando quel bruciore che sento io

ma perchè?

mentre siamo ancora abbracciati inizio a pensare a cosa mi sta succedendo, e forse inizio a capire.

si, inizio a capire, ma immagino anche solo ad una delle reazioni che potrebbero avere awed, riccardo, i nostri fan, la mia famiglia

cerco di scacciare questi pensieri, ma è più complicato del previsto

dovrei parlarne con riccardo?
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《sei il mio ossigeno》daddawed♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora