UNA NOTTE SPAVENTOSA

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Era la notte di Halloween, i quartieri erano illuminati dalla luna mentre le foglie secche danzavano nell'aria in balia della brezza, i versi dei corvi risuonavano nella notte, era una serata tipicamente vivace, con le strade illuminate da zucche intagliate e luci colorate. Fallou e i suoi amici, riuniti in casa, sentivano l'eccitazione dell'aria mentre scherzavano e ridevano. Avevano pianificato di passare la notte fuori a far scoppiare petardi e girovagare per la città. Se ne stavano in salone, vestiti di tutto punto per la serata. "Tra quanto andiamo?". Chiese Mohamed, il fratello minore di Fallou, impegnato a giocare a FIFA sull'Xbox con Falz, loro cugino. "C'è il 51 tra 10 minuti". Rispose Saliou, il fratello maggiore dei due. "Sbrigatevi a finire la partita". Incitò Junior, accomodato sul divano. Junior faceva parte del gruppo di amici assieme a Samba, Famala, Kirubel, Seydi e Wesley. In totale erano in nove. "Stra state forzando". Si lamentò Seydi che ormai si annoiava. Gli altri erano tutti impegnati ad usare il telefono mentre Fallou si sistemava allo specchio: indossava un unico e stiloso outfit nero e arancione. "Possiamo venire anche noi?". Le due sorelline di Fallou, Mame e Adja, entrarono in salone, seguite da Bunny, il coniglio domestico. "Ma che dici, vi conviene andare a fare dolcetto o scherzetto nel quartiere". Rispose lui. Di punto in bianco, un rumore strano, quasi un mormorio lontano, attirò la loro attenzione. "L'avete sentito anche voi?". Commentò Kirubel. "Sì! Andiamo a controllare!". Aggiunse Saliou. "Mame, restate qua!". Concluse lui. La curiosità prese il sopravvento, e quando aprirono la porta, ciò che videro li lasciò senza fiato. La strada, solitamente tranquilla, era ora un caos di urla e movimenti frenetici. La gente correva in preda al panico, i volti deformati dalla paura. Le stesse persone che poco prima ridevano e festeggiavano con costumi spaventosi, ora sembravano scappare da qualcosa di reale, di orribile. Di che cosa si trattava? Un attentato? Una rissa? Nessuno riusciva a capire il motivo per il quale la folla pareva impazzita. Gli occhi di Fallou si spostarono verso un'ombra che incombeva in fondo alla strada. Una figura alta, magra, con un lungo mantello nero che si agitava come se fosse vivo. Nella mano teneva un'enorme falce scintillante che rifletteva la luce fioca dei lampioni. Era un mietitore, pareva la personificazione di un demone, e il suo passo lento ma inesorabile riempiva l'aria di un'angoscia palpabile. Alle sue spalle, il Rise Club, una volta pieno di musica e risate, era ora avvolto nel terrore. Le persone uscivano di corsa, le voci soffocate da grida isteriche. Alcuni inciampavano, altri cercavano disperatamente di aiutarsi a vicenda, ma il terrore era troppo grande. Il mietitore aveva attaccato, e il locale era diventato una trappola mortale. Non poteva essere reale...forse era un uomo, fin troppo alto e grosso, in un costume oppure un animatronic fin troppo realistico?

Fallou osservava la scena con occhi spalancati, incapace di muoversi. Le decorazioni di Halloween, una volta innocue, stavano diventando spaventosamente reali. Le zucche intagliate si trasformavano in volti contorti e malvagi, i fantasmi appesi ai rami degli alberi sembravano fluttuare nell'aria, vivi e famelici. I ragni finti che decoravano le case strisciavano via dalle ragnatele di plastica, diventando bestie mostruose dalle zampe lunghe e pelose. La strada, un tempo piena di risate e scherzi, si era trasformata in un incubo vivente. Le ombre si allungavano e si contorcevano in forme minacciose, mentre le urla della gente riempivano l'aria fredda della notte. Fallou sentiva il cuore battere forte nel petto, la paura che lo immobilizzava mentre il mietitore si avvicinava sempre di più, la sua presenza oscura che dominava la scena, come un giudice pronto a pronunciare una sentenza inesorabile. "Ma che cavolo sta succedendo?". Cominciò Saliou, spaventato e confuso, mentre gli amici occupavano il cortile. "Ma...sono veri quelli?". Domandò Mohamed puntando gli enormi ragni sui tetti delle case. "Non possono essere veri". Ribattè Falz con fermezza che tradiva preoccupazione. Tutti i vicini erano usciti, alcuni davano riparo alla gente sconvolta e altri osservavano la scena impotenti. "Torniamo dentro!". Incitò Saliou. Non capivano di che razza di maledizione si trattasse ma era meglio starsene al sicuro. "Ahh! Fa male!". Fallou sentì una voce familiare in strada. Si girò di scatto. Grace? Era una ragazza dai capelli rossicci e mossi che andava a scuola con lui. Pareva fosse scappata anche lei dal Rise Club, si teneva il braccio sanguinante zompicando sul marciapiede assieme a Savannah, anche lei una vecchia compagna di scuola. "HEY! VENITE!", Incitò Fallou accorrendo in aiuto. Le ragazze erano talmente terrorizzate che stavano tremando. "Cos'è successo?". Chiese Fallou ancora confuso. "Il mietitore...uccideva gente...e sono tutti scappati e....i mostri prendono vita...". Grace era pietrificata dalla paura, non riusciva neanche a formulare una frase completa senza balbettare. "Forza! Entrate!". Incitò Fallou, ancora incerto sul daffarsi. "FALLOU!". Il ragazzo sentì un'altra voce familiare all'altro capo della strada sopra alle urla della gente. Nella folla, Fallou intravide Axel, anche lui un vecchio compagno di classe ed anche un vicino di casa. Axel raggiunse Fallou, anche lui sembrava confuso. "Sai che succede?". Chiese lui. "Non ne ho la minima idea". Rispose Fallou. "Ma quelli sono Axel e Fallou!". Due ragazze dalla folla li raggiunsero di corsa. Altre vecchie compagne di scuola. Violet, una ragazza bassa dalla pelle molto scura e Talia, la sua amica più alta e mulatta, con lunghi capelli ricci. "Che succede?!". Fallou si sentiva sempre più a disagio nel chiedere che cosa stesse succedendo. "Entriamo dentro! Ci spiegheranno dopo". Incitò  Saliou. Un'altra ondata di gente fluiva giù per la strada e le grida si facevano più sonore. "Vieni anche te!". Disse Fallou ad Axel mentre tutti si facevano strada attraverso il portico della casa di Fallou. "Aspettate!". Fallou stava per chiudere la porta quando una vecchia signora entrò nel cortile assieme al suo cane e due bambine che Fallou non aveva mai visto prima. La vecchia signora era Lauren, una vicina molto simpatica che viveva ad un paio di case di distanza assieme al suo cane Alpha. "Queste bambine hanno perso i loro genitori, fateci entrare per un po'. Il mietitore è davanti a casa mia". Fallou non seppe dire di no e li lasciò entrare. Stava per chiudere la porta nuovamente quando sentì un'ennesima voce familiare. "Fallou!". Tre ragazze raggiunsero il portico, erano anche loro conoscenti di Fallou scappate dal Club. Iris, Skylar e Bryony. Fallou lasciò anch'esse entrare. Bryony non fece in tempo ad entrare in casa che un altro trio di amici raggiunse il portico. Fallou era sconcertato, confuso e spaventato. Che cosa stava succedendo? Perchè tutti cercavano riparo così frettolosamente? Il trio era composto da un ragazzo con lunghi capelli scompigliati con un pappagallo vero sulla sua spalla come animale domestico, una ragazza sulla ventina con un paio di occhiali e una seconda ragazza goth,  vestita di nero. Fallou li fece entrare prima di finalmente chiudere la porta. Tutti si radunarono in salone, erano almeno in venti. "Calmatevi! Qualcuno ci spiega che sta succedendo?". Esclamò Falz provando a tranquillizzare gli ospiti inaspettati. "E' successo tutto in un momento. C'era un mietitore finto come decorazione giù al Club, tutti si divertivano ma poi il mietitore è diventato reale. Non so come sia stato possibile! Ha cominciato a colpire la gente con la falce e siamo tutti scappati". Spiegò Bryony provando a mantenere la calma, una ragazza bionda che era entrata assieme a Iris e Skylar. "State dicendo che le decorazioni stanno prendendo vita?". Chiese Fallou, provando a capire l'impossibile. "Mame, porta dei bicchieri d'acqua". Disse Saliou alla sorellina. "Accendete la tv, vediamo le News". Suggerì Lauren saggiamente. La conversazione fu interrotta da un busso alla porta. Fallou guardò dalla finestra. C'era un capanello di almeno venti persone che cercavano rifugio mentre il caos ancora incombeva sulla strada. "No! Siamo già in troppi!". Commentò Saliou. "Non possiamo lasciarli morire". Ribattè Fallou aprendo la porta principale. Un uomo muscoloso sulla trentina assieme ad un bambino si fecero avanti. "Per favore, lasciateci entrare. Sono con mio figlio. Ho perso il mio telefono". Fallou acconsentì. "Entrate tutti! Sbrigatevi!". Incitò lui mentre uno ad uno, il gruppo di persone si faceva strada nella casa riempendo il corridoio e il salone. Fallou vide un paio di volti familiari. "Fallou! Abiti qui ?". Era Jack, un buon amico di vecchia data di Fallou. "Si amico, non ti vedo da un sacco". Ribattè lui salutandolo. "Oh! Sei tu!". Seguirono due ragazze asiatiche, vecchie colleghe di lavoro di Fallou, Aaliyah e Jasmeen. "Oh, Fallou!". Un'altra giovane ragazza, conoscente di Mohamed e Fallou, entrò chiudendo il gruppo. Si chiamava Evelyn. La porta fu serrata per un ultima volta. La casa era affollata, un totale di quaranta persone. Alcuni volti erano familiari ma altri erano perfetti sconosciuti. Fallou riuscì a raggiungere il salone. Alcuni si sedevano per terra, alcuni sui divani e altri sulle sedie.  "Okay! Mantenete la calma!". Esclamò Saliou facendo cessare le conversazioni. Alcuni erano ancora in preda al panico, alcuni erano feriti e altri erano occupati a chiamare casa. "Ascoltatemi! Ciò che sta succedendo sembra assurdo, siamo tutti spaventati ma dobbiamo capire che cosa sta succedendo, guardiamo le News!". Disse Fallou rivolto alla gente mentre accendeva la tv.  Il giornalista apparve sullo schermo, la sua espressione seria e la voce tremante tradivano una tensione palpabile. Alle sue spalle, si intravedevano immagini caotiche: ambulanze che sfrecciavano, persone che correvano in preda al panico, e una lunga scia di devastazione. Cominciò a parlare, cercando di mantenere la calma, ma l'agitazione era evidente.

"Buonasera a tutti, sono David Smith e stiamo trasmettendo in diretta per aggiornarvi su una situazione di emergenza senza precedenti. Al momento, ci giungono notizie frammentarie e confuse, ma quello che possiamo confermare è che in diverse città, tra cui la nostra, si stanno verificando eventi inspiegabili e altamente pericolosi.

Testimoni oculari riferiscono di presenze soprannaturali che stanno terrorizzando le strade, trasformando quella che doveva essere una tranquilla serata di Halloween in un vero e proprio incubo. Pare che le decorazioni e i costumi stiano prendendo vita, attaccando le persone e seminando il caos. Ci sono segnalazioni ripetute riguardo a figure misteriose descritte come "lupi mannari", "vampiri" e quant'altro che sarebbe responsabili di numerosi attacchi violenti.

Le autorità locali stanno cercando di contenere la situazione, ma la natura degli eventi rende difficile ogni intervento. Vi invitiamo a rimanere in casa, chiudere porte e finestre e non aprire a nessuno se non siete certi della loro identità. Per coloro che si trovano all'esterno, cercate rifugio immediato. È fondamentale mantenere la calma e seguire le istruzioni delle autorità.

La polizia ha attivato tutte le risorse disponibili, e unità speciali sono già sul campo per cercare di capire l'origine di questi fenomeni. Abbiamo sentito parlare di situazioni simili in altre aree del Paese e, per quanto possa sembrare assurdo, la raccomandazione è di evitare ogni contatto con qualsiasi oggetto che sembri animato. Evitate di fare rumore o di accendere luci, in quanto ciò potrebbe attirare attenzioni indesiderate.

Continueremo a monitorare la situazione e vi terremo aggiornati non appena avremo ulteriori informazioni. Ripeto: restate in casa e state al sicuro. Questa è una notte che nessuno di noi dimenticherà facilmente. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti."

Il giornalista fece una pausa, visibilmente scosso, mentre dietro di lui scorrevano immagini sempre più inquietanti, prima di passare la linea a un inviato sul campo che cercava di dare una visione più diretta del caos nelle strade.


La Maledizione di Halloween: La Battaglia del GiardinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora