LA BARRICATA

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Il lupo mannaro incombeva sul ragazzo, con occhi socchiusi Fallou vide una lunga trave di legno colpirlo in pieno facendolo indietreggiare con un cupo ulalato da far gelare il sangue che echeggiò nell'aria, probabilmente lanciato da uno dei suoi compagni. Un attimo dopo la bestia venne assalita dal fratello Saliou, il cugino Falz e Junior. "Fallou!? Mi senti? Stai bene!?". Il ragazzo sentì le voci confuse e spaventate di Walker, Seydi, Famala, Wesley, Jack e Axel mentre delle braccia lo scuotevano. I ragazzi si resero conto che il ragazzo era ancora vivo, appena cosciente, quindi lo aiutarono a rimettersi in piedi. Fallou riuscì appena a tenersi su due gambe, una cascata di sangue sporcò l'erba, la vista e l'udito tornavano gradualmente, sentiva un forte bruciore al pettorale sinistro e il lato destro del suo viso ma era ancora cosciente, il ragazzo stringeva ancora la sua spranga. Si forzò a girare leggermente la testa verso il prato e vide i tre amici che si accanivano sul lupo mannaro per vendetta: Falz lo colpì alla mascella con la gamba del tavolo. Junior lo colpì al ginocchio con la sua spranga facendoli perdere l'equilibrio prima che Saliou affondasse ripetutamente il coltello da taschino nella sua pelliccia, il lupo mannaro emise un ululato che parve più ad un mugulo prima di trascinarsi in modo scomposto tra i cespugli, scomparendo oltre lo steccato. "Stai bene?". Chiese Bryony, aiutandolo a raggiungere la scala. Presto Junior, Falz e Saliou accorsero per assicurarsi che le condizioni del compagno fossero stabili. "Sto alla grande!". Rispose Fallou contenendo il dolore. I combattenti lo stavano fissando sotto shock, alcuni ad occhi sgranati ed altri con le mani sulla faccia. I combattenti avrebbero dovuto raggiungere la salvezza ma erano rimasti lì come se inchiodati dall'ansia, la paura della perdita di un caro amico. Nel frattempo, le creature si facevano sempre più vicine, emergendo dall'oscurità con un'aura di puro terrore: il loro atteggiamento era diventato strano, erano talmente tanti ormai che avrebbero potuto ucciderli tutti in un solo attacco ma no, non attaccavano. Si muovevano come un onda sola, passo dopo passo, come per assaporare la vittoria imminente. "Per quale motivo non si stanno muovendo?". Chiese Jaden a mezza voce, la testa ancora sanguinante dalla concussione alla testa. "Si stanno radunando per... l'assalto finale...". Rispose grevemente Noah. L'armata di mostri era raccapricciante: un pagliaccio dalla faccia bianca e il sorriso macabro trascinava la sua ascia arrugginita sul terreno, producendo un suono stridulo e raccapricciante. Al suo fianco, un mago dalle vesti nere ondeggianti e occhi di un rosso incandescente recitava incantesimi oscuri, mentre una strega con un ghigno sinistro portava un calderone fumante in una mano e un'ennesima pozione nell'altra, pronta a lanciare maledizioni. Gli gnomi, dalle lunghe barbe intrecciate e occhi luccicanti di malevolenza, si radunarono in un gruppo compatto, brandendo piccole armi affilate. Lunghi cobra strisciavano fuori dai cespugli, i loro occhi scintillanti e le lingue biforcute che saettavano nell'aria. Inquietanti zucche intagliate fluttuavano sopra il terreno, con bagliori arancioni che si intravedevano dai loro denti taglienti, emettendo risate agghiaccianti. Dalle tenebre emersero bestie ancora più raccapriccianti. Un arcivescovo demoniaco, con una mitra insanguinata e un bastone ricurvo, avanzava recitando preghiere blasfeme. Accanto a lui, un cavaliere senza testa brandiva una lunga spada scintillante, il suo cavallo era nero e scheletrico, aveva le orbite vuote e nitriva spettralmente nel buio. Un individuo mascherato, dall'aspetto di un cacciatore di taglie, si muoveva agilmente tra le ombre, con una cintura piena di armi affilate e occhi che brillavano di una fredda determinazione. Ma l'orda non era ancora completa. Un lupo mannaro, alto e possente, con fauci grondanti sangue, ululava alla luna, unendosi alla macabra sfilata. Scheletri danzanti, con ossa scricchiolanti e orbite vuote, si muovevano in un'orribile parodia di una processione. Un fantasma avvolto in stracci, con catene che pendevano dal corpo etereo, fluttuava minacciosamente. Una banshee dai capelli scompigliati e occhi cattivi urlava il suo grido straziante, preannunciando morte e distruzione. Infine, un gruppo di individui mascherati, simili a una tribù indigena, emerse dai cespugli al ritmo di tamburi, creando un'atmosfera carica di tensione. Indossavano maschere elaborate e dipinte con colori vivaci, adornati con tatuaggi tribali, collane di denti e ossa, e piume variopinte. Armati di archi intagliati e frecce avvelenate, avanzavano silenziosamente tra le ombre con passi agili, pronti ad attaccare. I tamburi aumentavano d'intensità, mentre i loro occhi brillavano di determinazione sotto la luce della luna... non c'era ombra di dubbio, se fossero stati attaccati da una seconda ondata di mostri sarebbero tutti morti. "Quand'è che finirà questo incubo". Esclamò Savannah a momenti di distanza da un attacco di panico, ancora singhiozzante dopo l'attacco su Fallou. "La via è libera possiamo andarcene ora". Rincuorò Evelyn con voce tremolante aiutando Skylar a tenersi in piedi. "Tutti o nessuno". Aggiunse Walker con un sorriso a malincuore. "Andiamocene da qui". Concluse Violet. "Forza! Andate uno ad uno dall'altra parte! Dobbiamo creare una barricata per impedirli di raggiungerci!". Informò Noah prendendo una lunga trave dalla capanna di vetro. I membri del gruppo cominciarono ad accatastare e incastrare pezzi smontati di mobili e lastre di legno per sbarrare la via ai mostri mentre le prime frecce sibilanti già fendevano l'aria, incastrandosi contro la barricata. "Fallou! Sei vivo?". Gridò Grace dal tetto della capanna, aveva osservato tutta la scena impotente ed era in lacrime. Iris aveva ancora le mani sulla bocca. "Non ti preoccupare, sto bene!". Rassicurò lui con un sorriso forzato. Non aveva visto le sue ferite ma a giudicare dagli occhi dei suoi amici parevano piuttosto gravi.

La Maledizione di Halloween: La Battaglia del GiardinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora